Rassegna stampa

Rassegna stampa di mercoledi 15 gennaio

IL CATANZARO CAMBIA PADRONE
Grave l’infortunio a Folino: fuori per almeno due mesi.

IL DOMANI

SOCIETA’ / Cavallaro e soci prendono tempo. Al vaglio le garanzie
offerte dai modenesi
In attesa della fumata bianca
Talarida conferma: «Accettate tutte le condizioni stabilite a dicembre»
CATANZARO – Contatti frenetici, mediazioni approfondite e telefonate
che si intrecciano una dopo l’altra stanno caratterizzando le ultime ore della
contrastata vicenda societaria dell’Us Catanzaro che, a breve, dovrebbe segnare,
finalmente, la sua conclusione. Tutte le trattative sarebbero, attualmente,
in piedi, con il presidente del sodalizio giallorosso, Domenico Cavallaro, che
sta cercando di far chiudere il cerchio: o con una soluzione interna, oppure
decidendo, dopo le opportune valutazioni, di abbassare la bandierina dello starter,
per dare il via libera alla cordata capeggiata dall’iraprenditore emiliano di
origini calabresi Antonio Talarida, che ha già manifestato, ufficialmente,
la massima disponibilità, soprattutto economica, per l’acquisizione del
pacchetto di maggioranza della società di scesa Jannoni. Proprio l’offerta
di Talarida è stata oggetto di una lunga riunione degli attuali soci
del Catanzaro, i quali stanno tuttora esaminando i punti economici e, in particolare,
se ci sono le necessarie garanzie per una futura estione societaria improntata
sula massima trasparenza e la necessaria sicurezza. Requisiti, questi, richiesti
anche dal’ambiente del tifo giallorosso, che sta seguendo con trepidazione l’evolversi
della storia, che ha già scritto più di un capitolo. Dall’Emilia,
intanto, ieri Talarida ha confermato: «Io e il mio gruppo abbiamo accettato
tutte le richieste formulate dalla società già in dicembre».
Venerdì è in programma la ricapitalizzazione societaria; ma l’impressione
è che prima di dopodomani l’intricata matassa sarà sciolta, in
un modo o in un altro. Al momento, non è possibile ipotizzare quale potrà
essere lo scenario definitivo, visto che qualsiasi situazione può maturare
da un momento all’altro. Comunque, da quel poco che è trapelato dalla
densa cortina che avvolge la vicenda, il gruppo Talarida avrebbe buone chance
di concludere l’affare, a fronte anche di una certa incertezza di volontà
e di programmi che sarebbe insorta, per ora, tra gli altri pretendenti all’acquisto
dell’Us Catanzaro. Talarida ha già dichiarato che è sua intenzione
rilanciare il Catanzaro, attraverso un grande progetto, che prevede, da subito,
acquisto di altri giocatori, utili a puntellare l’attuale organico. Non rimane,
dunque, che aspettare la tanta sospirata fumata bianca.
Vittorio Giummo

