Rassegna stampa

Il Catanzaro continua a piacere

Nello scontro diretto al Tupparello i giallorossi hanno mostrato una buona difesa
Manca soltanto il risveglio degli attaccanti per accelerare il passo verso l’alto
da Gazzetta del Sud

Un ottimo pareggio per il Catanzaro ad Acireale. È il responso degli addetti ai lavori in giallorosso ma anche di buona parte dei 1.500 tifosi che hanno seguito il Catanzaro nella trasferta siciliana. Di diverso avviso i pretenziosi; coloro che parlano di una mancata forzatura da parte di Ferrigno e compagni, di fronte a condizioni favorevoli, avendo notato che il Catanzaro è stato capace di limitare l’iniziativa della squadra acese, facendolo perché a tal uopo vi si è dedicato. Certo gli uomini di Braglia hanno avuto qualche opportunità di trovare uno sbocco offensivo, ma obiettivamente non sono andati al di là probabilmente per quelle remore naturali che Ferrigno e compagni hanno avuto di fronte a un avversario potenzialmente in grado di creare difficoltà. I giallorossi non sono andati oltre a qualche serio tentativo di affondo, anche perché qualcuno di loro non ha dato l’apporto solito e il riferimento non va soltanto a Corona. Il cannoniere del campionato (che, detto per inciso, mantiene la leadership, nonostante il fermo nelle ultime tre giornate) e della squadra giallorossa, semmai, ha l’attenuante delle attenzioni particolari che gli riservano i difensori avversari, tanto che domenica a tanto si sono dedicati in due: Lomonaco in prima battuta e Paschetta di supporto. Certo Re Giorgio si sta concedendo una pausa di riposo e, si può dire, come è giusto che sia dopo l’exploit delle prime undici giornate con altrettanti gol che hanno richiesto uno sforzo fisico e psichico ancorché il bomber si è trovato a dover superare l’impatto con la C1, una categoria che non aveva mai disputato e che, anzi, sembrava a lui vietata. Comunque sia è stato un Catanzaro più che dignitoso; certamente all’altezza dell’avversario che, come si sa, è vicecapolista e che sta attraversando un momento felice, come testimoniano i precedenti risultati. Un Catanzaro che, anzi, come si è accennato ha cercato maggiormente uno sbocco in avanti in particolare nel primo tempo. Ma si è trattato di due-tre occasioni che, certo, potevano avere una sorte migliore, ma che invece sono rimaste improduttive e alla lunga hanno consigliato più prudenza che spavalderia. Per la quale, va annotato, non era l’occasione più opportuna di fronte a un contendente che ha dimostrato di sapere il fatto suo e probabilmente sul sottofondo di grosse ambizioni che i suoi responsabili hanno cercato di dimensionare. La verità è che l’Acireale dispone di un buon impianto in tutti e tre i reparti, al di là di quanto ha potuto mostrare nel duello con il Catanzaro e di fronte alle contromisure tattiche adottate dalla squadra giallorossa. Il che torna a merito di Briano e soci appunto per aver ridotto alla ragione, come si potrebbe dire, l’antagonista brillante delle precedenti prestazioni. E allora buon, anzi ottimo, pareggio che consente prima di tutto – come ha detto Braglia – di aggiungere un altro punto alla classifica non facile da conquistare e anche di allungare la striscia di risultati utili a nove. Certo ad Acireale è stato ottenuto il terzo pareggio consecutivo, e per giunta con l’identico risultato a occhiali, ma c’è da considerare che due dei tre risultati nulli sono arrivati da altrettante trasferte, trasferte non proprio agevoli, come Sambenedettese e come quella di domenica in casa della vicecapolista. Con la quale, c’è da annotare, il pareggio ha consentito di mantenere invariato il distacco di un solo punto, mentre la seconda sconfitta della capolista Viterbese, questa volta a Crotone, ha accorciato il distacco dalla vetta della classifica sia dell’Acireale e sia del Catanzaro. Per quanto riguarda lo stesso Catanzaro, se proprio deve essere alimentato il discorso delle ambizioni, c’è da dire che rimangono tutte da confezionare quando il campionato non ha ancora toccato il primo traguardo stagionale. L’unica nota stonata della partita del «Tupparello» è l’ammonizione rimediata da Ascoli. E poiché sul comportamento disciplinare del centrocampista giallorosso pendeva la diffida, il cartellino giallo gli costerà la squalifica. Per altro verso, preoccupazioni sull’infortunio di Briano che lo ha costretto ad abbandonare anzitempo il campo dopo aver riportato una forte contusione al gluteo destro. Intanto arrivano lamentele dei tifosi bloccati alla fine della partita nell’antistadio per oltre un’ora e mezza e lamentele della società per l’aggressione subita da un gruppo di pseudo tifosi mentre il pullman, con a bordo la comitiva giallorossa, stava lasciando lo stadio. Danneggiato, in particolare, il mezzo sia nella carrozzeria e sia con la rottura di alcuni vetri.

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Redazione

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