Intervistiamo

Abramo: ”Grande Provincia: risultato di tutti, non mio”

Scritto da CNN Red
Il primo cittadino plaude all’azione corale che ha portato al ripensamento di Patroni Griffi, ringrazia Loiero e Tassone (“due che non mi hanno votato”) e stigmatizza il disfattismo di alcuni

Il sindaco Sergio Abramo è intervenuto, con una dichiarazione, nel dibattito che si è aperto dopo la ricomposizione della vecchia Provincia di Catanzaro.

Non sono così presuntuoso da attribuirmi il merito esclusivo della storica ricomposizione dell’antica Provincia di Catanzaro, ma penso di avere svolto anche in questa occasione, con passione e forza, il mio ruolo che è quello di rappresentare l’unità della Città, della sua popolazione, della sua classe dirigente. Nel momento cruciale della vicenda, quando già sul tavolo tecnico del Ministero della Funzione Pubblica era pronto il testo del Decreto che prevedeva l’accorpamento di Crotone a Cosenza (ipotesi anticipata autorevolmente dal Corriere della Sera), mi sono assunta tutta per intera la responsabilità di mobilitare i parlamentari e tutti coloro che potevano sostenere la causa. L’ho fatto senza guardare ai colori politici e agli schieramenti. I fatti che mi risultano, oltre alla coraggiosa battaglia dell’on. Tallini in Consiglio regionale, sono gli interventi effettuati a Roma dall’on. Mario Tassone e dall’on. Agazio Loiero nei confronti del ministro Patroni Griffi. Faccio notare che entrambi non appartengono al mio schieramento ed entrambi hanno sostenuto un altro candidato sindaco nelle ultime elezioni. Di questo loro disinteressato e prezioso impegno li ringrazio di cuore.

Al sottosegretario Antonio Catricalà, a cui sono legato da antica amicizia e profonda stima, ho fatto pervenire un pro-memoria sulla vicenda, in maniera garbata per non scalfire, neppure per un attimo, la sua funzione superpartes di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Chi vuole attribuirgli in via esclusiva la paternità della ricomposizione della vecchia Provincia di Catanzaro, tirandolo per la giacca, evidentemente non conosce la sua imparzialità e la sua autorevolezza istituzionale, doti che gli hanno portato, negli anni, una stima incondizionata da parte di entrambi gli schieramenti politici nazionali. Il sottosegretario Catricalà mai e poi mai sarebbe entrato a gamba tesa su una questione che, peraltro, riguardava la sua città natale. Non ho comunque dubbi che anche il sottosegretario Catricalà avrà portato il suo prestigioso contributo al ragionamento che si è fatto in Consiglio dei Ministri sul Decreto presentato da Patroni Griffi.

Purtroppo, devo ancora una volta registrare che in città ci sono settori che giocano allo sfascio in maniera irresponsabile, che si augurano le peggiori sorti per la città pur di tentare di abbattere gli avversari politici. Io penso che in questa occasione tutti i rappresentanti istituzionali, tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio comunale, maggioranza ed opposizione, hanno ricercato a raggiunto un’unità di intenti che è alla base, quella sì, del grande e storico risultato ottenuto. E’ una vittoria che non porta un nome in particolare, ma di una classe dirigente che ha ritrovato uno scatto di orgoglio, consapevole che la posta in gioco era troppo importante. Da oggi Catanzaro riacquista lo status non solo di Capoluogo regionale, ma anche di Capoluogo di una delle più grandi Province d’Italia. Si apre una fase nuova che dovremo governare nel migliore dei modi, attrezzando questa Città perché possa assolvere al doppio, grande ruolo istituzionale che le è stato giustamente assegnato”.

Autore

CNN Red

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