CRONISTORIA / Tra proposte e smentite
II mese di passione dell’Uesse 1929
CATANZARO – Se in questo momento si sta decidendo quello che sarà
il futuro dell’Us Catanzaro è quanto mai opportuno ripercorrere le tappe
di una crisi (quella societaria, ovviamente) che, in meno di due mesi, ha sancito
l’uscita di scena dell’ormai ex presidente Giovanni Mancuso ed un cambio al
vertice e non solo imminente.
Le dimissioni
Fine Novembre 2002. Al termine di un periodo “povero”
di risultati sul campo e con buona parte dell’ambiente sportivo (con gli Ultras
in testa) che lo ha “sfiduciato”, il presidente Giovanni Mancuso annuncia
la volontà di mettersi da parte per favorire, così, un cambio
al vertice della società.
6 dicembre 2002. Mentre in città si rincorrono le “voci”
su un’imminente vendita del pacchetto di maggioranza ad un gruppo di imprenditori
toscani impegnati nel settore agro-alimentare e capeggiati dall’ex giocatore
e allenatore in seconda del Catanzaro, Francesco Scorsa, esce di scena Giovanni
Mancuso. Si materializzano, infatti, le sue (annunciate) dimissioni. In vista
dell’imminente data del 14 dicembre (giorno in cui è fissato il consiglio
d’amministrazione per procedere alla conferma degli impegni finanziari assunti)
i soci del sodalizio di via Jannoni decidono di non ricapitalizzare. Mimmo Cavallaro
è il nuovo presidente pro-tempore (un “traghettatore” si dirà
negli ambienti) con il preciso compito trattare la cessione dell’Us Catanzaro.
Al momento dell’investitura il nuovo massimo dirigente si dichiara molto ottimista
su una possibile soluzione della crisi in tempi brevi.
I contatti
15 dicembre.
L’attivismo di Mimmo Cavallaro in seno ai club organizzati
dà i suoi frutti ed anche gli Ultras’73 decidono di tornare allo stadio
in occasione della partita casalinga con l’Olbia. Al termine della gara, si
svolge per le vie della città, un corteo dei fedelissimi giallorossi,
con lo scopo di sensibilizzare tutto l’ambiente e per chiedere, a gran voce,
il rilancio dell’Us Catanzaro.
Nel frattempo, l’imprenditore edile Antonio Talarida, originario di Locri ma
con interessi a Modena, fa pervenire, per mezzo del commercialista Paolo Signifredi,
una dichiarazione d’intenti alla società, riservandosi di presentare
entro il 7 gennaio una proposta ufficiale.
18 dicembre 2002. Il presidente Cavallaro dà per probabile
l’acquisto del pacchetto azionario da parte di imprenditori catanzaresi. Nel
frattempo, il malumore all’interno della squadra, pervia della confusione che
regna a livello societario, si acuisce. I giocatori invocano chiarezza.
24 dicembre 2002. “Il Domani” dà in anteprima
la notizia della trattativa tra Talarida e l’attuale società, fornendo
tutti i dettagli della stessa. 29 dicembre 2002. Cavallaro incontra la squadra,
tranquillizzando i giocatori e sgonfiando così il caso Alfieri, appetito
dalla Nocerina.
5 gennaio 2003. Al termine della partita casalinga con l’Acireale,
in sala stampa Cavallaro smentisce le voci su un’imminente cessione di Alfieri,
legata alla volontà del giocatore di andar via, lasciandosi scappare
la frase: «Non possiamo parlare di cessioni se c’è un cambio societario
in corso…».
Talarida in Calabria
8 gennaio 2003.
Antonio Talarida, intervistato telefonicamente dalla
redazione del sito internet UsCatanzaro.net, dichiara che hai in programma di
scendere in Calabria sul finire della settimana, per incontrarsi con i dirigenti
giallorossi e per chiudere così l’affare.
9 gennaio 2003. E uno dei giorni più “caldi”.
La Società di via Jannoni, per metter fine alle tante “voci”
che impazzano per la città e fare chiarezza, con un primo comunicato
stamadichiarachenotizieufficiali sulle trattative saranno fornite solo dal presidente
Cavallaro, mentre con una seconda nota afferma: «di non aver ricevuto
ancora offerte ufficiali dalgruppo di Talarida. Al momento l’unica proposta
è quella giunta per tramite del dott. Conforto». Viene, tuttavia,
confermato il contatto da parte di Talarida, che però viene accusato
di aver violato il patto di riservatezza delle trattative, così turbando
la serenità della squadra in un momento delicato. L’imprenditore modenese
risponde e ribadisce il suo interessamento addebitando alle festività
natalizie il prolungarsi dei termini. Il botta e risposta tra le due parti termina
così.
Conforto, dal canto suo, rilascia un’intervista in esclusiva al sito Uscatanzaro.net
(sarà la prima e l’unica del commercialista catanzarese) nella quale
sottolinea che la sua proposta è seria e condotta all’insegna della massima
riservatezza, aggiungendo che solo al termine della trattativa da lui condotta
renderà una dichiarazione ufficiale sull’esito della stessa.
L’offerta
11 gennaio 2003.
Fuori Catanzaro si incontrano Talarida e Signifredi
con l’attuale dirigenza. Dopo il colloquio, tenutosi all’insegna della massima
serenità e disponibilità reciproca, l’imprenditore modenese chiede
altre 48 ore di tempo per dare una risposta definitiva, in quanto deve sottoporre
le condizioni poste dai soci del Catanzaro ai componenti della sua cordata.
Talarieta, comunque, si dichiara fiducioso. Tutto è, quindi, rinviato
a lunedì 13 gennaio.
13 gennaio 2003. Via fax, Talarida scioglie le riserve, accettando
tutte le condizioni d’acquisto poste dalla dirigenza giallorossa. In serata
si riuniscono i maggiori azionisti dell’Us Catanzaro per discutere dell’offerta
e prendere una decisione. Il resto è storia recente…

