Rassegna stampa

Catanzaro a quota nove

Ad Acireale centrato il nono risultato utile consecutivo

C’è un solo “neo” per i giallorossi di Braglia: da 270′ non va più in gol
da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Piero Braglia ha ragione d’essere soddisfatto. Per capirlo, breve salto temporale all’indietro. Dopo due settimane giustamente ansiose arrivi in Sicilia per giocartela con quella che sembra la migliore tra le rivali, numeri alla mano. Fai la tua partita, come promesso. Primo tempo a cui manca solo il gol, giocato con personalità e un pizzico di spavalderia. Quarantacinque minuti da prima della classe, si può dire. Rocciosi e sicuri nei paraggi di Lafuenti, che in tutto il match dovrà impegnarsi davvero soltanto una volta per anticipare Mastrolilli. Pressing pressoché costante, su chiunque indossi la maglia granata e porti palla. Rapidi nel cercare di proporsi in attacco, nonostante i disagi di Giorgio Corona ­ ma c’è davanti Giovanni Paschetta in vena ­ ma con gli spunti di Massimo Campo, all’esordio dal primo minuto, e la solita generosità di Fabrizio Ferrigno. Insomma, un cocktail di lucida aggressività e accortezza tattica. Un’interpretazione felice che lascia ben sperare sull’esito. Nella ripresa il ritmo cala progressivamente. Il tempo scorre, ma la formazione allenata da Costantini trova un tiro verso la porta solo alla mezz’ora, mentre i catanzaresi controllano senza grossi pericoli e senza forzare.
Quasi nemmeno un sussulto, se si eccettua quel poco di movimento tra le opposte tifoserie. Ma qui la storia meriterebbe un capitolo a parte, giusto per evidenziare un servizio d’ordine che le cronache e le testimonianze raccolte tra i sostenitori del Catanzaro, riportano superficiale. Basterebbe dire che la maggior parte dei 1800 tifosi piombati nella cittadina siciliana su 22 autobus, un centinaio d’auto e qualche pulmino, è stata fatta arrivare allo stadio a dieci minuti dall’inizio, per motivi d’ordine pubblico; e che le forze dell’ordine avrebbero voluto perquisirli uno per uno, per motivi d’ordine pubblico; e sempre per gli stessi motivi, hanno poi tenuto la tifoseria catanzarese per circa un’ora e mezza nel piazzale dietro il settore ospite, permettendo così che la tensione lievitasse.
L’espulsione del trainer di Grosseto, al novantesimo, l’altra nota di cronaca più evidente. Finisce in parità, in tutti i sensi, perché almeno territorialmente gli acesi hanno guadagnato qualcosa in più nel secondo tempo. Zero a zero, e per la terza volta consecutiva lì al “Tupparello”. Pare poco, invece è tanto. La Viterbese perde a Crotone, il Catanzaro guadagna un punto e guarda la vetta da vicino. Il Catanzaro, dal “Tupparello”, esce rafforzato. Più solido, più sicuro, più consapevole dei propri mezzi. Alla nona partita utile una dietro l’altra, una striscia che dopo Viterbo non ha conosciuto ostacoli. Secondo miglior attacco dopo quello laziale, quarta migliore difesa insieme a quella del Foggia.
Qualcosa di storto, può anche saltar fuori a essere pignoli. I giallorossi non segnano da 270 minuti, tre partite e qualche manciata di secondi dal rigore con cui Biancone ha piegato le resistenze aquilane. Non tutto è perfetto, però. Del resto, se giri la C1 con il capo cannoniere, uno capace di sbloccare il match con una giocata, non si può pretendere di trovare difese addormentate.
Adesso, restano tre incontri. Martina nel posticipo serale di lunedì prossimo al “Ceravolo”, Teramo fuori, e Chieti nuovamente in casa il giorno della Befana. A prestare ascolto al calendario, i ragazzi di Braglia possono chiudere la prima metà del campionato agganciati alla vetta. Poi si potrà sognare ancora, e magari rinforzare la rosa per garantire il necessario all’impresa. L’obiettivo rimane la salvezza, ovvio, ma a questo punto il Catanzaro può (e deve) puntare in alto.

A BANELLI. Un nuovo club giallorosso sta per nascere, nel quartiere di Santa Maria. Un club dedicato ad Adriano Banelli, uno dei protagonisti dell’epoca incantata di Nicola Ceravolo e della serie A. Il prossimo 16 dicembre l’inaugurazione, alle 18, nella sede di via Quattro novembre, al numero civico 5. Alla manifestazione parteciperà, naturalmente, Banelli ­ l’ex centrocampista, perugino d’origine, vive e lavora in città ­ e una delegazione della società. Subito dopo, ricca degustazione gastronomica in piazza Procopio. Il presidente della neo associazione è Antonio Morini.

Ivan Montesano

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Redazione

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