La conclusione delle lineee programmatiche di Abramo

LA PARTE SECONDA DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DI ABRAMO

3)          CATANZARO CITTÀ DI MARE

Catanzaro è una città di mare e deve, finalmente, considerare questa immensa risorsa naturale come il volano della sua economia. Il quartiere Lido, per la sua posizione strategica, al centro del golfo di Squillace, dovrà essere soprattutto il motore economico dell’intera città, attraverso la piena realizzazione delle potenzialità turistiche. In questa prima fase ho voluto dare delle prime risposte ai cittadini del quartiere marinaro. Partendo dalla pulizia e risistemazione della passeggiata a mare. Ma questo è solo l’inizio del lavoro che la mia Amministrazione dovrà effettuare nella zona turistica della città Capoluogo. Grazie alle opere previste nei PISU, tutta l’area sarà ridisegnata e sarà dotata di nuove e importanti struCatanzaro è una città di mare e deve, finalmente, considerare questa immensa risorsa naturale come il volano della sua economia. Il quartiere Lido, per la sua posizione strategica, al centro del golfo di Squillace, dovrà essere soprattutto il motore economico dell’intera città, attraverso la piena realizzazione delle potenzialità turistiche. In questa prima fase ho voluto dare delle prime risposte ai cittadini del quartiere marinaro. Partendo dalla pulizia e risistemazione della passeggiata a mare. Ma questo è solo l’inizio del lavoro che la mia Amministrazione dovrà effettuare nella zona turistica della città Capoluogo. Grazie alle opere previste nei PISU, tutta l’area sarà ridisegnata e sarà dotata di nuove e importanti strutture che, oltre ad aumentare la qualità della vita dei cittadini residenti, serviranno anche al rilancio turistico del nostro litorale. Il fronte mare sarà riqualificato con interventi strutturali previsti nei PISU. In particolare il lungomare a sud andrà prolungato sino all’area archeologica di Scolacium, ed a nord sino alla foce dell’Alli con la valorizzazione del grande parco costiero.

4)          LA CITTÀ DEI GIOVANI

I giovani sono una risorsa indispensabile per la crescita della città. Attorno alle politiche giovanili dovranno ruotare tutti gli ambiti della città, dalla cultura alle politiche sociali, dall’economia all’urbanistica, dallo sport al volontariato. Nell’ottica di una programmazione organica, bisogna passare dal fare “per i giovani”, al fare “con i giovani”, o meglio ancora al “consentire ai giovani di fare” nella scuola, nel lavoro, nel tempo libero.

Bisogna favorire la creazione delle “Comunità giovanili”, strutture permanenti dedicate ai giovani e organizzate da giovani, che devono diventare delle isole di creatività e socializzazione, dalle periferie al centro storico, dove già è attivo il Centro Polivalente di via Fontana Vecchia che andrà ulteriormente potenziato. Saranno luoghi nei quali poter navigare gratuitamente in internet, leggere giornali, fare musica, teatro, cinema, sport, pittura, fotografia: spazi nei quali organizzare convegni, corsi, laboratori e dove maturare relazioni, attitudini personali e vocazioni.

5)          LA CITTÀ DELLA CULTURA

Catanzaro può diventare una vera Città della cultura e della creatività, delle arti e dei saperi, una città dove tantissimi giovani possono formarsi, apprendere, specializzarsi, accrescere il proprio bagaglio culturale ed esprimere la propria creatività. Il rilancio del ruolo culturale della città è anche una grande occasione di sviluppo e di lavoro qualificato, e può offrire l’opportunità di attrarre contributi culturali nazionali e internazionali e nuovi investimenti. Grazie al lavoro svolto in questi ultimi anni con la realizzazione di nuovi spazi museali, del Parco Internazionale delle sculture, del teatro Politeama, del complesso monumentale del San Giovanni, la città può coltivare ambizioni importanti ed ambire a ritagliarsi un ruolo di primo piano in ambito culturale. Oggi le strutture citate procedono a velocità diverse e prive non soltanto di un disegno comune, ma anche di qualsivoglia dialogo anche occasionale. E’, quindi, necessario creare un collegamento stabile e virtuoso, una sinergia operativa tra le attività del Complesso Monumentale del San Giovanni, quelle del teatro Politeama, del Marca e di tutte le strutture di proprietà della città di Catanzaro. Discorso a parte merita l’Accademia di Belle Arti, da ben quarant’anni presente in città e mai accolta e valorizzata per quelle che sono le sue enormi potenzialità. In una città della cultura, quale Catanzaro ambisce ad essere, l’Accademia è una risorsa da non perdere, da rilanciare, trovando una sistemazione consona nel centro storico di modo che la stessa possa giocare un ruolo attivo avviando collaborazioni e sinergie tanto con il museo che con i teatri.

 6)          AMBIENTE

 CATANZARO CITTA’ DEL VERDE

 Da città del cemento, Catanzaro può diventare città del Verde e dei parchi. Bisognerà puntare sulla realizzazione di nuovi grandi parchi che debbono mutuare il “modello multifunzionale” del Parco della Biodiversità e che si aggiungano a questo e alla Villa Margherita. Catanzaro possiede delle grandi aree veri ancora poco valorizzate. Mi riferisco al parco di Siano, alla pineta di Giovino e alla grande area fluviale del Corace.

 IL BIOPARCO DI SIANO

Il bosco “Li Comuni”, comunemente conosciuto come la Pineta di Siano, costituito da una vasta area alberata parzialmente attrezzata, di circa 400 Ha di proprietà comunale, trova la sua naturale e definitiva destinazione quale Bioparco di valenza regionale ed interregionale, ovvero come area destinata ad ospitare in spazi adeguati e sicuri, esemplari di fauna locale o più genericamente dell’area mediterranea, proponendosi quale attrattore di flussi turistici orientati allo svago ed alla didattica. Il Bioparco è una struttura che nasce nel rispetto delle nuove norme di legge che regolamentano la custodia degli animali nei giardini zoologici. Uno zoo dunque di concezione moderna che diventa struttura attiva nell’educazione e nella conservazione. Il Bioparco concorre alla conservazione della biodiversità partecipando a programmi di formazione nelle tecniche di conservazione delle specie e a ricerche scientifiche in collaborazione con le Scuole e l’Università.

IL PARCO COSTIERO DI GIOVINO

L’intera pineta di Giovino dovrà essere riqualificata e rinaturalizzata, nell’intera fascia compresa tra il porto esistente ed il futuro porto turistico sul fiume Alli. Dovranno essere ripensati gli accessi al mare e lo stesso lungomare che dovrà essere riprogettato non come parcheggio o spazio indifferenziato, lasciato all’incuria ed ai rifiuti, bensì come completamento ed integrazione dell’area a verde. La fascia a verde deve diventare il naturale complemento dei lidi e dell’arenile che in questo tratto di costa rimane ancora inalterato e di grande profondità. Il Parco Costiero deve essere dotato al suo interno di viali e passeggiate, spazi attrezzati per il gioco dei bambini e per le attività all’aria aperta, coinvolgendo gli spazi immediatamente retrostanti da destinare ai campi sportivi di maggiore estensione, a completamento delle attrezzature presenti nel Poligiovino.

IL PARCO FLUVIALE DEL CORACE

La valle del Corace è destinata ad ospitare alcuni degli edifici e centri di interesse di maggiore importanza per la città di Catanzaro e per l’intera regione. A completamento e integrazione di tali aree strategiche bisogna garantire la formazione di adeguati spazi verdi a servizio dell’università, degli ospedali, della cittadella regionale e, più in generale, di tutte le strutture di servizio che si andranno ad insediare lungo la strada provinciale di Germaneto.

 7)          SPORT

Risolto brillantemente il problema relativo al salvataggio dell’US Catanzaro ora, però, il vero nodo da risolvere è quello relativo all’impiantistica sportiva. A Catanzaro non si “vive” di solo calcio ma esistono una miriade di società sportive che praticano le più svariate discipline. Già in passato le mie Amministrazioni hanno dimostrato grande attenzione verso questo settore con la realizzazione di impianti sportivi quali lo stadio “Verdoliva”, la piscina di Pontepiccolo (che era un’eterna incompiuta), l’acquisizione al patrimonio comunale dello stadio “Nicola Ceravolo”, il recupero del camposcuola di via Paglia, giusto per citarne i più importanti. Lo sport riveste, quindi, una grande funzione sociale e, pertanto, necessita di avere un ruolo di primo piano in città. Ma per far sì che migliaia di sportivi catanzaresi possano svolgere in modo consono il loro sport preferito, prima di costruire nuovi impianti, occorrerà recuperare quelli esistenti pensando anche ad una gestione virtuosa degli stessi.

