I principali appuntamenti del “Marca”

Una grande antologica dedicata ad Angelo Savelli nel 2012; nel 2013 invece la più ampia mostra mai realizzata in Italia sul libro nell’arte contemporanea internazionale come elemento ispiratore di dipinti, sculture, installazioni, video e opere web a cui si aggiunge la costante valorizzazione dei giovani artisti presenti sul territorio. 
Questi i principali appuntamenti del MARCA proposti martedì 25 settembre in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro, l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri e il direttore artistico del MARCA Alberto Fiz. “E’ un programma di ampio respiro”, afferma Wanda Ferro, “che conferma il ruolo di primo piano assunto dal museo di Catanzaro in ambito nazionale e internazionale destinato a coinvolgere un pubblico sempre più ampio attratto da tematiche particolarmente attuali dove la componente identitaria assume un ruolo di primo piano, come conferma la grande riscoperta di Savelli e la riflessione sul libro che nell’era digitale mantiene intatto il suo fascino.” Anche Mario Caligiuri ha sottolineato la centralità del MARCA e del progetto culturale che ha trovato il pieno appoggio da parte della Regione. 
L’evento più atteso della stagione invernale è la retrospettiva di Savelli, uno dei maggiori protagonisti del dopoguerra, la cui ultima mostra pubblica risale al 1995, anno della sua morte e dell’invito alla Biennale di Venezia, quando le sue opere furono presentate dal museo Pecci di Prato. La riscoperta non poteva che partire dalla Calabria che, da dicembre a marzo, dedica un doveroso omaggio al suo illustre cittadino nato nel 1911 a Pizzo Calabro e che proprio in questa regione ha avuto i suoi primi riconoscimenti con il Premio Mattia Preti ricevuto nel 1935. Sebbene negli anni ottanta si fosse trasferito a New York, non dimenticò mai i legami con la sua terra e nel 1991 venne aperto a Lamezia Terme il Centro Angelo Savelli. 
La mostra ripercorre le tappe salienti di un artista che ha rivoluzionato radicalmente il modo di fare pittura introducendo già nel 1956 i suoi quadri bianchi. Come afferma Alberto Fiz, curatore della mostra in collaborazione con Luigi Sansone, “la scelta del bianco esprime un desiderio di assoluto, una volontà di arrivare a rappresentare l’essenza spirituale dell’essere in un progressivo distacco dal materialismo”. Accanto ai bianchi, la rassegna documenta il periodo di formazione con una serie di dipinti degli anni quaranta e cinquanta legati alla sua indagine figurativa ed astratta dove appaiono evidenti i legami con l’action painting americano testimoniata dall’amicizia con Robert Motherwell. Non mancano, poi, testimonianze significative nell’ambito della scultura, ceramica e grafica dove Savelli ha raggiunto risultati di grande rilievo. Per ricostruire la sua vicenda storica e umana, in mostra si sviluppa un dialogo con gli artisti che maggiormente hanno influito sulla sua opera tra cui Renato Guttuso (gli anni della formazione), Afro, Piero Dorazio (insegnano insieme all’Università di Pennsylvania), Alberto Burri, Salvatore Scarpitta, Mimmo Rotella e Lucio Fontana. Le opere  sono messe a disposizione da musei e istituzioni pubbliche e private in un’iniziativa che coinvolge, tra gli altri, il Mart di Rovereto la Fondazione VAF di Francoforte, oltre agli spazi pubblici calabresi che custodiscono i suoi dipinti come il Museo Civico di Taverna. 
Ad anticipare l’antologica di Savelli, verrà proposta, nella seconda metà di ottobre, una collettiva che presenta i lavori di quattro giovani artisti che si sono messi in luce in occasione della seconda edizione dell’International Artists Residency organizzato dal MARCA in collaborazione con la Dena Foundation di Parigi, tra le più prestigiose istituzioni internazionali impegnate nella promozione dei nuovi talenti. La mostra, curata da Alberto Fiz in collaborazione con Serena Carbone, presenta il lavoro del vincitore della borsa di studio 2012 Santo Alessandro Badolato insieme a quella degli altri tre finalisti,  Paola Ascone, Leonardo Cannistrà e Roberta Mandoliti. Il piano terra del museo si trasforma, così, in un spazio aperto alla giovane creatività con opere e installazioni che esprimono linguaggi e tendenze differenti concentrandosi sugli artisti presenti sul territorio. Ascone, Badolato, Cannistrà e Mandoliti hanno tutti meno di trent’anni e si sono formati all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. 
