Io dico seguitando

Acireale, la sicurezza ed i sassi come souvenir!

Rubrica del martedì curata da Gennaro Maria Amoruso

Cari Amici e lettori, torno a raccontarvi i miei pensieri
sparsi dopo la festosa gita in terra sicula.

La truppa giallorossa, intesa nel senso di tifoseria si è
per l’ennesima volta superata in fatto di abnegazione alla causa, di affetto e
di entusiasmo al seguito delle Aquile.

Tralasciando il dato tecnico vorrei sottolineare alcuni
aspetti di “contorno” e mettere in risalto alcuni elementi che visti a mente
fredda mi sembrano gravissimi.

Parte per Acireale una spedizione
composta da quasi millecinquecento unità sistemata in ventidue, e dico ventidue
autobus ed oltre un centinaio di autovetture private. L’esodo dei gitanti era
stato ampiamente previsto in settimana e faceva il paio con quello avvenuto lo
scorso giugno in occasione dei playoff.

Un fatto di una gravità inaudita
ha toccato direttamente la redazione di questo sito e solo il caso ed una
considerevole dose di fortuna ha voluto che si evitasse il peggio.

Il pulmino che trasportava due
nostri redattori ed alcuni soci di Sanguinis Effusione è stato oggetto di un
vile e premeditato lancio di sassi, durante il tragitto che riportava a casa la
comitiva.

Poteva bastare un attimo per
trasformare la giornata all’insegna dello sport dei nostri amici in una
infausta tragedia, un grosso sasso di pietra lavica formato 16 cm per 16 cm ha
sfiorato il conducente dell’autovettura procurando la rottura del parabrezza e
danni al sedile.

Sulle prime alla telefonata degli
spaventati amici mi è venuta in mente la cruda bestialità dei sassi lanciati
alcuni anni fa dai cavalcavia che hanno portato via giovani ed innocenti vite.

Narratovi l’antefatto vorrei
passare in rassegna alcune cose che a mio modesto avviso non vanno per niente
bene. Questo gravissimo episodio si aggiunge alle testimonianze di moltissimi
amici che per tutto il corso della gara ed al suo termine, con sorpresa e
preoccupazione segnalavano un servizio di sicurezza da parte delle Forze
dell’Ordine a dir poco insufficiente.

A fare il paio con tutto ciò
annotiamo gli ingenti danni ai vari autobus dei tifosi, alle autovetture
private e la sassata al parabrezza del mezzo che trasportava la squadra
giallorossa.

Partiamo con gli interrogativi ai
quali l’intelligenza di ognuno di Voi troverà una chiara e semplice risposta.

Iniziamo dalle più elementari
norme di sicurezza, mi si può spiegare come in alcune manifestazioni sportive
non viene fatto entrare nemmeno uno spillo ed ad Acireale si consente
l’ingresso di petardi, bengala e altri oggetti da lancio?

Mi è altrettanto poco chiara
la misura di prevenzione consistente nel mettere due tifoseria a contatto di
gomito in una specie di curvetta? Come mai i tifosi dell’Acireale si trovavano
lì?

Per quale motivo non è stato
consentito l’immediato deflusso della tifoseria giallorosso? Per quale ragione
i nostri tifosi sono stati lasciati in balia del lancio premeditato di sassi da
parte di una trentina di teppistelli? E’ irresponsabile lasciare che
millecinquecento persone siano oggetto, per quasi due ore, di un vergognoso
tiro al bersaglio? Si giustifichi perché mai si devono consentire queste
indegne provocazioni?

Come mai l’ingente spiegamento
di Forze dell’Ordine non riuscito a tenere a bada questi delinquentelli?
Esisteva un coordinamento fra le stesse?

I miei dubbi si rapportano ad
un altrettanto massiccio esodo dei tifosi giallorossi in quel di San Benedetto
del Tronto meno di un mese fa. Deflusso a fine gara dei supporters delle Aquile
in circa dieci minuti, ingresso in autostrada in altrettanto tempo. Erano
meglio organizzate le forze di polizia o la struttura era semplicemente in grado
di ospitare una manifestazione sportiva?

Le scene di Avellino le abbiamo viste tutti il conseguente
decreto anti violenza abbiamo imparato a conoscerlo tutti.

Ci sentiamo offesi nella coscienza di liberi ed onesti
cittadini per i gravi fatti di Acireale, tutto quello che è avvenuto si è
verificato perché vi è stata scientifica premeditazione.

Grazie a Dio stiamo a scrivere il
nostro sdegno, non avremo voluto piangere qualche nostro caro.

Spero che a breve qualche nostro
esimio ed illuminato parlamentare prenda carta e penna e scriva una bella
interrogazione al Ministro dell’Interno per conoscere se vi sono state
responsabilità o negligenze da parte di chicchessia.

 

Solito pensierino alla prossima
gara, giunge al Ceravolo in versione notturna il Martinafranca, quadrata
squadra pugliese da affrontare con la Forza e l’Agonismo dei giorni migliori.
La tranquillità e l’umiltà dimostrata dai ragazzi di Braglia sono preludio di
buone cose.

La tifoseria non ha bisogno di
alcun suggerimento, l’Italia pallonara avrà modo di ammirare la nostra
Magnifica Curva e il calore e l’affetto dei diecimila del Ceravolo… davanti ai
teleschermi saremo in tanti, ed in ogni dove, a trepidare per le Aquile.
Chiediamo solo un anticipo del regalo di Natale.

Giallorosso per Sempre!

Gennaro Maria Amoruso (Harp)

Chi volesse suggerirmi argomenti,
segnalarmi temi o dissentire sulle mie parole può farlo all’indirizzo e
.mail gennaro@uscatanzaro.net

 

 

Autore

Redazione

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