Bar Mangialavori

A tutto gas “tra i containers”

Il Catanzaro inizia bene tra nuovi sogni e un “Nicola Ceravolo” ancora schiavo dell’indecenza

Si ricomincia e già alla prima di campionato le Aquile giallorosse manifestano tutte le motivazioni. Una cornice di pubblico all’altezza, impreziosita dalla presenza degli Amici Barlettani presenti nel settore ospiti. A battezzare il Catanzaro di Giuseppe Cosentino alla nuova Prima Divisione, il Barletta di Roberto Tatò e per chi fosse amante delle statistiche, il Barletta ad inizio campionato in C1 porta bene al Catanzaro. Basti ricordare quello di G.B. Fabbri che concluse la stagione 1984/85 (prima di campionato: Barletta Catanzaro 0-2) con la promozione in serie B, per dare spazio a sogni rispolverati da un imprenditore reggino deciso più che mai a forzare le serrature oramai arrugginite dei cassetti da troppo tempo rimasti socchiusi con al seguito i sogni di chi ha vissuto giorni di gloriA.

Dopo un estate incorniciata da presentazioni e un calciomercato di assoluto livello, al tecnico Ciccio Cozza è stato affidato un ottimo organico, unitamente alla malcelata voglia della conquista della seconda promozione consecutiva. L’U.S. Catanzaro non è mai riuscito a “sostare” in C1 più di un anno e a ventinove gare dal termine, si trova in vetta con tre coinquilini (Perugia, Pisa e Viareggio), in un campionato tanto “corto”, quanto difficile e pieno di insidie al di là dei competitors. Le prime già domenica: sei ammoniti e allenatore espulso per proteste. Il sig. Intagliata di Siracusa ha fatto di tutto, ma proprio di tutto per rovinare una gara onorata dall’impegno dei ventidue atleti in campo. Si è chiuso un campionato di quarta serie dicendo che la bontà dell’arbitraggio dovrebbe essere proporzionale alla categoria che si disputa ma forse non è un assioma vero, basti guardare anche a cosa accade nella massima serie… quindi è bene sempre volare basso e alzare le antenne…

Dicevamo una Società che vuole fare sul serio, non sufficientemente supportata. Manto erboso penoso e containers (gentilmente lasciati a disposizione dalla ditta che ha eseguito i lavori delle gradinate dei distinti) adibiti a supplire alle deficienze che offendono un capoluogo di Regione (dove hanno fatto le docce dopo la gara gli atleti?). Una Tribuna Stampa arrangiata e una strabenedettissima palazzina (ancora ahinoi virtuale) per la costruzione della quale ancora non è dato conoscere né il progetto, né la tempistica per la realizzazione. E i lavori? E il settore distinti? “I lavori saranno ultimati per l’inizio del prossimo campionato”. Così ha promesso in occasione della presentazione della squadra il primo cittadino Sergio Abramo. A questo punto ci si augura che le promesse vengano rispettate. Per una Società che aspira a ritornare ai fasti del passato, ora si attendono i riscontri di chi dopo avere promesso, dovrà mantenere. Troppe date sono già slittate, si attende solo di viaggiare sui binari della decenza. Chi scrive martellerà ad ogni gara interna posponendo al titolo dell’articolo: “tra i containers”. Poca cosa, lo so, ma se tutti i tifosi giallorossi, a vario titolo collaboreranno, tante gocce saranno strumentali a creare un oceano di dissenso alla situazione attuale e (si spera) catalizzeranno tutti gli step per la fine di questa problematica che rappresenta degnamente la situazione di questo Paese sempre più allo sfascio.

Ma torniamo alla gara che ha permesso a Carboni & C. di portare a casa i primi tre punti della stagione. Ancora c’è molto da lavorare. Alla irrinunciabile difesa a tre mal supportata da un centrocampo poco collaborativo in fase di filtro, si è controbilanciato (per fortuna delle Aquile) un reparto avanzato  super. Ma i campionati si vincono anche e soprattutto con difese robuste. I meccanismi ancora da oliare e la condizione atletica non ancora al meglio di qualche giallorosso, hanno permesso ad un volenteroso e giovane Barletta di segnare tre reti e mettere in discussione un risultato che dopo il 3-1 sembrava poter consegnare tranquillamente i tre punti ai padroni di casa. Così non è stato e dopo gli incontri “estivi” dai quali si erano evinti determinati problemi, quanto sopra dovrà impegnare mister Cozza al fine di trovare i giusti rimedi ai tanti gol subiti. L’occasione a stretto giro, venerdì prossimo a Latina dove il Catanzaro avrà certamente al seguito la propria fantastica tifoseria.

Un campionato che in apertura ho definito “corto” ovviamente in relazione agli altri campionati. Chi sbaglierà meno, potrà dire la sua e questo Catanzaro con l’aiuto di tutti potrà certamente recitare il ruolo di protagonista. Avanti tutta Catanzaro… chi “B”en comincia…

Giuseppe Mangialavori

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