La stagione primaverile del MARCA verrà caratterizzata dalla grande mostra dedicata alla presenza del libro nell’arte contemporanea internazionale prevista nel marzo 2013. “Non è certo un fatto causale che il libro sia oramai una costante di molte opere tanto da diventare un soggetto privilegiato come ha dimostrato la recente edizione di Documenta. Attraverso internet, il libro è giunto ad una svolta ed è forse per questo che gli artisti hanno la necessità di rappresentarlo nelle loro opere in quanto si tratta di uno strumento materiale con un immenso potere evocativo”, afferma Alberto Fiz, ideatore e curatore della mostra. Sono oltre 70 le opere che coinvolgono l’intero spazio espositivo in una kermesse che affianca pittura, scultura, installazione, video, fotografia e web. Il compito di  raccontare le sperimentazioni tecnologiche del Terzo Millennio è stato affidato allo ZKM di Karlsruhe, il Centro di Arte e Media più importante a livello internazionale diretto da Peter Weibel che affronterà la sfida imposta da un sistema dove il libro non è più un corpo solido ma liquido in progressivo movimento. Il libro come scrigno della memoria e del pensiero, ma anche come veicolo che coinvolge la storia e gli affetti viene reinterpretato da artisti di generazioni differenti in un percorso che spazia da Jannis Kounellis a Anselm Kiefer; da Giulio Paolini a On Kawara; da Dennis Oppenhiem a Emilio Isgrò; da William Kentridge a Pascal Martin Tayou; da Luigi Ontani a Candida Hofer; da Per Barclay a Stefano Arienti; da Mark Dion a Robotlab. Una straordinaria e provocatoria biblioteca d’immagini, dunque, che permette al pubblico di realizzare un viaggio trasversale nell’arte contemporanea dove il libro viene completamente riscritto. 
Queste sono solo alcune delle iniziative proposte dal MARCA, la cui stagione invernale prevede anche l’assegnazione di una borsa di studio a un giovane artista, l’inaugurazione delle nuove opere di Staccioli e Pistoletto e successivamente quella di Buren  installate al Marca Open – Parco Internazionale della scultura. E poi altri eventi in via di definizione e la grande consueta attenzione alla didattica. Dopo gli oltre 2600 ragazzi coinvolti delle tre annualità precedenti, anche nella prossima stagione è prevista la presenza delle scuole di ogni ordine e grado di Catanzaro e provincia per una serie di laboratori attivi realizzati nello spazio del museo. La novità è costituita da una nuova grande opportunità professionale rivolta a chi opera in ambito didattico e museale: grazie alla collaborazione avviata col museo Pecci di Prato e alla sensibilità del suo direttore, Marco Bazzini, saranno avviati anche al MARCA dei corsi di specializzazione rivolti ad operatori didattici museali. Grazie all’esperienza del museo pratese, che opera da anni in questo settore,  cartiera Fabriano sono previste infatti due nuove iniziative rivolte ad insegnanti e formatori. E qui bisogna ringraziare Marco Bazzini, direttore del Pecci, che nel quadro di una più ampia collaborazione ha voluto mettere a disposizione del MARCA la struttura didattica e organizzativa del museo pratese, che da tempo opera in questo settore, per avviare anche nella nostra regione la formazione di operatori qualificati e riconosciuti in ambito nazionale. Un’iniziativa importante e di grande contenuto, che costituisce un’occasione di crescita professionale per tanti giovani laureati che ambiscono ad operare in ambito museale.

Autore

Salvatore Ferragina

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