La Striscia

Entusiasmo, giocano le Aquile

Catanzaro e i suoi tanti tifosi sono pronti per vivere un’altra gioia. Domani Fondi sarà giallorossa. Squadra probabilmente priva di alcuni titolari

Il tifo

Il 29 Aprile del 2012 potrebbe essere una giornata che si aggiunge a quelle importanti della storia di questo sodalizio.
Una rinascita che sarebbe piaciuta al compianto Don Nicola Ceravolo, il Presidentissimo che ha plasmato l’Us Catanzaro rendendola talmente affascinante da fare innamorare tanti tifosi compreso l’uomo più amato a Catanzaro in questo momento: Giuseppe Cosentino.

Dall’Olimpico di Roma per la finale di Coppa Italia persa con la Fiorentina, allo spareggio di Napoli contro il Bari, all’esodo di Reggio Emilia per la seconda Serie A ed a quelli sui vari campi di C1 per conquistare le tre ultime promozioni in B, il tifoso giallorosso malgrado le vicissitudini amare, dovute a scellerate gestioni societarie, è rimasto lo stesso. Non importano gli scenari o lo stadio, “Entusiasmo giocano le Aquile”, recitava così uno striscione degli Ultras e per sempre sarà così.

Anche domani il piccolo impianto del “Purificato” di Fondi avrà solo due colori, il giallo e il rosso. I biglietti disponibili per il settore ospiti sono stati quasi tutti venduti (1.100 circa), se a questi aggiungiamo i tagliandi acquistati per gli altri settori, domani non meno di duemila catanzaresi saranno nel basso Lazio per sostenere le Aquile. Ci saranno i tifosi più anziani, quelli che hanno vissuto tante gioie e anche dolori, ci saranno quelli di mezza età, i tanti tifosi della provincia e della regione, gli emigrati, ma soprattutto ci saranno tanti ragazzi, quelli che hanno ereditato la fede dai loro padri e come dice il logo della

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nostra testata “Il nostro amore è un vecchio amore più vecchio di tutti i nostri anni” e  vivrà per sempre e ci dispiace tanto per chi non riesce a farsene una ragione.

La Salerno – Reggio Calabria domattina sarà invasa di autobus, pulmini e macchine, ci dispiace per quelli che avrebbero voluto essere come noi, ma il Catanzaro è il Catanzaro e non lo diciamo noi, lo dicono i fatti, lo testimoniano gli esodi.

Dal piazzale del “Cimitero” di Catanzaro è prevista la partenza di 6 autobus organizzati da Club e da tifosi giallorossi. Il raduno è previsto alle 4,15, la partenza alle 5,00.

Stasera pochi dormiranno, la notte passerà velocemente e l’alzata mattutina di domani nessuno la sentirà. C’è da conquistare un punto ma per la matematica potrebbe non bastare, perché bisogna vedere cosa accadrà nella cittadina a 35 Km in provincia di Catanzaro. Se domani la matematica non ci sorriderà, pazienza, aspetteremo un’altra settimana e per come la vive Catanzaro sarà davvero “Una settimana da Dio”.

La squadra oggi ha svolto la rifinitura a Formia e domani affronterà il Fondi di mister Capuano rimaneggiata. Mister Cozza dovrà inventarsi qualcosa. La difesa dovrebbe essere quella titolare mentre nella zona nevralgica rimane il dubbio Squillace. Di certo rientrerà Maisto nel mezzo e probabilmente pure il regista Quadri. L’attacco invece ha qualche incognita. Masini e Bugatti non sono in perfette condizioni fisiche. I disponibili certi per il reparto avanzato sono Carboni, D’Anna ed Esposito. Ad un passo dal traguardo sappiamo bene che le motivazioni contano tantissimo e chiunque scenderà in campo darà tutto…e poi non dimentichiamolo, giocheremo in 12 perché una fetta di “Ceravolo” si trasferirà a Fondi.

 

SF

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Entusiasmo giocano le Aquile…

Se bastasse una vittoria

Tre punti e basta; avrei voluto fare questo titolo per questo umile commentino del dopo partita, avrei voluto scrivere che ciò che conta non è il giuoco ma interessa soprattutto il risultato, lo avrei fatto sicuramente se le condizioni fossero state almeno sufficienti per parlare di una squadra che scende in campo e che ha alle spalle almeno una parvenza di società…e a questo punto mestamente devo ammettere anche di un pubblico  che era in quanto a presenze, anche nei momenti più bui, il  fiore all’occhiello e l’unico motivo di orgoglio per tutti noi, residenti e non.
Della partita di oggi c’è da dire ben poco. Due a zero e basta.  
Innanzi tutto un bravo a Berardi; rispetto alle altre prestazioni il Catanzaro ha avuto la capacità di sbloccare subito il risultato, ha raddoppiato e alla fine ha controllato agevolmente la modesta Valdisangro senza affondare i colpi o per incapacità o perchè con la testa già a Cassino.
Ma putroppo oggi non è questo il quesito che la gente e chi dirige questa società deve porsi.
Mi auguro di non essere il solo a pormelo, altrimenti è la fine.
Giudicare in questo frangente la partita e cercare di capire se il Catanzaro ha tirato volutamente i remi in barca oggi è superfluo.
Bisogna guardare oltre, non possiamo limitarci più a giudicare sulla base di ciò che accade sul campo, bisogna riflettere e guardarci intorno.  
Attenzione, non sto sminuendo affatto la vittoria del Catanzaro, ciò che però voglio fare emergere è il clima che si respira rispetto a quello che negli anni passati, SI, anche in C2, con gli Albano, con i Soluri, con i Mancuso e con gli innominabili era uno stadio ed  era una partita di pallone, con cori, con rumori, fischi e tutto quello che ci fa dimenticare in novanta minuti lo stress di una settimana, partendo da un presupposto: non ci interessava la categoria.
Abbiamo battuto la Valdisangro, finalmente sfatiamo il tabù Nicola Ceravolo e prepotentemente ci assestiamo al quarto posto in classifica, nelle posizioni che contano.
In altri tempi, come suddetto,  questo sarebbe bastato per fare sognare tutti noi, sarebbe anche bastato per pensare di già alla doppia trasferta di Cassino e Celano.
Durante la partita sembrava di assistere  ad una partita di tennis con un silenzio assordante interrotto solo da qualche coro dei pochi ultras rimasti. 
A fine partita gli spettatori sembrava uscissero dalla proiezione del film -La Corazzata Potemink-.
Insomma “una muscìa” devastante malgrado una vittoria.
Il Presidente Pittelli oggi era presente allo “stadio”, lo inviterei a chiedersi il perchè questa società anzichè fare riavvicinare la gente allo stadio la sta facendo disinnamorare.
Inviterei il Presdente a farsi proiettare una videocassetta di qualche partita vecchia del Catanzaro per vedere cosa c’era una volta al Nicola Ceravolo e  non sto parlando di partite di cartello, sarebbe troppo facile, basta anche un semplice Catanzaro Marsala o Catanzaro Trani ad esempio di C2 tanto per fare capire oppure un allenamento con tanta di partitella del giovedì del Catanzaro di Massimo Palanca. 
Io penso che si è arrivati ormai al capolinea con questa conduzione societaria, mi auguro che nei prossimi giorni ci siano novità importanti e che finalmente Catanzaro possa almeno riconquistare il suo pubblico ed il suo orgoglio…per un posto play off c’è sempre il tempo.
SF

Autore

Salvatore Ferragina

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