CONCLUSIONI

Signor Presidente del Consiglio Comunale,

Colleghi Consiglieri,

Cittadini di Catanzaro,

quanto esposto in questo documento è soltanto un quadro generale. Ovviamente tante sono le argomentazioni che andrebbero affrontate e che, ne sono certo, affronteremo durante questo quinquennio.

Le affronteremo assieme, maggioranza ed opposizione, con tutti i partiti e i gruppi politici presenti in Consiglio Comunale. Ognuno secondo il proprio modo di intendere e di volere. Questo è il senso della democrazia, questo è il senso dell’idea liberale.

“L’idea liberale vuole la libertà per tutti e perciò vuole che sorgano i diversi partiti”, scriveva Benedetto Croce, che continuava “ il vero liberale vuole combattere gli avversari ma non sopprimerli, perché , se questo facesse, spezzerebbe la sua stessa molla interiore”.

Questo è il mio modo di intendere la politica. Nessuno basta a se stesso, specie in un momento pieno di difficoltà ed insidie, nel quale siamo chiamati tutti ad agire. Ma proprio in questi momenti bisogna dare il meglio di sé stessi e lavorare più di prima.

Uno dei più grandi uomini del secolo scorso, Albert Eistein, aveva delle massime di vita alle quali personalmente mi ispiro. Sono le tre regole del lavoro:

1. Esci dalla confusione, trova la semplicità;

2. Dalla discordia, trova l’armonia;

3. Nel pieno delle difficoltà risiede l’occasione favorevole;

E’ inutile, quindi, pensare a soluzioni complesse per risolvere i problemi, bisogna pensare a trovare delle risposte chiare e semplici. Per far ciò è necessario  lavorare in modo armonioso tutti assieme. Raggiunto questo equilibrio, allora sarà possibile far diventare questo momento di difficoltà un momento favorevole e positivo per la nostra amata città.

Dobbiamo mettere da parte, prima di tutto, i personalismi e pensare al bene collettivo. Solo agendo e avendo come “stella polare” l’amore verso Catanzaro, potremo, tutti insieme, uscire fuori da questa stagione buia.

L’amore presuppone cura. Se amiamo Catanzaro dobbiamo curarla, così come ognuno di noi si prende cura della persona che ama.

Io nel mio ruolo di Sindaco, voi in quello di consiglieri, sia di  maggioranza che d’opposizione, dobbiamo tutti quanti pensare, prima di agire, e porci una domanda “quello che sto facendo rappresenta il bene per la mia città”?

Cari colleghi, noi oggi siamo qui perché lo abbiamo voluto e non perché qualcuno ce l’ha imposto. E ancor di più, siamo qui perché abbiamo deciso di prestare il nostro lavoro, il nostro tempo e le nostre professionalità per la città che ha dato i natali a noi e ai nostri figli, e in cui viviamo.

La città non è qualcosa di “astratto”, la città è fatta dai cittadini che ne sono responsabili nel bene e nel male.  Ognuno di noi, nel proprio piccolo, contribuisce a rendere migliore o peggiore il luogo dove abitiamo.  

Per questo mi rivolgo agli organi d’informazione, senza alcuna distinzione, i quali hanno un ruolo di grande importanza nella società civile, e ai quali chiedo esplicitamente di stare vicini non all’Amministrazione Comunale ma alla città di Catanzaro.

Per finire voglio rivolgermi a coloro che ritengo la speranza di Catanzaro, i giovani. E’ a loro che dobbiamo pensare quando agiamo in qualità di amministratori. Sono felice che molti ragazzi, oggi, siedono tra gli scranni di Palazzo De Nobili. E’ un bel segnale. Perché ritengo che la vita vista con gli occhi dei giovani sia diversa da quella vista da chi ha qualche anno in più.

I giovani sono un po’  il simbolo di Catanzaro. Perché anch’essi, per crescere bene, hanno bisogno di cura, di dedizione e soprattutto d’amore.

Le nuove generazioni rappresentano, quindi, una risorsa, perché saranno la futura classe dirigente della nostra città. Prenderanno il nostro posto ed è a loro che dobbiamo lasciare un Catanzaro migliore.

Autore

Ivan Pugliese

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