Chiude nel silenzio la posta di S.Elia, quartiere a nord della città

Il Consgliere Capellupo (PD) propone al Sindaco di Catanzaro di convocare, insieme all’opposizione, un incontro con sindacati e vertici di Poste Italiane per trovare una soluzione che salvaguardi gli interessi della città

Circa 2 mesi fa avevo sollevato le mie preoccupazioni per il piano di razionalizzazione proposto da Poste Italiane. In Calabria il taglio coinvolge circa 100 uffici che rappresentano un presidio fondamentale dello Stato nei territori sui quali insistono.

Nella sola provincia di Catanzaro sono inspiegabilmente 20 gli uffici destinati a chiudere con decisione unilaterale di Poste Italiane: Badolato, Gimigliano, Albi, Montepaone, Chiaravalle, Cropani, Serrastretta, Falerna, Magisano, Feroleto Antico, Santa Caterina, Tiriolo, San Sostene, Sellia, Maida, Conflenti, Lamezia terme e Catanzaro che perderà lo strategico ufficio del quartiere Santa Elia.

Ecco, in queste settimane qualcosa sta cambiando nei centri dove la politica si è attivata chiedendo conto a Poste Italiane di scelte contrarie ai cittadini e che privano le comunità di un servizio pubblico di primaria importanza.

Ma a Catanzaro, dove a chiudere è lo strategico ufficio del quartiere Santa Elia, cosa sta accadendo? Anche su questa piccola spoliazione la politica cittadina è compiacente e silenziosa? Il Sindaco Abramo ha chiesto un incontro ai vertici locali di Posate Italiane per spiegare il disagio che migliaia di utenti, soprattutto anziani, dovranno sostenere dopo la chiusura dell’ufficio di Santa Elia? Anche questo è un compito della politica ed anche questa è difesa del territorio.

La preoccupazione è molta anche perché è ormai chiaro a tutti che il centro destra Catanzarese, così come dimostrano decine di casi da cardiochirurgia alla scuola di magistratura passando dall’ospedale militare solo per citarne alcuni, è sordo alle esigenze della città ed anzi succube e compiacente ai tentativi di spoliazione e menomazione del ruolo di capoluogo.

Mi rincresce molto che mentre nei piccoli comuni ci si sta attivando per la difesa dei propri uffici postali, l’attuale amministrazione al Comune di Catanzaro sta ignorando il problema e le sue ripercussioni nella vita dei catanzaresi.

Al Sindaco propongo un incontro, insieme all’opposizione in Consiglio comunale, con i vertici locali di Poste Italiane e con i sindacati per discutere e trovare una soluzione che non sia penalizzante, come spesso accade, per la città di Catanzaro ed i suoi cittadini.

 

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento