Intervistiamo

Merante (PDL) e i malumori per la Giunta Abramo

Scritto da Redazione
Nota stampa dell’assessore provinciale al bilancio 

“Ritengo necessario ed ineludibile un mio intervento in merito allaformazione della giunta comunale targata Sergio Abramo, poiché da diversi giorni il mio nome è apparso ed appare sulla stampa quale ipotetico e poi definito “indesiderato” nella formulazione della stessa. – Comunica una nota di Giovanni Merante – Ho dato il mio contributo insieme a molti amici affinchè si potesse traghettare nel PDL un progetto politico fatto di uomini e di programmi, originariamente formulati con il movimento di democrazia e Centralità, con la tutela politica del suo segretario provinciale Wanda Ferro, donna di indubbie capacità morali, personali, politiche ed amministrative.

E’ stata una esaltante campagna elettorale, che ha tributato quasi un migliaio di consensi al nostro impegno, spassionato, animato dai migliori intenti per la nostra città, al fianco di Sergio Abramo, candidato poi eletto dai partiti della coalizione di centrodestra, un Sergio Abramo designato senza indugi da tutti i referenti dei partiti specie dopo il passo indietro di Wanda Ferro sua “ferrea” ed instancabile sostenitrice.

Rivedevo in Abramo quell’entusiasmo che ricordavo agli albori della sua prima candidatura nel 1997 che mi vide poi per 8 anni suo amministratore. Leggevo nei suoi occhi la voglia di riformulare per la nostra città un percorso di rinascita fatto partire senza ombra di dubbio dal suo predecessore, Michele Traversa. – Continua Merante – Notavo la sua apatia nell’essere considerato inizialmente, espressione, di qualche “gruppo” o di “qualcuno”, nella volontà di riportare i partiti e la politica nell’amministrazione onesta e disinteressata della cosa pubblica.

Ma, l’atteggiamento da candidato, affabile, sorridente, spedito, scevro dalle logiche, cambia, improvvisamente, dopo la sua elezione. Diventa corrucciato, si incontra in riunioni fuori dalle sedi dei partiti, dialoga solo con alcuni e tralascia la normalità, celandola dietro uno spasmodico amore per la sua città. Sono convinto dell’amore per la sua citta, ma, qualcosa comincia a non andare per il verso giusto. Leggo di dicktat, di veti, di beghe, di correnti, di tradimenti e quello che fa più male, non vedo più sul suo volto quel sorriso e quella passione, che avevano fatto innamorare i catanzaresi pronti a dargli una ulteriore iniezione di fiducia.

Mi domando, ne valeva la pena? Merante non in giunta è, a mio parere modesto, ben poca cosa e le mie parole nascono da una valutazione serena dell’attuale momento politico catanzarese. Mi fa onore che Wanda Ferro avesse immaginato un mio impegno diretto nella giunta Abramo in quota PDL, e altrettanta gratificazione personale provo nell’essere stato designato per il suddetto incarico da Sergio Costanzo, uomo prima che politico, tra i più votati della città di Catanzaro, che ha dimostrato in questi giorni grande intelligenza politica e coraggio delle proprie idee, non nell’aver designato il sottoscritto ma per aver tentato di svelare il celato mondo degli accordi sottobanco ormai consunti dall’attuale momento storico.

Ma quel sorriso scomparso dal volto di Abramo, quella sua voglia di riportare la normalità a Catanzaro, quegli incontri malcelati in stanze non istituzionali hanno fatto in modo che io stesso, non potessi nemmeno prendere in considerazione l’opportunità di un impegno al suo fianco. Un breve cenno merita anche l’ultima uscita degli assessori regionali Tallini ed Aiello. – Continua – Se Abramo è, come dicono, tesserato PDL e la giunta da lui formulata, esclusivamente su loro totale ed indiscussa designazione è un monocolore PDL, e, la stessa segretaria provinciale Wanda Ferro non era a conoscenza della stessa emanazione, la nuova giunta dovrebbe essere azzerata poiche fortemente colorata da appartenenze rappresentative solo del 30% dei voti del centrodestra.

La giunta, come dicono Tallini ed Aiello, è sganciata dalle logiche, ma, gli stessi hanno ottenuto per i loro “uomini” e “donne”, tutte le deleghe strategiche per lo sviluppo della città a volte con “accoppiate” che nulla hanno a che vedere con il tanto millantato tecnicismo ventilato da Abramo: Urbanistica, attività economiche, lavori pubblici, cultura, bilancio, personale e traffico lasciando alle altre liste deleghe assessorili prive di funzioni e possibilità d’intervento. Vi è poi un elenco studiato a tavolino dai 2 assessori regionali che prevede un’occupazione strategica di tutte le postazioni di sottogoverno, cui stiamo già assistendo in queste ore, nonostante la situazione drammatica cui versano le partecipate dell’ente dal punto di vista finanziario e gestionale. Tutto ciò, chiaramente, senza nessuna autonomia decisionale del Sindaco.

Ed allora si è veramente messa in moto una macchina devastante di occupazione di spazi politici all’interno del PDL, della macchina comunale, e quindi della città da parte di qualche capobastone? Chissà, se questa fatidica operazione, malcelata, di un gruppo di facinorosi politici del centrodestra ha a che vedere con le dimissioni di Traversa che di certo per coraggio ed autonomia e storia personale non le avrebbe consentite? – Conclude Merante – Auguro, comunque, al Sindaco ed alla sua giunta, dal profondo del cuore, un buon lavoro riservandomi, io, si, per il bene della mia città, di essere, quale cittadino, un attento osservatore delle future dinamiche dell’amministrazione comunale di Catanzaro.”

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Redazione

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