Rassegna stampa

Catanzaro e il digiuno di gol

Braglia: “un falso problema”
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – La striscia positiva delle ultime 9 giornate, presenta un andamento contraddittorio, sia nei risultati più evidenti sia in quelli che lo sono meno. Innanzitutto, dopo l’immeritata sconfitta di Viterbo, il Catanzaro ha accumulato 5 vittorie (di cui 4 di fila), con quattro pareggi senza gol (di cui 3 negli ultimi rispettivi turni). La squadra, nei 2 mesi considerati, ha realizzato 11 gol, incassandone appena 3. Il tracciato grafico del relativo bilancio, dunque, registra, a cavallo fra ottobre e novembre, un vertiginoso picco ascensionale, appiattitosi di colpo in un periodo appena inferiore. Sono in ascesa le quotazioni del sistema difensivo, in ribasso quelle dell’attacco. Per aiutare nella lettura dei dati, non poteva che intervenire l’allenatore Piero Braglia, la cui analisi è condotta con consueta convinzione: “Dietro i numeri, specie nel calcio, si nascondono altre verità. Se non fosse così, basterebbe limitarsi ai risultati ed alle classifiche, evitando commenti e dichiarazioni. A mio avviso, per quel che riguarda il digiuno di gol, che appare l’aspetto negativo di quest’ultimo periodo, sostengo che è vero soltanto il pari d’Acireale. A San Benedetto, infatti, abbiamo più volte sfiorato il vantaggio, colpendo 2 pali. La stessa cosa s’è ripetuta in casa con il Taranto, quando abbiamo accumulato almeno 5 occasioni importanti.” Scontata la seguente conclusione del tecnico: “Siamo, dunque, sempre gli stessi, sia nelle giornate ricche di gol sia in quelle meno spettacolari. Non cambiamo pelle ed abbiamo una nostra immutabilità personalità. Ritorneremo presto a farci sentire come prima.” Braglia, poi, insiste nel sostenere la sua squadra: “Mi conoscete e sapete che, se non fossi convinto, non mi dichiarerei soddisfatto. Ribadisco che stiamo facendo bene e ci stiamo ben comportando in tutte le zone del campo. In difesa, in particolare, non stiamo prendendo gol, come m’ero augurato nella mia presentazione d’estate, anche perchè abbiamo imparato a non lasciare ampi spazi. E’ chiaro che, collettivo a parte, qualche condizionamento può provenire dallo stato di forma di qualcuno. E’ normale che questo accada nel calcio.” Infine, una crudele per quanto scontata ammissione: “Il mio ottimismo, però, non induce nessuno ad andare al di là del consentito. Infatti, non siamo una squadra che può ammazzare il campionato, mai l’ho sostenuto, mai l’ho pensato. Forse, non n’esiste una che possa recitare questo ruolo, anche se i giochi non sono finiti qui, come sto avvertendo da qualche tempo.” Il posticipo di lunedì, invece d’allontanare la gara di domenica, parrebbe avvicinarla, come parrebbe, attesa dei tifosi a parte, dalla proiezione del tecnico: “Adesso, dobbiamo prepararci a dovere per questa prossima gara con il Martina, che avrebbe dovuto disputare la categoria superiore, che ha già vinto 4 volte fuori casa, che dispone di un insidioso reparto offensivo e, in particolare, di un giocatore come Mitri.” Infine, i tifosi hanno variamente dimostrato la loro meraviglia per l’esigua punizione inflitta dal giudice sportivo all’Acireale (350 euro di multa), a valle della ricca sassaiola subita dalla tifoseria di casa, dei danni a pulman ed auto, del ritardato inizio della gara per fumogeni, del continuo sparo di sonori botti durante il corso di tutta la gara.

Salvatore Blasco

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