Bar Mangialavori

Il Catanzaro si veste di Toledo

Un Catanzaro tenace conquista un ottimo pari sul difficile campo del Teramo

E si chiude il 2003, anno che resterà nella storia dell’U.S. Catanzaro 1929 S.p.A. . Tutti ricordano il Natale dell’anno scorso che presentava un albero natalizio con pochi addobbi soprattutto di colore giallorosso e sotto l’albero? Vertici societari con idee poco chiare, una classifica deficitaria per le aquile, spogliatoio in subbuglio con arretrati da corrispondere agli atleti e, addirittura, lo spettro dei playout di C2! Peggio di così… E’ bello quando la vita consente agli umani di voltarsi indietro e guardarsi alle spalle con un sorriso a corredo del presente. Quest’anno la neve è più dolce. Cade giù ad accarezzare i sogni dei Fantastici Tifosi Giallorossi e gli incontri e gli auguri che si scambiano tutti sono più dolci. I “due moschettieri” : Claudio Parente e Massimo Poggi, figli della Terra calabra irrompono con la loro passione di imprenditori orgogliosi del “made in Catanzaro” e, come se avessero la bacchetta magica, trasformano il rospo in un principe. E’ bellissimo quando la vita reale regala di questi sogni. Grazie anche al “Caronte” della situazione: Pasquale Lo Giudice. Ora, visti i risultati, potremmo definirlo “Beatrice”, ma ci asteniamo dal farlo visti gli evidenti tassi testosteronici del buon Pasquale. Tutti ricordano la gara contro la Lodigiani nella capitale. Un 2-2 che riconciliò squadra e tifosi e fu il prologo del cambio societario.

E guarda caso, è proprio un 2-2 a salutare il 2003. Un pareggio quello colto a Teramo, diciamolo subito, preziosissimo per la squadra di Braglia che è stata costretta a giocare in inferiorità numerica per l’espulsione di Caterino (20’ primo tempo) per 3 / 4 della gara. L’incontro è falsato dall’erroraccio arbitrale del Sig. Orsato che a seguito di una punizione furbescamente calciata da Biso, non rileva la posizione irregolare, ai più evidentissima, di Deflorio. Il teramano di origine pugliese (Noicattaro – BA) scatta in evidente posizione di fuorigioco e dopo una lunga galoppata crossa in area dove Taua controlla e insacca. Vibranti sono le proteste dei giallorossi. Su tutti Caterino che viene ammonito per poi essere espulso dopo appena due minuti per un fallo su Vincenti. Ma il Catanzaro non si arrende, anzi, al 24’ trova la via del gol grazie ad un’azione confezionata da Nicola Ascoli che serve Toledo. Il brasiliano crossa e Scandroglio fa autogol. Toledo è molto efficace e non lascia respiro alla difesa avversaria e, proprio grazie ad un’ennesima indecisione di quest’ultima, sigla il vantaggio giallorosso. E’ il 31’ del primo tempo , Mancinelli e Scandroglio non si capiscono, irrompe Toledo (ottima la sua prestazione ieri) che sigla il 2-1 alzando la palla a cucchiaio per superare l’estremo difensore biancorosso. Si chiude il primo tempo con un Catanzaro che seppure in dieci, impone la sua personalità. Ma il secondo tempo è tutto di marca abruzzese. Lafuenti più di una volta si deve superare per evitare la segnatura. Ma deve arrendersi al 23’ della ripresa quando Miglietta a seguito di un calcio d’angolo, lo supera con un colpo di testa. E’ il 2-2 e il Teramo tenta l’arrembaggio per accaparrarsi l’intera posta in palio. Il Catanzaro resiste a denti stretti e porta a casa un pareggio importante per molti motivi. Un buon pari, ma anche giusto. Pari anche i legni colpiti dalle due formazioni: Deflorio al 4’ del primo tempo e Toledo al 6’ della ripresa. Vincenti al 14’ con un tiro accarezza la traversa.

Ma l’undicesimo risultato utile consecutivo è servito per un cenone natalizio ricco di leccornie. Senza Mario Alfieri (importantissimo per il gioco di Braglia) e in dieci contro undici, le aquile dimostrano grande personalità anche nei momenti di emergenza. Purtroppo non pecchiamo di “lesa maestà” se diciamo che Giorgio Corona è apparso un po’ in ombra in confronto alla prestazione dell’intero gruppo. Questo accade da più gare e non tanto per l’assenza del suo nome tra i marcatori. Sarà forse per l’asfissiante marcatura che gli riservano di volta in volta gli avversari? Siamo certi che il “Giorgione giallorosso” sia in grado di riprendersi con l’anno nuovo. Per lui un grande girone di andata iniziato oltre le più rosee aspettative, al termine del quale manca all’appello solo una gara. Sarà proprio l’ex squadra di Mister Braglia (il Chieti) a chiudere il girone di andata del campionato che ha visto un Catanzaro protagonista e con tutte le carte in regola per sognare. Bussa alle porte anche il calcio mercato che (lo ha ricordato anche il Presidente Parente) vedrà il Catanzaro protagonista.

La classifica ripropone la sfida che lo scorso campionato dipinse l’epilogo dei playoff : Catanzaro e Acireale. La sorprendente Viterbese vuole fare la sua parte e l’estrosa Lodigiani non sta a guardare i “fantastici tre”. Dietro, “di rigore” il tentativo di rimonta del Crotone di Gasperini e la Sambenedettese che rifila quattro gol al Paternò. Un momento di pausa (a dire il vero un po’ troppo prolungata… i satanelli di Marino. Ma un campionato come quello della C1 riserva sempre sorprese. C’è pero da puntualizzare una cosa non da poco: nel girone di ritorno sarà determinante il “fattore Ceravolo”. Tutte le antagoniste dei giallorossi al salto di categoria, tranne il derby con il Crotone, dovranno rendere visita a Lafuenti e compagni. Non sarà un vantaggio da poco. Ma , come dicono giustamente gli addetti ai lavori, è meglio non guardare troppo avanti e continuare a giocare partita dopo partita con la massima umiltà e concentrazione. Dal sottoscritto a tutti i Fratelli Giallorossi e non l’augurio di un Natale fantastico e di un Felice 2004. Che i nostri sogni sportivi si possano tingere sempre più di giallorosso e che l’anno nuovo possa portare con se la felicità e la pace nei cuori e fuori…, un mondo più giusto e una Calabria migliore per i propri figli. Forza Magiche Aquile Giallorosse. Avanti così Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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