Viale Isonzo, la strada della morte miete un’altra vittima

L’arteria che congiunge la città al quartiere marinaro di Catanzaro conferma la sua pericolosità nell’indifferenza totale delle istituzioni

Aveva 48 Pietro Venuto, il centauro deceduto stamattina lungo l’arteria di Viale Isonzo, la strada che congiunge il quartiere S.Maria con il rione marinaro di Catanzaro.

L’uomo a bordo della sua moto si è schiantato conto un Fiorino che usciva da una delle tante traverse che si trovano sulla pericolosissima strada. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i sanitari del 118 e Polizia Stradale che stanno effettuando i rilievi. Venuto, travolto da un’auto è caduto rompendosi il collo

Ancora una volta un incidente mortale capita su una strada che nel corso degli anni ha provocato molte vittime . E’ davvero anomalo che una strada cittadina così trafficata possa essere definita “strada della morte”. Chi l’attraversa quotidianamente segnala la pericolosità dell’arteria dove tanti sono gli incroci e in entrambi i lati della carreggiata in più punti troviamo abitazioni. Eppure nulla è stato fatto, in particolar modo da quando è stata ideata la cosiddetta pista ciclabile che di ciclabile ha niente. Percorrendo l’arteria in direzione sud troviamo anche gli uffici regionali dell’ambiente con vetture che parcheggiandosi restringono ancor di più la strada a ridosso di un incrocio.

Oggi in un caldo sabato di fine giugno registriamo un’altra vittima fra l’indifferenza totale delle istituzioni che hanno ridotto una strada ad un circuito di Formula.

Fabrizio Scarfone

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Redazione

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