La Striscia

Catanzaro: un pareggio che fa ben sperare

La squadra di Cozza con nuovo modulo conquista un meritato pareggio a Pagani. Ulloa una diga nel mezzo del campo




Paragonare la sfida di oggi a quella di cinque mesi fa per importanza non ci sembra il caso, però è fuori discussione che la partita odierna era un crocevia importantissimo per il prosieguo del campionato. Tre sconfitte consecutive sarebbero state dure da digerire, per la squadra e per l’ambiente e allora mister e ragazzi hanno fatto quadrato disputando una partita da Catanzaro, una partita da C1.

Saremo ripetitivi ma dire che questo torneo è difficilissimo dove regna l’equilibrio non è un’eresia, basta guardare la classifica con tante squadre racchiuse in pochi punti. Un’alta considerazione da fare è invece sul fattore campo. Se controlliamo la colonna delle vittorie in trasferte delle squadre leggiamo che solo 7 volte sono stati violati i campi interni. Questa premessa è necessaria per comprendere quanto importante sia stato il punto conquistato oggi. A rimarcare l’importanza della partita c’è stata anche la novità del Presidente Cosentino che insieme al tecnico hanno viaggiato in autobus dalla sede del ritiro allo stadio di Pagani.

Maglia azzurra per la Paganese e giallorossa a strisce per il Catanzaro quando le squadre entrano il campo. La novità principale nella squadra di Cozza è la variazione del modulo, il 3-4-3- o 3-4-2-1 delle prime 3 partite viene sostituito da un più solido 3-1-4-2 con l’argentino Ulloa schermo davanti alla difesa composta da Sirignano centrale, Mariotti a destra e Papasidero a sinistra. Sulle corsie esterne Fiore e Squillace, nel mezzo Benedetti sul centro sinistra e Quadri sul centro destra a comporre la linea mediana. In avanti Carboni e Fioretti. Un centinaio i tifosi giallorossi nel settore ospiti. Pronti via e il Catanzaro è subito pericoloso con un’azione manovrata che da sinistra arriva sul lato opposto del campo dove Quadri con un fendente destro sfiora il palo alla destra di Marruocco. Il Catanzaro nei primi minuti è padrone del campo e un’imbeccata di Carboni per Fioretti trova il centravanti a tu per tu con il portiere avversario che esce a valanga e riesce a sventare il pericolo. Dopo le prime sfuriate la partita diventa più equilibrata ma il Catanzaro non soffre. Emblematica è un’azione a centrocampo quando perdiamo palla sulla trequarti ma Ulloa è pronto alla chiusura. Questo tema tattico sarà decisivo per tutti i 90° minuti e diamo atto al mister di aver azzeccato l’ingresso e la posizione in campo dell’argentino che alla fine insieme a Benedetti risulterà fra i migliori.

 

Solo sul finale del primo tempo la retroguardia giallorossa ha una piccola sbavatura che potrebbe costare cara. Sirignano inciampa sul non perfetto terreno del “Torre” (la palla spesso rimbalzava male) e Pisseri si produce in un’avventata uscita su Fava commettendo fallo fuori area. Questa volta l’arbitro non si erge a protagonista come avvenne cinque mesi fa e applica il regolamento alla regola. Ammonisce Pisseri per fallo da ultimo uomo e non lo espelle perché Fava non è diretto verso la rete. Tiriamo, visto i precedenti, un sospiro di sollievo.