Rottura dei legamenti
Mazzata a Folino! Campionato finito?
Due mesi di stop nella migliore delle ipotesi

CATANZARO – L’infortunio subito da Tommaso Folino nel corso della partita contro
la Palmese sarebbe abbastanza rilevante.
Secondo i primi accertamenti medici, il talentuoso centrocampista, che stava
attraversano un buon periodo di forma, avrebbe riportato la lesione dei legamenti
del ginocchio destro.
A breve sarà sottoposto a risonanza magnetica, che valuterà la
reale portata dell’infortunio. Nelle previsioni più ottimistiche, l’atleta
dovrà stare fuori per più di due mesi; in caso contrario, il suo
campionato sarà da considerarsi, purtroppo, concluso anzitempo. «Una
mazzata, non ci voleva, soprattutto dopo una vittoria che, certamente, ci rilancerà
nel campionato». È stato amaro commento di
Folino presente ieri allo stadio munito di stampelle. «Spero solo – ha
aggiunto il giovane giocatore – che l’infortunio non sia particolarmente grave.
Mi dispiace lasciare la squadra e non poter dare il mio contributo. Purtroppo
questi sono gli imprevisti del mestiere». Per il resto, tutto il gruppo
giallorosso ha ripreso gli allenamenti al “Ceravolo”, con Dellisanti
che, dopo una razione di corsa, ha fatto svolgere una partitella in famiglia.
Tutta la rosa è apparsa su di giri, a dimostrazione degli effetti positivi
che il successo esterno ha trasmesso sotto il profilo psicologico.
Oggi è in programma una doppia seduta d’allenamento, che prevede atletica
la mattina e tattica nel pomeriggio.
V. Giu.

«Per ora non mi hanno cercato»
Corona in giallorosso? Il bomber racconta…
«Non so se le due società sono in contatto… »
BRINDISI – Giorgio Corona, principe dei marcatori in forza al Brindisi,
non conferma, né smentisce di essere in rotta con la società.
«Io penso ad allenarmi e ad andare in campo per fare del mio meglio la
domenica» glissa in una breve intervista rilasciata al Domani. Il bomber,
sogno nel cassetto di ogni club di serie C2, mantiene anche uno stretto riserbo
sulle voci che vorrebbero un Catanzaro interessato all’evoluzione del matrimonio
che lo lega al Brindisi: «Non ho mai ricevuto alcuna proposta dal Catanzaro.
E vorrei non parlare della vicenda». Poi un dubbio: «Io non ho mai
ricevuto richieste dal Catanzaro, ma non so se le due società sono in
contatto». Ma gradirebbe Corona un futuro in giallorosso? «È
un’ipotesi che per il momento non prendo in considerazione l’interessamento
di una società come il Catanzaro non può che fare piacere».
Chissà che la nuova società che è in cantiere a Catanzaro
possa regalare il sogno di un Corona che non disdegna la soluzione giallorossa
ai tifosi…


GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – Non ci sono ancora le firme di rito, ma il Catanzaro ha cambiato
padrone. Esce Mancuso ed il suo Consiglio, entra Talarida e la sua cordata.
Nella tarda serata di lunedì scorso, gli azionisti hanno deciso di cedere
al gruppo degli operatori del nord, che rileveranno il Catanzaro assumendosi
l’onore della ricapitalizzazione e corrispondendo una cifra di circa 200
mila euro agli azionisti che, in realtà, ne avevano anticipato 900 mila
circa. Gli acquirenti, chiaramente, s’assumeranno tutti i debiti di gestione
e bilancio. In pratica, i contanti dell’operazione ammontano intorno ai
cinquecentomila euro, fra cui ci sono le due mensilità d’arretrato
per i calciatori. Resta la voce in rosso del debito con l’erario di circa
2 milioni e mezzo, che dovrebbe ridursi per il recente condono introdotto dalla
finanziaria. Poi, sono state poste alcune clausole, fra cui quella, a garanzia
della continuità, connessa ad una penale di circa 760 mila euro a carico
dei nuovi proprietari, nel caso non iscrivano nella prossima stagione la squadra
al campionato. Ora, stante la scadenza dell’imminente 18 gennaio per la
ricapitalizzazione, si presuppone che, fra domani e venerdì, le parti
si rivedranno presso un notaio di Catanzaro per la definizione degli atti. Nell’attesa,
Nino Talarida, costruttore di Locri trasferitosi a Modena, in attesa di chiarirsi
le sue idee, preferisce parlare del suo vecchio cuore giallorosso: “Quando
il Catanzaro era in A, organizzavamo da Locri autentiche carovane per raggiungere
il vecchio Comunale. Seguivo la squadra anche nelle trasferte fuori casa. Confesso
che, nonostante l’appartenenza di Locri alla provincia di Reggio Calabria,
noi tifosi tenevamo più alle sorti della squadra giallorossa che non
a quelle della Reggina.” Antonio Talarida, nato nel 1930 a Caraffa del
Bianco (Rc), ha conosciuto il socio di cordata Gioele Cavallaro a Sassuolo,
dove entrambi hanno la residenza. E’ lo stesso imprenditore calabrese
a ricordare le origini meridionali del socio: “ Il cuore del sud batte
anche nell’amico Cavallaro, che è originario della Campania.”
Infatti, quest’ultimo, 46 anni nel prossimo agosto, è nato ad Albanella
in provincia di Salerno. Sia Talarida che il socio Cavallaro hanno impiantato
propri cantieri al sud, tant’è che quest’ultimo è
già impegnato nell’appalto del porticciolo di Badolato. Quando,
poi, si chiede se tenterà di riportare la sua nuova squadra in quei palcoscenici
cui faceva riferimento, Talarida replica: “Nel mondo del calcio, questi
sono progetti che nascondono grandi difficoltà. Per il momento, m’importa
recuperare l’entusiasmo della gente di Catanzaro. Quella del capoluogo
regionale, è una piazza che può potenzialmente dare un importante
contributo domenicale.” Quando il discorso ricade sull’organigramma
della nuova società, chiarisce: “Datemi il tempo di organizzarmi.
E’ certo che non farò io il presidente, forse inserirò mio
nipote che vive a Roma. Escludo la mia persona, impegni di lavoro a parte, anche
per l’incompatibilità che mi proviene dall’attuale rapporto
che ho con la Pistoiese. Son rimasto, infatti, in quella società, anche
se non ricopro più la carica di vice presidente, in quanto abbiamo deciso
di sostituire il Consiglio con un amministratore delegato.” Le reazioni
della squadra, in assenza di conferme ufficiali, sono prevalentemente bilanciate
fra il rispetto di chi sta abbandonando la scena e le speranze sulle intenzioni
di chi subentra. Il commento di Dellisanti riassume così il generale
pensiero dello spogliatoio: “Se la cessione delle quote azionarie dovesse
essere vera, mi dispiacerebbe indubbiamente per gli attuali dirigenti. Voglio
credere che quelli che subentreranno, faranno gli interessi del Catanzaro. Altrimenti,
perché avrebbero affrontato tanti sacrifici? Per noi, è importante
ricevere serenità.”
Salvatore Blasco


GAZZETTA DEL SUD

Entro domani dovrebbe essere siglato davanti al notaio l’accordo tra
Mancuso e Talarida
Il Catanzaro cambia proprietà

