Ha chiuso i battenti “Tarantella Power” 2012

La soddisfazione di Danilo Gatto dell’associazione A.R.P.A. di Catanzaro

Trentamila è una cifra grossa, astronomica, ma tante sono state le presenze di un festival, il Tarantella Power XIII edizione, allestito a ridosso delle canoniche date di fine agosto e, quasi, a tempo scaduto. Un miracolo organizzativo ha messo in piedi la kermesse, da una parte con l’associazione A.R.P.A. e dall’altra con il Comune, che ha dato prova dell’esistenza di una burocrazia buona. Passi, per quest’anno, che i finanziamenti regionali siano arrivati in ritardo, ma, visto il successo della manifestazione, l’importante è che il sostegno della Regione  Calabria e quello della Provincia di Catanzaro non siano mancati. Ed il prodigio ha consentito, ancora una, volta la realizzazione del sogno  di una moltitudine di appassionati,da sud a nord, di poter partecipare ad una grande festa della musica popolare  che qui a Badolato ha una delle sue rotte principali. Il festival, oramai, oltre ad essere quello più frequentato, è anche quello più amato, e sicuramente il suo successo nasce, oltre che dall’ideazione di un grande evento culturale, anche dal contributo  della location (il borgo), con la sua cultura, la sua storia, il suo calore che sono simbolo dell’accoglienza e della solidarietà . Con Hevia il festival ha  ottenuto un’ulteriore impennata e Piazza Fosso, in questa edizione, ha bissato il tutto esaurito. L’artista asturiano ha imbracciato la sua cornamusa  per due ore indimenticabili di spettacolo, passando dalla gaita tradizionale a quella elettronica. Emozionante è stata l’esecuzione di Bushindre Reel, un brano che è rimasto scolpito nella memoria collettiva. Ma tutto il repertorio di Hevia  è stato apprezzato dal pubblico di Piazza Fosso. Hevia è stato particolarmente affettuoso ed ha voluto omaggiare i calabresi di un brano della tradizione asturiana che ricorda la nostra tarantella. Archiviata la XIII edizione del festival è già tempo di bilanci e Danilo Gatto dell’associazione A.R.P.A. di Catanzaro esprime innanzitutto soddisfazione: «Il risultato è stato positivo, c’è stata una grande affluenza di pubblico nonostante le ristrettezze dei tempi in cui siamo stati costretti a lavorare.  In partenza c’era  un programma che avevamo solo abbozzato nei mesi precedenti ma che poi siamo   riusciti   a rispettare e consolidare, per cui l’impostazione di fondo del festival alla fine è stata confermata. Per il  futuro sogniamo di poter avere una maggiore stabilità nella programmazione e poterci lavorare un anno prima, sia per fare meglio che per fare delle economie, ma anche  per produrre effetti moltiplicatori sia in termini di presenze che in termini di produzioni culturali originali. Inoltre è nostra intenzione infittire la collaborazione con altre realtà a cominciare da Napoli e della sua provincia con la loro grande e storica tradizione di tarantella popolare e colta».

 

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Redazione

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