La ripresa inizia con gli stessi effettivi del primo tempo ed è ancora il Catanzaro a fare la partita soprattutto nei primi 10 minuti dove Squillace spinge un po’ di più e Fiore dall’altra parte è più intraprendente. L’occasione migliore dei giallorossi capita sui piedi di Benedetti. Incursione di Squillace e palla nel mezzo dove Fioretti viene steso da Fernadez nel momento di calciare. Sarebbe rigore, ma la palla arriva a Benedetti che di sinistro calcia a rete e Marruocco si supera respingendo a mani aperte. Uno splendido assist di Quadri trova invece Fiore con il piede sbagliato e sfuma un’altra occasione. Grassadonia si spaventa e allora cambia modulo inserendo nel giro di 5 minuti due uomini esperti come Ciarcià e Scarpa. Questo è il momento peggiore del Catanzaro perché la Paganese spinge con più convinzione. I campani creano qualche mischia in area e con un tiro da fuori colpiscono un legno con Nunzella. In precedenza Pisseri era uscito con sufficienza su un cross dalla sinistra e Ciarcià per poco non riusciva a battere a rete.

La nostra difficoltà in questa fase di gioco è evidente, pur con le squadre allungate non riusciamo più a ripartire. Sarebbe logico cambiare un attaccante e metterne uno più fresco diciamo sugli spalti, magari potrebbe uscire Carboni. Ma Cozza non la pensa come noi e vede giusto. Sistema prima gli equilibri in campo togliendo Quadri e mettendo più sostanza con D’Alessandro che va a stazionare sulla zona di Scarpa. Nel frattempo Squillace prende le misure a Ciarcià e la Paganese lentamente sparisce. Il cambio dell’attaccante Cozza giustamente lo ritarda perché sia Carboni che Fioretti pur provati, possono far male in qualsiasi momento. Benedetti con un tiro da fuori fa tremare Marruocco, Carboni che ha corso come un dannato su tutto il fronte d’attacco continua ad essere l’uomo in più in avanti e Fioretti è sempre in agguato giocando per la squadra e sul filo del fuorigioco. Cruz entra alla fine, la Paganese non ne ha più ed infatti è sempre il Catanzaro a giocare e dare l’impressione di poter vincere. Un tiro cross di Cruz per poco non inganna Marruocco. I 6 minuti di recupero sono solo per il tabellino. La Paganese lancia lungo ma il Catanzaro è attento e non rischia nulla. Il triplice fischio finale sancisce un giusto pareggio fra le due squadre.

Punto meritato e che fa morale conquistato con acume tattico e soprattutto senza grosse sofferenze. Ora il Catanzaro può guardare con fiducia al futuro sapendo ancora di avere margini di miglioramento perché alcuni uomini ancora non rendono per ciò che potrebbero. Bisogna stare uniti e credere vivamente nelle possibilità di questi ragazzi che oggi sacrificandosi e aiutandosi l’un con l’altro hanno dimostrato di essere una squadra e di poter dire la loro in questo tosto torneo. Domenica arriverà l’Andria al “Ceravolo” e affrontarla dopo una buona prestazione in trasferta è sicuramente una nota positiva. Al ritorno in autogrill i commenti dei tifosi giallorssi erano i seguenti “meglio così, meno belli ma più pratici”. Forza Ragazzi, siamo sempre con Voi.

SF


Tabellino

Paganese: Marruocco, Calvarese, Pepe (6’st Ciarcià), Romondini, Fusco, Fernandez, Neglia (13’st Scarpa), Soligo, Orlando (26′ st Caturano), Fava, Nunzella. A disp. Robertiello, Puglisi, Franco, Tortori. All. Grassadonia
Catanzaro: Pisseri, Mariotti, Squillace, Quadri (19’st D’Alessandro), Sirignano, Papasidero, Fiore, Ulloa, Fioretti, Benedetti, Carboni (43’st Cruz). A disp. Faraon, Narducci, Maisto, Romeo, Masini. All. Cozza
ARBITRO: Ivan Pezzuto di Lecce
AA: Emanuel Bellagamba – Leonard Camillucci
NOTE: Spettatori 2000 circa di cui un centinaio ospiti. Prima della gara osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Gattai, ex presidente del Coni. Recupero: 2’pt, 6’st
AMMONITI: Pisseri, Papasidero, Fernandez, Fusco

Autore

Salvatore Ferragina

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