Villa Betania: il sindacato USB non disponibile a partecipare alla liquidazione

Altri 64 lavoratori vanno in CIG, la strada per il licenziamento grazie anche alle politiche locali e regionali

Ultima riunione alla casa di cura di Villa Betania, si va alla cassa integrazione straordinaria di altri 64 lavoratori, che si aggiungono ai precedenti 140 circa. Ci è stata richiesta la firma, scrive il sindacato USB per “accompagnare alla porta” altri lavoratori, questa volta alla luce delle ultime modifiche che sono state apportante dalla Fornero in materia di ammortizzatori sociali, infatti sono stati aboliti gli strumenti di cassa integrazione e sostituiti con ASPI ( assicurazione sociale per l’impiego) uno strumento che invece di garantire i lavoratori li porta direttamente al licenziamento.

Esperiti tutti tentativi di poter vedere riconosciuti i debiti pregressi dalla struttura socio sanitaria di villa Betania (circa 10 milioni di euro) con rimpalli di competenze tra il direttore dell’ASP di Catanzaro e l’assessorato regionale alla sanità ora si passa alla chiusura. Domani 25 luglio gli ammalati, continua la nota dell’USB,  dovranno essere trasferiti in altre strutture sanitarie per l’assistenza, in considerazione che villa Betania non ha fondi per farli mangiare e imboccargli i farmaci! Ciò grazie anche alle politiche locali di questi anni ed alla politica del grande governatore della Calabria concentrato più a salvarsi dagli avvisi di garanzia che all’assistenza sanitaria visto che in questi anni ha privilegiato aperture di altre strutture tralasciando quelle esistenti. La Usb non è disponibile a partecipare alla liquidazione della struttura per le incapacità politiche regionali e locali, e ha intrapreso ulteriori iniziative nei confronti della politica locale sollecitando l’immediato ripristino dei flussi economici indispensabile per far “vivere dignitosamente” gli ammalati. Ma ora è il momento di investire i famigliari degli anziani e dei disabili che dovranno da domani, 25 luglio, farsi carico nelle proprie abitazioni degli ammalati”.

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Redazione

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