CATANZARO – Cambia gestione l’U.S. Catanzaro. Da Mancuso a Talarida,
che è a capo di un gruppo di cosiddetti esterni. In questo momento siamo
nel campo del virtuale, visto che l’operazione non è surrogata da atti
formali, ma ormai dovrebbe essere questione di ore, anche perché incombe
la riunione del Consiglio di amministrazione della società giallorossa, in seconda convocazione; riunione
fissata per sabato 18 gennaio quando si dovrà procedere alla ricostituzione
del capitale sociale. Nella notte tra lunedì e martedì l’organo
statutario dell’U.S. Catanzaro ha deliberato di accettare l’offerta di acquisizione
del pacchetto azionario presentata dal gruppo Talarida del quale, detto per
inciso, farebbe parte un altro costruttore, Gioele Cavallaro, meridionale come
lo stesso Talarida (questi più precisamente calabrese di Caraffa del
Bianco dove è nato 72 anni fa) già impegnato a Badolato nei lavori
di realizzazione del porticciolo. Il fax di accettazione è stato inviato
agli aspiranti acquirenti ieri intorno a mezzogiorno, dallo studio del dott.
Ierace. Per il gruppo Talarida l’assunzione di alcuni impegni; quello di corrispondere
agli azionisti cedenti la somma di 200 mila euro, l’immediato pagamento ai tesserati
di due mesi di stipendio (l’ultimo corrisposto è quello di settembre),
nonché la clausola dell’iscrizione del Catanzaro al prossimo campionato,
pena il pagamento di circa 760 mila euro, corrispondenti a un miliardo e mezzo
delle vecchie lire. Gli acquirenti devono, ovviamente, provvedere alla ricapitalizzazione
nella riunione del Consiglio di amministrazione di sabato quando dovrebbe avvenire
il passaggio di consegne. Il tutto, come si è accennato, dovrebbe essere
sottoscritto tra oggi e domani davanti a un notaio, cosa che dovrebbe ovviamente
avvenire con l’arrivo in città del signor Talarida che, come al solito,
sarà accompagnato dal commercialista di Parma, Paolo Signifredi. Quest’ultimo
è colui che ha praticamente condotto la trattativa. Da parte sua il signor
Talarida è stato disponibile con la stampa, dimostrandosi questa volta
soddisfatto, come ha detto lui, da «vecchio cuore giallorosso».
Ha, quindi, raccontato quando negli anni rugenti del Catanzaro organizzava comitive
per assistere alle partite casalinghe dei giallorossi. «Andavamo anche
in trasferta» ha precisato. Quindi con uno scatto d’orgoglio ha detto:
«Chi ha messo in dubbio la nostra seria intenzione di rilevare il Catanzaro
ora si ricrederà: abbiamo avuto anzi il merito di intervenire in un momento
delicato della società giallorossa». Quindi un’altra precisazione:
«Non ho intenzione eventualmente di fare il presidente della società.
Questo perché, a parte gli impegni di lavori che mi assorbono tanto tempo,
faccio parte dello staff dirigenziale della Pistoiese della quale sono state
vice presidente e che ora è guidata da un amministratore delegato. Probabilmente
mi sostituirà un mio nipote che vive a Roma. Comunque è il caso
di aspettare la maturazione degli eventi e praticamente la formalizzazione degli
atti necessari per il passaggio di consegne, cosa che, in verità, al
momento mi induce ad andare cauto». Per altro verso da annotare che una
fonte attendibile ha fatto sapere che gli acquirenti avrebbero in programma
il potenziamento immediato della squadra «seguendo – è stato
precisato – le indicazioni dell’allenatore Dellisanti». Intanto
parte dell’ambiente sportivo è quasi incredulo di fronte alla notizia
del cambio di gestione forse perché trattandosi di acquirenti esterni
non hanno avuto modo di vivere da vicino l’evolversi della trattativa. Da parte
loro i giocatori non hanno fatto commenti. Qualcuno ha detto: «Noi dobbiamo
pensare a giocare e a inserire l’obiettivo dei play off che ci siamo prefissi.
Comunque ovviamente non rimaniamo insensibili all’evolversi della situazione
societaria». E a proposito di giocatori gli stessi si sono ritrovati ieri
nel primo pomeriggio al Ceravolo per l’inizio della preparazione settimanale.

Vito Macrìna

 

Campionato allievi Nazionali:
Brindisi-Messina 3-4; Catanzaro-Crotone 3-1; Nocerina-Catania rinviata; Paternò-Cosenza 1-0; Reggina-Palermo 4-1; Salernitana-Napoli 1-2; Taranto-Bari 0-2. Ha riposato il Lecce. Classifica: Salernitana 33; Bari 30; Napoli 27; Taranto 26; Messina 25; Crotone 24; Brindisi e Palermo 22; Lecce 18; Catanzaro 17; Reggina 16; Paternò 13; Catania 11; Cosenza 7; Nocerina 6

Dall’Olimpico l’addio allo sfortunato giovane
«Ciao Giuseppe»

Un fascio di fiori, gialli e rossi, deposto sotto la curva sud dal giocatore Damiano Tommasi prima del fischio d’inizio della partita, e uno striscione sugli spalti con la scritta «Ciao Giuseppe». Così la Roma ed i suoi tifosi hanno voluto ricordare Giuseppe Giummulé, il giovane catanzarese scomparso il 29 dicembre scorso dopo un malore che lo aveva colto mentre sul campetto di Simeri Mare disputava una partita di calcio tra amici. Giummulé era un tifoso della Roma; il giallo ed il rosso li aveva nel sangue, sul telefonino, sullo schermo del suo Pc. A lui e alla sua famiglia l’As Roma e la Tim – l’azienda presso cui prestava la propria attività lavorativa – hanno voluto regalare domenica scorsa, in occasione dell’incontro con il Chievo, questo gesto d’affetto.

