Intervistiamo

Danzamovimentoterapia all’Associazione Ra.Gi.

“Tracce di memoria” è il laboratorio di danzamovimentoterapia ad orientamento Espressivo Relazionale che l’associazione Ra.Gi. Onlus ha pensato di organizzare in occasione della giornata nazionale dedicata all’Alzheimer e che si svolgerà sabato 22 settembre dalle ore 9.00 alle ore 17.00 nei locali dello Spazio Al.Pa.De. in via Fares 77/7. Una particolare esperienza di espressione globale, condotta dalle dott.ssa Elena Sodano danzamovimentoterapeuta accreditata Apid e Arte, con il contributo scientifico della scuola di Danzaterapia Espressivo Relazionale diretta dal prof. Vincenzo Bellia, per mettere in gioco le incancellabili memorie del corpo come presa di coscienza della propria individualità percettiva quale rinforzo e sviluppo della persona. Una sorta di ricongiungimento con il proprio punto di partenza per una vera riscoperta di se stessi, un ritornare indietro nel profondo di se stessi per andare in realtà sempre più in avanti. Ma perché parlare di memoria corporea? “E’ per me un punto di partenza indispensabile – afferma la Sodano – perché la memoria corporea, è costituita dalle tracce che gli stati emozionali del passato hanno lasciato impresse in tutti gli anni della nostra vita. Pensiamo solo a quante memorie ha potuto immagazzinare il nostro corpo e quanto queste memorie hanno effetto sia sull’esterno corporeo ma principalmente nell’interno del nostro corpo, nella nostra essenza, nella nostra radice più profonda. Capita quindi spesso di trovarci imprigionati in relazioni che non ci soddisfano o ci fanno soffrire, che le altre persone vedano in noi aspetti e tratti che noi non riusciamo a riconoscere, di non riuscire a trasmettere efficacemente agli altri ciò che vorremmo invece comunicare; ma capita anche di sentirci costantemente a disagio, di sentirci pervasi da stati d’animo negativi che non capiamo da dove possano provenire, capita di non essere capaci di lasciarci andare e viverci le emozioni. La memoria corporea è in effetti una continua fonte che rinnova, a nostra insaputa, vecchie paure, vecchie rabbie, stati d’animo di sconfitta e di rassegnazione, ansie, dolori e dispiaceri, sensazioni di inadeguatezza, vecchie modalità di controllo. Ci sembra che le antiche vicende siano ormai superate, ma in realtà continuiamo a portarcene dentro gli effetti. La memoria corporea è il tramite che rende queste vicende ancora attive, ancora piene di significato e di carica emotiva, come se fossero presenti ancora oggi. L’obiettivo di questo particolare laboratorio è liberare i vissuti incapsulati, ripristinare il funzionamento corporeo pieno e mobile, in modo che le antiche vicende diventino veramente “storia”, rimangano vive sì ma nei ricordi e non come fonte attuale di emozioni negative. Il corpo è un contenitore di emozioni, pensieri, emozioni, sensazioni, percezioni che possono manifestarsi solo aprendo quel linguaggio corporeizzato di Sé. Altrimenti tutto è silenzio.

Il setting è aperto a tutti e ad un max di 20 persone.

Per informazioni 333- 4893092
E’ richiesto un abbigliamento comodo e un paio di calzini possibilmente antiscivolo. 

Autore

Salvatore Ferragina

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