Rassegna stampa

Catanzaro e Crotone, che sprint!

Braglia:«In testa è cambiato poco»
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Nel dubbio che insorge dopo le mancate vittorie, fra punti persi o guadagnati, bisogna riconoscere, questa volta, che il Catanzaro non si deve lamentare del punto trovato in Abruzzo. Bisogna riconoscere, infatti, che per pressione esercitata e giocate vincenti, il Teramo meritasse di più. Se, poi, l’analisi parte dal vantaggio irregolare dei padroni di casa e dal successivo condizionamento della gara, le sofferenze di giornata, pur sempre espressione di generosi comportamenti, si ridimensionano e si giustificano. Quel che, invece, non si giustifica è il comportamento di Caterino che, prima ha contestato oltre il dovuto e, dopo qualche minuto, s’è fatto ingenuamente espellere, aumentando i problemi dei compagni. “A tutto questo –conferma il giorno dopo Braglia- s’aggiunga che abbiamo disputato la nostra peggiore gara. Però, giocare in 10 contro una squadra dotata di tanta qualità, non è facile per nessuno. In questi casi, saltano collaudati meccanismi tattici, bisogna improvvisarne di nuovi, i giocatori si trovano fuori da abituali posizioni e movimenti, bisogna correre di più. Tutto diventa più difficile, come accennavo, specie al cospetto di buoni avversari. Il Teramo, a Foggia, aveva domenica scorsa trovato la giusta iniezione di fiducia e, contro di noi, cercava una conferma. Uscire in quest’ambientazione imbattuti, in inferiorità numerica, non è da tutti. Certo è che, per come s’erano messe le cose, si poteva anche vincere, ma in questo caso sarebbe stata un’autentica impresa. Non è il caso di fare una tragedia, se non ci siamo riusciti.” Poi, riflette sui risultati delle altre e riferisce: “Comunque, non è poi andata tanto male. Se la Viterbese avesse vinto, sarebbe andata peggio. E’ accaduto all’Acireale, che non ha esaurito il suo periodo d’oro, ma anche loro rallenteranno. Così come ci sono alcune realtà, con il Crotone sopra tutte, che si stanno riportando sopra. Vedrete che se continuerà a giocare in questa maniera, lo stesso Teramo disputerà un grande girone di ritorno. Non so se farà in tempo ad inserirsi nelle posizioni che contano, è certo che accumulerà molti punti, togliendone a chi l’affronterà.” A parte il parziale risultato positivo, la nota più lieta è nuovamente quella di Toledo. Il brasiliano, da oggetto misterioso, è diventato l’uomo in più dei giallorossi, visto che l’appannamento di Corona continua. “N’ero sicuro che il momento di Toledo sarebbe arrivato –commenta il direttore generale Improta- Aveva solo bisogno di sbloccarsi, l’ha fatto con il Martina, il futuro è ora il suo.” Il brasiliano ha sostanzialmente siglato 2 gol (il primo con la collaborazione di Scandroglio), ha colpito un palo, ha inventato guizzi e soluzioni vincenti. Ora, una sua vantaggiosa cessione è più possibile, sempre che qualche società di categoria superiore sia disponibile a ben valutarlo. La formula dell’affare non dovrebbe prescindere dalla comproprietà. Una tale soluzione, a parte gli eventuali vantaggi di cassetta, consentirebbe di non perdere l’investimento e sarebbe percorsa dal Catanzaro, alla sola condizione di un contemporaneo potenziamento della squadra. La società giallorossa, a 3 punti dalla vetta, dovrà decidere se aumentare le possibilità di promozione o limitarsi a gestire quelle attuali. E’ una scelta, in ogni caso, difficile, ma non condizionata da pressioni della piazza, cosciente dei sacrifici sin qui compiuti. Subito dopo Teramo, i calciatori hanno raggiunto direttamente le rispettive sedi. La squadra riprenderà ad allenarsi nel pomeriggio di sabato prossimo.

Fabio Blasco

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