Salvatore Scalzo sul bilancio di previsione al Comune

Dai primi numeri, emergono elementi necessari di approfondimento e che non mi quadrano perfettamente.

Ascoltato da una radio locale, Salvatore Scalzo, capogruppo del PD, in vista del consiglio del 12 settembre sul bilancio di previsione, ha rilasciato poche ma chiare dichiarazioni: Ovviamente occorre prendere visione dei dettagli e studiarli con accuratezza, non appena essi saranno disponibili. Intanto, dai primi numeri, emergono elementi necessari di approfondimento e che non mi quadrano perfettamente. Mi riferisco al livello delle spese correnti che superano, con quasi 92 milioni di euro, di circa 300.000 euro l’ammontare delle spese correnti del 2011 e di oltre otto milioni di euro il livello del 2012. E allora qualcosa non torna. Come si fa a parlare di aumenti delle tasse, senza porre in campo, dall’altra parte una ristrutturazione della spesa corrente che porti a risparmi ciclici e che dia un senso davvero al sacrificio richiesto ai cittadini? Insomma occorrerà chiarire molti punti su questo, per evitare che il ventilato taglio alle tasse non sia un bluff di una giunta che dimostra purtroppo di navigare a vista. Sul lato delle entrate, i sacrifici richiesti sono molti. Vale la pena ricordare che la pressione fiscale per cittadino, è più che raddoppiata se guardiamo ai livelli del 2008, passando da una tassazione di 285 euro per abitante nel 2008 appunto a una di 594 euro per abitante nel 2012. Ritengo che l’impegno della minoranza, una volta chiarito l’aspetto di cui sopra, sulla corrispondenza tra aumento delle entrate e ristrutturazione della spesa, mirerà a intervenire sull’equita della pressione tributaria. Ritengo impensabile aumentare allo stesso modo l’IMU su prima e seconda casa. L’IMU sulla prima casa non deve subire aumenti, in un momento in cui aumenta paurosamente il numero delle famiglie che si trovano al margine della soglia di povertà. Ad ogni modo, farò e dovremo fare ogni sforzo per allargare il dibattito sul bilancio, chiedendo un incontro con tutte le energie dei partiti, delle associazioni e della società civile. Non bisogna dimenticare che questo documento è il cuore della vita di una comunità ed è doveroso, per tutta la politica locale, portarlo alla conoscenza e alla discussione del maggior numero possibile di cittadini”.

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Redazione

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