Situazione Comune: Tallini se la prende con Olivo

Invita i giovani consiglieri della sinistra a contribuire a fare uscire la città del tunnel e di non essere corresponsabili delle esperienze passate

“I genitori dei bambini che fino a dicembre dovranno fare a meno della mensa scolastica sanno chi ringraziare: il sindaco Olivo e la sua giunta che hanno letteralmente saccheggiato le casse comunali  per cinque anni, con una gestione fallimentare delle società partecipate. Mentre l’ex sindaco e i suoi sodali scappano dopo avere combinato guai irreparabili, c’è un sindaco responsabile Sergio Abramo che non scappa e si assume le sue responsabilità. Dispiace che i giovani consiglieri della sinistra, che certamente non possono essere chiamati a rispondere delle nefandezze dei loro compagni di partito, non abbiano apprezzato lo stile del sindaco che ha voluto intanto coinvolgere le forze sane della città nella valutazione del disastro esistente, ma soprattutto non ha inteso fare la minima polemica con l’Amministrazione di sinistra che l’ha preceduto. Sarebbe stato facile per il sindaco mostrare ai cittadini le carte che certificano i misfatti della sinistra, le centinaia di assunzioni illegali e senza copertura finanziaria, le operazioni di compravendita su cui sta indagando la magistratura, le consulenze strapagate, la totale disattenzione verso i problemi del bilancio e del recupero dell’evasione fiscale. Tutto questo Abramo non lo ha fatto perché, giustamente, per lui la campagna elettorale è finita e deve dedicare tutto il suo tempo al governo della città, lavorando qualcosa come 14-16 ore al giorno: chi passa davanti al Comune la sera, vedrà sempre accesa la luce della stanza del sindaco. Sappiamo bene che la decisione di aumentare tasse e tributi è impopolare e che inciderà negativamente sui bilanci delle famiglie. Ma questo era l’unico modo per coprire l’enorme buco nero lasciato dalla giunta Olivo. Abramo sa bene che senza il ripiano del bilancio e il rientro nel Patto di Stabilità il Comune è destinato al dissesto finanziario. Per questo ha chiesto, con umiltà e senso del dovere, un aiuto alla città. I sacrifici di oggi, almeno lo speriamo, saranno ripagati in futuro. I genitori dei bambini, gli operatori della scuola che giustamente sono preoccupati, devono sapere che se entro dicembre non rientreremo nel Patto di Stabilità non chiuderanno le mense scolastiche, ma chiuderanno le scuole. Io mi permetto di lanciare un appello ai giovani consiglieri della sinistra a cui, nonostante le diversità ideologiche, guardo con interesse per la novità che rappresentano: prendete le distanze da coloro che hanno portato il Comune al massacro e, pur esprimendo le vostre legittime critiche, contribuite a fare uscire la città dal tunnel in cui è stata cacciata. Dimostrerete così di essere la classe dirigente del futuro e di potervi candidare anche al Governo della città. Difendendo l’era Olivo, diventerete corresponsabili di quella tragica esperienza”.

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Redazione

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