Napoli-Ciambrone: è guerra all’interno di FLI

La parlamentare annuncia la sospensione dal partito dell’ex candidato a sindaco che replica: «Una ritorsione alla nostra battaglia per la legalità»

È guerra aperta all’interno di Futuro e Libertà per l’Italia in Calabria. Le polemiche che vanno avanti da giorni riguardano in particolare la coordinatrice regionale e parlamentare Angela Napoli e il candidato a sindaco di FLI alle amministrative dello scorso Luigi Ciambrone, coordinatore del Circolo Territoriale FLI Calabria a Catanzaro. L’oggetto del contendere sembrava la “simpatia” di Ciambrone per la candidatura di Sergio Abramo, mentre il partito, a livello nazionale, regionale e provinciale appoggia la candidatura di Pino Celi, candidato dell’area di centro.

I toni si sono alzati col passare dei giorni, finché quella che sembrava una dura dialettica interna si è trasformata in qualcosa di più profondo, investendo altri temi all’interno del partito guidato dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Oggi una nota stampa della Napoli ha comunicato l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di Ciambrone, il quale ha replicato parlando di «ritorsione per le battaglie di legalità condotte all’interno di FLI».

Di seguito i comunicati diramati da Angela Napoli e la replica di Ciambrone, «condivisa – si legge nella nota di Ciambrone – dalla totalità degli iscritti al Circolo Territoriale FLI Catanzaro e degli iscritti all’associazione “Area Liberale per Fini”.

Red


 

La nota di Angela Napoli

“Il Vice presidente Nazionale di Futuro e Libertà, on. Italo Bocchino, ha deferito alla Commissione Centrale di Garanzia e dei Probiviri, presieduta all’onorevole Giuseppe Consolo, l’avv. Luigi Ciambrone, Presidente dell’Assemblea Regionale “Obiettivo Futuro” e Presidente del Circolo Territoriale FLI “Area Liberale per Fini” di Catanzaro. – Comunica una nota dell’on. Angela Napoli – La richiesta è stata determinata da comportamenti di Luigi Ciambrone ritenuti “gravemente lesivi della onorabilità, dei principi e della linea politica del Partito”. Il provvedimento di deferimento è stato accompagnato da una comunicazione di sospensione immediata dal Partito e da ogni attività ai sensi dell’art.13 dello Statuto, in attesa della decisione definitiva dell’Organo disciplinare Centrale.”

 

La nota di Luigi Ciambrone

Da agenzie di stampa apprendo di una richiesta di deferimento del sottoscritto al Collegio dei probiviri nazionali di Futuro e Libertà avanzata dal Coordinato reregionale della Calabria l’On.Le Angela Napoli con contestuale sospensione del Circolo territoriale Catanzaro (il più numeroso della Calabria). Preliminarmente censuriamo la nota di stampa, inviata dalla segreteria di Angela Napoli, con cui si diffonde la notizia che doveva, correttamente, rimanere in una normale dialettica interna al Partito.
Preso atto dell’ennesimo attacco alla mia persona e al gruppo che rappresento, che ha in me un punto di riferimento nel Partito, non esito a dire che la richiesta della Napoli (non nuova a queste metodologie adottate nei confronti di coloro che lei considera avversari interni) si appalesa come una chiara ritorsione  alla battaglia di legalità che dal mese di luglio 2011 stiamo conducendo all’interno di FLI Calabria.
In particolare crediamo che ci si voglia far “pagare” la denuncia di illegittima composizione del Coordinamento regionale di FLI Calabria (che ha membri nominati, aparte i componenti di diritto, invece che regolarmente eletti come prevede lo Statuto) nonchè le notizie allarmanti di un alto dirigente provinciale di FLI condannato dalla Corte dei Conti di Catanzaro per reati contro la P.A. nonché, ancora, per un processo penale pendente a carico del medesimo alto dirigente provinciale di FLI. Abbiamo più volte (con documenti sottoscritti da centinaia di iscritti al FLI Calabria) sollecitato una indagine interna al fine di verificare quanto denunciato ma a tutt’oggi nessuna attività di verifica è stata posta in essere. Una chiara ritorsione, anche, al documento firmato da centinaia di iscritti, tra cui lo scrivente, per una richiesta di Commissariamento del Partito a livello regionale e provinciale e su cui attendiamo i doverosi sviluppi. Non ci sorprende la richiesta, che ufficiosamente era nell’aria da almeno tre giorni, in quanto l’espulsione è da sempre la modalità che la Coordinatrice regionale preferisce per gestire i conflitti interni, a riprova della mancanza di una cultura democratica della dirigenza del partito regionale.
Io personalmente e tutti gli iscritti al Circolo Territoriale Catanzaro (100 iscritti) oltre ai 400 iscritti in città all’Associazione “Area Liberale per Fini” continueremo a fare politica attiva e non sarà certo questo escamotage a fermarci ead impedirci di evitare l’emarginazione e l’isolamento in cui la dirigenza regionale ha spinto il Partito.
Esprimo piena fiducia nella Commissione Centrale del Partito che sarà chiamata, finalmente, a pronunciarsi su chi ha realmente danneggiato il Partito stesso e la sua immagine in Calabria. In quella sede porteremo tutte le denunce fatte in sede regionale, con atti e documenti ai fini probatori, che sono rimaste a tutt’oggi inascoltate e non riscontrate. Ciò perchè è impossibile con tale dirigenza provinciale e regionale affrontare questo tema, poichè tutte le difficoltà sono sistematicamente ridotte a beghe personali. Abbiamo più volte denunciato la mancanza di dibattito interno e di democraticità (e ciò ha portato all’uscita dal movimento di centinaia di militanti e dirigenti) ed ora nessuno ci toglierà la parola che porteremo in sede nazionale.
Ribadisco il mio senso di appartenenza forte e sicuro a Futuro e Libertà perl’Italia – alla figura del suo Presidente Gianfranco FINI – così come di tutti i componenti del gruppo che rappresento. Non saremo noi a lasciare ed ora alziamo il dito verso la dirigenza regionale, come ebbe a fare il Nostro Presidente, per gridare con forza: “ed ora che fai, ci cacci?”. Ciò che sta succedendo nella Lega Nord ci deve far riflettere perchè anche in quella sede l’On.Le Maroni ha ricordato che nel mese di gennaio avevano chiesto la sua espulsione mentre oggi ha la responsabilità e il dovere di far pulizia! Sentiamo impellente la stessa esigenza perchè il nostro movimento è nato per questo come dissenso al PdL di Berlusconi ed ora la dirigenza regionale tradisce, con gli stessi metodi, lo spirito originario del nostro Partito. Per fortuna a giudicare sull’intera vicenda del FLI Calabria non sarà una Commissione formata da Angela Napoli e dal suo “cerchio magico” bensì la dirigenza nazionale in cui riponiamo la massima fiducia e speranza per il ripristino della legalità violata.

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Redazione

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