Rassegna stampa

Lafuenti para l’euforia

Il portiere giallorosso fa un pieno di umiltà in vista della sfida di Acireale

«Solo restando coi piedi per terra il Catanzaro vincerà»

da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Silvio Lafuenti non è tipo da lasciarsi andare a facili entusiasmi. Lo ripete più volte, durante la chiacchierata che ruota tutta attorno alla partita del “Tupparello”. Quasi tutta, naturalmente. Perché ieri, poco prima di raggiungere lo stadio catanzarese per riprendere gli allenamenti che definiranno la preparazione della sfida di domenica prossima, il portiere giallorosso ha dettato anche la sua ricetta per un campionato da vertice. Dettata dalla sua esperienza, da una spontanea dote d’umiltà, e dalla stessa classifica. Le prime tre del girone più meridionale della C1, sono un out-sider e due matricole. In altre parole, chi ha speso per vincere fatica a trovare la strada o insegue, nella migliore ipotesi. Lassù, al contrario, domina la voglia di chi non ha obiettivi ben precisati. Eccetto uno. Quello di giocarsela senza fretta e senza assilli, giorno dopo giorno.
SERENI E SPREGIUDICATI. «Noi riusciremo a fare un buon campionato, se manterremo inalterati quei valori che ci stanno permettendo di far bene. Non dobbiamo pensare di dover vincere per forza, ma continuare a restare sereni e giocare con la spregiudicatezza propria di quelle squadre che non hanno niente da perdere. Per questo credo sia importante che tutti, tifosi, giocatori società e stampa, restino con i piedi per terra. Affrontiamo l’Acireale, adesso pensiamo a loro poi vedremo, lasciando perdere i discorsi su salvezza o promozione».
Silvio Lafuenti è molto chiaro. Il calcio gli ha insegnato che le batoste arrivano quando meno te l’aspetti, e possono avere conseguenze poco gradite se non trovano la maturità giusta che permette di ricominciare. «In giro, da un po’ di tempo, incontro tifosi che ci chiedono di vincere a tutti i costi, ma a me queste cose non piacciono. Il nostro pubblico merita di sicuro una piazza più importante, ma questo tipo di pressione può far male. Noi vogliamo continuare a lavorare bene ma senza fare conti, quelli li lasciamo fare a voi».
Per i granata di Sicilia, il numero uno del Catanzaro versione Braglia nutre rispetto. Molto rispetto, al punto di augurarsi che domenica sera non si debba parlare di una sconfitta. «E’ una partita da prendere con le molle, e richiede più accortezza rispetto a quelle precedenti. L’Acireale ­ afferma il calciatore d’origine romana ­ è una matricola che vola sulle ali dell’entusiasmo, e sta facendo davvero bene. Lo dicono i suoi numeri, che hanno quasi dell’incredibile».
Difesa arcigna, centrocampo quadrato e un attacco puntualmente a segno. Non sarà facile, giura Lafuenti, e ha ragione. Ma i tre punti restano pur sempre il primo pensiero in testa ai catanzaresi, ai quali tocca provarci. «Dobbiamo scendere in campo con tanta grinta. L’avversario merita rispetto, ma noi siamo consapevoli della nostra forza. A noi serve un risultato positivo per migliorare il nostro campionato, se poi guardiamo la classifica un attimo, un buon risultato potrebbe regalare molti sorrisi».
BUS E AUTO. A sentire gli organizzatori, a respirare l’aria che tira intorno alle Aquile, la trasferta d’Acireale lascia presagire un altro piccolo esodo. Solo dai quartieri del capoluogo, infatti, dovrebbero partire una decina di pullman. Nel dettaglio, sono certi tre mezzi per far partire la gente di San Leonardo, uno dallo Stadio, uno da Sala, poi Corvo, Lido, Pontegrande, Gagliano, senza contare chi pensa di aggregarsi in auto.
Le iscrizioni sono aperte, gli Ultras avvisano che per partecipare alla gita basta rivolgersi ai soliti addetti. C’è anche chi si prepara a raggiungere la cittadina acese da Roma, mentre a Milano la comunità giallorossa prova a trovare un volo a costi convenienti. Inutile, per ora, parlare di cifre. Ma qualcuno teme che gli 800 biglietti previsti per il settore ospiti del “Tupparello”, già disponibili in sede, possano non essere sufficienti.

Ivan Montesano

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