Intervistiamo

Costanzo interviene sul Parco Romani

L’intervento dopo le dichiarazioni di Grillo presidente di Catanzaro Servizi

Chi dell’Amministrazione Olivo, ha costretto Grillo all’affaire “Parco Romani”? Si tinge ancora più di giallo la vicenda Parco Romani e il relativo coinvolgimento della Catanzaro servizi nell’operazione. Da ciò che ha detto pubblicamente il presidente insomma “tanto rumore per nulla”. Nessun pericolo per le casse del Comune, della società. Bene, questo potrebbe anche sollevarci il morale se non fosse per altri due elementi che onestamenteci preoccupano e ci lasciano interdetti. Il primo. Beppe Grillo dice, così come riportano i giornali, che fu costretto dal Comune a fare questa operazione. A questo punto ci si dica cosa significa costretto.Significa che qualcuno della precedente amministrazione ha minacciato Giuseppe Grillo? Significa che sono stati tutelati degli interessi che non fossero quelli collettivi? Significa che dobbiamo pensare che qualcunodell’amministrazione Olivo avesse da spartire interessi con una parte imprenditoriale della città? Cirisulta, che l’amministrazione Olivo abbia rifiutato la permuta offerta da Parco Romani che era molto più conveniente di quella offerta dagli stessi imprenditori che oggi chiedono il pignoramento. E se, a giudizio del presidente, l’operazione presentava qualche problema perché il presidente non si è fermato un attimo prima? O dobbiamo pensare che più che delle minacce vere e proprie Grillo, sul piatto della contrattazione, abbia trovato, in cambio di un suo sì incondizionato, la sua riconferma alla guida della società?Eh no caro presidente Grillo, non basta dire di essere stati costretti, bisogna avere il coraggio di dire chi lo ha fatto e in quali circostanze ciò è avvenuto. Anche perché ci perdoni, lungi da noi difendere l’ex sindaco Olivo e i suoi sodali, ma appare quanto meno vigliacco fare delle affermazioni del genere e non supportarle con fatti. E’ da mesi che il centrosinistra ci dà lezioni di legalità e rispetto delle regole e questo ci pare che per la vicenda Parco Romani – Catanzaro Servizi non sia accaduto. Comitato d’affari, questa è l’espressione preferita dai nostri avversari politici. A cui oggi, alla luce di quelle che sono state le affermazioni del presidente della Catanzaro Servizi, chiediamo: se non è questo un presunto comitato d’affari allora cosa lo è?Secondo punto che ci lascia perplessi. Non ci inoltriamo nei tecnicismi. Un pignoramento però ci risulta che sia un probabile debito da saldare. Decideranno i giudici il 3 luglio dice Grillo. E anche questo potrebbe sollevarci. Se non fosse che ci sono buone probabilità che i giudici, fino all’ultimo grado di giudizio, potrebbero decidere che gli imprenditori hanno diritto a un legittimo risarcimento. Cosa significa questo? A nostro modestissimo avviso significa che il problema è solo rimandato, finoa quando non lo sappiamo e non lo sa neppure Grillo ma di fatto continua a essere una spada di Damocle che pende sulla testa della società. Quindi se il presidente della Catanzaro servizi ostenta sicurezza, ci spiace dirlo, ma noi non riusciamo a essere così tranquilli. Ci inquietano queste nubi che si addensano sull’autonomia di un presidente di società mista e questa oscurità non l’abbiamo certo voluta noi. Un’ultima cosa, forse è stata una dimenticanza ma il presidente Grillo a qualcos’altro non ha risposto. Prima di tutto non ha detto quale sarà il destino della società quando a settembre 2012 finiranno i contributi regionali e in secondo luogo restano sospese ancora ben tre graduatorie di concorsi espletati e non portati a compimento. Allora presidente, visto che la società è così sana e ha, a suo dire, grosse opportunità di sviluppo, ci dica quando saranno soddisfatte le legittime attese di chi attende solo una speranza.

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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