CATANZARO ed i suoi MALI in che posizione siamo in Italia?
Dalla Gazzetta del Sud:Dopo “Il Sole 24 ore” è “Italia Oggi” a stilare una nuova classifica
Qualità della vita, si sale e si scende

Tommaso Migliaccio

Catanzaro scende di due posti nella classifica sulla qualità della vita. No, affezionato lettore, non siamo impazziti. Sì, lo sappiamo che proprio a fine anno avevamo dato su queste colonne la notizia di un balzo in avanti della città di 13 posizioni, all’ottantaquattresimo posto. Ma si parlava del “Sole24ore”, uno dei due maggiori quotidiani economici nazionali. Il diretto concorrente, “Italia Oggi”, non poteva però essere da meno. E a qualche settimana di distanza ha pubblicato un suo rapporto sulla qualità della vita. Di segno diametralmente opposto. Catanzaro è al novantanovesimo posto. Tuttavia in alcune voci le due classifiche sono univoche. Per esempio per la disoccupazione: quartultima in classifica (centesimo posto), con 25,30% di non occupati sulla popolazione complessiva. Ma se per qualità della vita non si intende solo un fatto prettamente economico, allora il quadro si fa meno cupo. Nella classifica “Ambiente”, un settantaseiesimo posto è un segno positivo, se si pensa che nel 2001 era toccato l’ottantanovesimo dall’89esimo. Ci sono però i nei. Ad esempio per concentrazione di biossiddo d’azoto il posto è l’83esimo. Basta farsi una passeggiatina all’ora di punta su corso Mazzini per accorgersene… Caduta verticale per le isole pedonali, appena 0,01 metroquadro ad abitante, un dato che fa perdere 13 posizioni, da 67 a 80. Ancora peggio per il verde pubblico per il quale dalla già non invidiabile novantottesima posizione si passa alla 101esima, con 0,30 metriquadri ad abitante. E l’assenza di zone a traffico limitato, porta a una vera e proprio crollo da metà a fine classifica. Sul fronte della criminalità si guadagnano posizioni (dalla settantanovesima alla settantasettesima). Non è la Svizzera ma neanche il Bronx. Tuttavia, la mattanza in atto in alcune zone della provincia (3,68 omicidi dolosi ogni centomila abitanti) scaraventa Catanzaro al quartultimo posto. E per estorsioni detiene il record assoluto 29,93 ogni centomila abitanti. Chiaramente al novantacinquesimo per furti d’auto! In compenso per (mancanza di) prostituzione la cittàò delle tre “V” e relativa provincia è nella prima parte (trentanovesima). Si riacquistano punti sui furti in appartamento. Catanzaro è nella top ten (nona) con appena 136,54 ogni centomila abitanti. Ma anche sul fronte dei furti in generale un quattordicesimo posto premia la sostanziale onestà del catanzarese. Stresso discorso per le rapine, dodicesimi Al decimo posto, quindi tra i migliori in assoluto, per disagio sociale e personale. Pochi i morti per tumore (dodicesimo posto), i tentativi di suicidio (quindicesimo), i suicidi (diciottesimo), i divorzi e le separazioni (diciottesimo). Si conferma, peraltro, la non esaltante crescita demografica (9,19 nati ogni 1000 residenti). Per i servizi un sessantottesimo posto almeno non è sdisperante. Speriamo che, però, il Politeama porti bene perché per spesa pro capite per spettacoli teatrali e musicali Catanzaro si conferma tra i fanalini di coda (novantasettesimaesima) Scarsa anche l’incisività dell’attività sportiva (settansettesimaesima per palestre). E l’associazionismo non decolla (ottantesima). Più generoso è Italia Oggi circa la lettura, anche se si parla solo di numero di: quarantaduesimi, con 9,48 librerie ogni 100 mila abitanti Il prezzo delle case in zone semicentrale non è altissimo (1096, 16 euro al mq), meno della carissima Rimini (2646). Sementito il dato del Sole circa l’emigrazione. Ogni mille residenti solo ventuno sono gli emigrati (metà classifica). Di ieri sono i dati sulla durata dei processi civili, fornii dal ministero della Giustizia. Con 1.091 giorni per causa il distretto di Corte dell’Appello di Catanzaro è al quartultimo posto, preceduto solo da Messina, Reggio Calabria (ultima in assoluto nella classifica di Italia Oggi), e Taranto. Cos’è che non va? Probabilmente, come d’altronde si era già scritto sui dati del Sole, il bicchiere è mezzo vuoto e mezzo pieno e, checché se ne dica, la matematica può ben essere un’opinione. Certamente cambiano i parametri adottati tra l’uno e l’altro quotidiano economico. Certamente cambia il modo di combinare i dati stessi. Certamente le fonti sono diverse e le persone intervistate pure. Tante variabili impediscono una concordanza dei dati. D’altronde il peggioramento che emerge dai dati di Italia Oggi è minimo, e comunque il balzo in avanti, pur notevole, non faceva diventare bolzanino il passeggiatore abituale di corso Mazzini. Ma la domanda in conclusione rimane: chi ha ragione? Viene in mente un aneddoto manzoniano. Davanti a un dotto si presentarono due persone. Quando il primo concluse di parlare, il dotto disse: «Lei ha ragione». Quando l’altro finì a sua volta di esporre il proprio punto di vista, il dotto disse: «Lei ha ragione». Un bambino presente sbottò: «Insomma, chi ha ragione?». «Tutti e due», sentenziò il dotto. La verità forse sta nel mezzo. Se si sovrappongono poi le due classifiche le ragioni dell’ottimismo permangono; 13-2=11. Undici posizioni in più comunque al capoluogo non le toglie nessuno. E si sa che i catanzaresi alle classifiche ci tengono. Il viadotto Bisantis-Morandi è il secondo più alto d’Europa! Questa voce, non si sa se verificata, ormai è dogma e guai a dire il contrario. Quindi le posizioni in più «Il Sole ce le ha date e guai a chi ce le tocca!».

