Le ambulanze del 118 una vergogna: l’attacco del Consigliere Pdl Sergio Costanzo

Se non fosse perché abbiamo il massimo rispetto dei pazienti, ci verrebbe quasi da ridere, ma la situazione del parco ambulanze del SUEM 118 è ormai diventata insostenibile. L’episodio di Gasperina, ultimo in ordine di tempo, è la prova inconfutabile che quanto avevamo scritto nei giorni scorsi era più che verità e che le quattro ambulanze nuove (per il momento meglio definirle furgoni portapacchi) presentate, inaugurate e aggiungeremmo anche benedette dal direttore generale dell’Asp Gerardo Mancuso, almeno per il momento, non servono a niente perché acquistate evidentemente su suggerimento di qualche dirigente che per far finta di risparmiare qualche euro finisce col farne spendere diverse migliaia in più per tutti quei lavori aggiuntivi che occorrono per modificarle o per allestirle con le attrezzature necessarie. Le ambulanze nuove rimarranno quindi parcheggiate chissà pero quanto tempo ancora e quelle vecchie continueranno a fermarsi giornalmente. Risultato? Pazienti che rimangono a terra, officine che s’ingozzano, ambulanze private che sostituiscono quelle di proprietà, con inevitabili spese aggiuntive a carico dell’Asp.
Dica il dg ai cittadini e al presidente Scopelliti che fretta c’era di annunciare con una delle sue solite conferenze stampa l’acquisto di quattro nuove ambulanze se poi queste non sono idonee all’uso per il quale dovrebbero essere destinate. E dica anche quanto costerà in più all’Asp, omologare le stesse e rendere fruibili. La verità è una. Siamo in presenza di acquisti senza alcun criterio, così com’è avvenuto per le Fiat Panda destinate al cosiddetto “progetto sangue”, il cui adeguamento (contenitore inox montato nel vano-cofano) è costato quasi quanto la stessa autovettura. Pare infatti che per ciascuna auto siano stati spesi più di seimila euro. Moltiplicato per tre fanno il costo di due auto nuove complete, allestite nel migliore dei modi. Che necessità c’era di montare sulle Fiat Panda, sirene e dispositivi di allarme, quando queste poi non sono state destinate al trasporto delle sacche di sangue (in questo caso sì che c’era bisogno della sirena), bensì a quello delle provette, delle urine e delle feci dei cittadini che effettuano i prelievi presso i Distretti e i Poli sanitari? Lo spieghi il direttore a tutti quei cittadini che ormai sono stufi di pagare tiket e di avere come contropartita continui disservizi. Attendiamo ancora di conoscere i motivi per i quali l’ambulanza della PET di Chiaravalle si trova da più di tre anni dal meccanico ed è stata sostituita da una ambulanza privata con i costi che ormai tutti conoscono. Che ha fatto l’Asp per sbloccare tale situazione?
Ci dica anche i costi di quella postazione, in termini di risorse umane, relativi agli autisti-dipendenti messi in turno, (spesso due/tre unità contemporaneamente e per di più anche nei giorni festivi) in presenza dell’autista della ditta privata, l’unico a guidare il mezzo. Se questo è risparmio e buona gestione lo spieghi Mancuso a quelle istituzioni alle quali dice di fare riferimento. 

Autore

Salvatore Ferragina

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