L’ex mattatoio negato agli Ultras

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del consigliere comunale Sergio Costanzo, che ha scritto a Sergio Abramo per sensibilizzare il primo cittadino sulla questione Ultras

Egregio signor sindaco ­anche quest’anno ho dovuto registrare la totale mancanza di sensibilità da parte della giunta comunale alle richieste dei giovani della nostra città, vorrei rimarcare nostra e quindi di tutti gli abitanti e dei residenti di essa e non solo di pochi. La città è formata, oltre che dalla fascia Amanti della cultura che possono trovare sfogo del loro sapere nelle bellissime strutture che lei con grandi sacrifici ed abnegazione è riuscito a completare o a realizzare, (Politeama, Auditorium, San Giovanni, via Fontana Vecchia), anche di giovani che da superficiale potrei chiamare Ultras. Dico superficiale perché molte volte questo termine viene usato dai più quasi in senso dispregiativo e ignorando totalmente il suo vero significato. Dico superficiale perché forse non riuscirò mai e dico mai, a capire il proprio io di ognuno di questi ragazzi, la loro passione, i loro sentimenti, le loro emozioni e soprattutto le loro idee. Sì, mio caro sindaco, le loro idee, quelle idee che li rendono diversi dalla massa, quelle idee che li hanno portati a seguire la loro passione e il loro istinto anche quando il più virtuoso degli uomini per le difficoltà e le delusioni si sarebbe arreso. Ma è questa loro tenacia che li rende diversi, forse unici, e che rende noi semplici tifosi orgogliosi di farci chiamare Ultras. Anche quest’anno (particolare per il loro trentennale) dovranno trovare le soluzioni ai loro problemi, organizzare le loro manifestazioni, i loro concerti cercando ospitalità a qualche buon ‘samaritano’ più sensibile alle loro problematiche. Non ci lamentiamo quando questi sfogano il loro malessere sui muri, per strada e allo stadio quando siamo noi amministratori per primi ad emarginarli nel momento del loro bisogno, ma a ‘sfruttarli’ durante il periodo elettorale. In qualità di consigliere, ma soprattutto cittadino, le chiedo di risolvere definitivamente il problema e di destinare una qualsiasi struttura ai giovani, dove possono esprimere il proprio modo di essere. Bisogna salvaguardare chi ancora oggi riesce a trovare passioni e forte emozioni e a trovare in questo, tutto ciò che gli necessita, piuttosto che lamentarsi dei problemi che affliggono la nostra città.

Autore

Massimiliano Raffaele

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