Giornale di Calabria

Catanzaro, mentre si attende la svolta societaria

CATANZARO. Pausa di riflessione sulla vicenda societaria giallorossa in attesa che la vicenda stessa imbocchi entro sabato, in un senso o nell’altro, la dirittura d’arrivo. Dopo che lunedì il gruppo che fa capo all’imprenditore calabro-modenese Talarida aveva dato risposta positiva alle richieste formulate dagli attuali soci per la cessione della società, azionisti di maggioranza e di minoranza si sono confrontati in una lunga riunione per decidere come procedere. Si è stabilito di attendere fino a giovedì mattina per vedere se il commercialista Conforto, che rappresenterebbe un gruppo di imprenditori catanzaresi, ha eventualmente intenzione di rilanciare rispetto alle richieste già accettate da Talarida. Un tentativo, insomma, di gioco al rialzo che si intreccia, secondo alcune fonti, con l’intenzione dell’azionista di maggioranza di non passare realmente la mano. Tutte ipotesi che attendono ovviamente una verifica. Il presidente Cavallaro ha detto che giovedì sarà comunque fatto il punto definitivo della situazione per procedere eventualmente venerdì al passaggio delle consegne e, sabato, alla ricapitalizzazione della società da parte di nuovi soci. L’accordo, se sarà formalizzato, comporta il pagamento di un miliardo e seicentomilioni a Mancuso e soci, la successiva ricapitalizzazione (per 2,4 miliardi) da parte di Talarida e dei suoi compagni di cordata, nonchè il pagamento (sempre a carico di di Talarida) degli stipendi arretrati ed ovviamente futuri dei calciatori. I nuovi soci, infine, si accollerebbero la situazione debitoria che ammonta a circa sei miliardi di lire. Intanto la squadra si allena in vista della trasferta di Gela dopo la corroborante vittoria di Palma di Campania. Ieri è arrivata, certo non a sorpresa, la notizia della squalifica di Ferrigno. L’esterno, espulso domenica scorsa, non sarà della partita a Gela.
Re. Sp

Autore

God

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