La Striscia

Poker e pokerissimo dei giallorossi

Il Catanzaro travolge il Fano nella ripresa. Narducci, Esposito e due volte Masini castigano i marchigiani

Prima di addentrarci nel clima partita è giusto rimarcare ancora una volta l’amara sorpresa che hanno avuto tanti tifosi giallorossi a fine partita. Ciò che è accaduto dopo Catanzaro-Chieti del 2 ottobre dell’anno scorso si è ripetuto oggi. Attaccate ai tergicristalli della macchina le multe per divieto di sosta. Lo scrivemmo già allora e lo ripetiamo adesso. La nostra è una richiesta provocatoria. Ci dite cortesemente dove si dovrebbe parcheggiare per andare allo stadio? Siamo d’accordo a sanzionare chi commette infrazioni. Non si può ostruire il passaggio di un mezzo di soccorso o intralciare il traffico. Ma le zone dove gli automobilisti sono stati multati sono quelle aree dove si parcheggia da quando il “Nicola Ceravolo” si chiamava “Militare”. E si parcheggia in quei posti perché nelle zone limitrofe all’impianto non esistono aree di parcheggio, a pagamento o liberi. Anzi, l’unica area disponibile era quella del piazzale del Cimitero Comunale. Ma chi sistema l’auto in quel posto è costretto a fare il giro del mondo per arrivare agli ingressi.

Non sarebbe più logico, giacché di tifosi ospiti non c’è neanche l’ombra adibire l’area a parcheggio e consentire attraverso dei varchi sorvegliati l’accesso ai tifosi percorrendo Via Mottola D’Amato? Non sarebbe più corretto prevedere aree di parcheggio lontane dallo stadio, con delle navette che portino i tifosi nell’area nord della città? Il tifoso che segue la squadra del cuore va sostenuto e incitato. Per i tifosi che arrivano dalla provincia la spesa per seguire il Catanzaro non è indifferente. Non aspettiamo le domeniche, unico momento d’aggregazione per questa città, per rimpinguare le casse comunali. Commissario Di Rosa, se fosse possibile annullare queste multe, i tifosi tutti gliene saranno grati, anche quelli che la sanzione non l’hanno presa. E raccontiamo ora la giornata.

L’accesso allo stadio oggi funziona alla perfezione, nessuna difficoltà si registra ai tornelli e pian pianino il “Ceravolo” si riempie e conferma i 3.500 (fra abbonati, paganti e accreditati) delle scorse domeniche. Nulla da dire a tal proposito, malgrado il freddo che non ha favorito le presenze penalizzando qualche tifoso della provincia che è mancato, Catanzaro si conferma ai vertici per spettatori nella Lega Pro di Prima e Seconda Divisione. Presente una nutrita rappresentanza della vicina Girifalco che sostiente il compaesano Giampà con simpatici striscioni. Anche gli Ultras in curva propongono una scritta per Cosentino con un riferimento alle dichiarazioni di “mister Gicos” post mercato di riparazione.

La formazione che scende in campo è quella annunciata, con Accursi dal primo minuto in luogo dello squalificato Papasidero  D’Anna davanti al proprio pubblico. Il campo non è in perfette condizioni per via delle piogge di questi giorni e pur se non appesantito grazie a un buon drenaggio è scivoloso. Il Fano è un avversario temuto alla vigilia e mister Cozza che a inizio campionato lo aveva pronosticato fra le squadre più forti del girone non aveva tutti i torti. La partita inizia bene per il Catanzaro che attacca sotto la “Massimo Capraro”.

Sin dai primi minuti si notano belle trame di gioco. In mezzo al campo Quadri disegna traiettorie molto precise per i compagni e Mariotti (ottima partita) esegue dei cambi di gioco per Squillace che ricordano i lanci che faceva un certo Ruud Krol. I più grandi ricorderanno chi era l’olandese. Le giocate giallorosse malgrado il terreno infimo sono belle. Oltre ai suddetti lanci proviamo spesso con le verticalizzazioni. D’Anna ci arriva due volte e per poco non bagna con un goal il suo esordio al Ceravolo. Anche Esposito gioca bene, corre e lotta come sempre e i suoi movimenti a tagliare sono un problema per i difensori marchigiani. Sul fondo arriviamo dalla parte di Squillace che sbaglia qualche cross, ma quando è preciso arrivano le occasioni da gol. In un caso, anzi, Masini realizza ma l’arbitro annulla per un fuorigioco che pochi hanno visto.

Il Fano non sta a guardare e non bisogna dargli spazio perché schiera ottimi elementi in mezzo al campo. Bravi nel pressing con l’ex Ruscio che gioca come se fosse una finale di Champion’s, poi l’esperienza di Cazzola e il bravo Berretti fanno il resto. Sull’asse di sinistra si distinguono il numero 3 Amaranti e il 4 Raparo, Giampà deve fare molta attenzione. In avanti l’esperto Innocenti fa reparto da solo. Il primo tempo termina in parità ma sia il Catanzaro che il Fano non sono affatto dispiaciuti, anche se i giallorossi avrebbero meritato di essere in vantaggio di almeno due goal.

La ripresa inizia come il primo tempo, Cozza negli spogliatoi avrà detto ai suoi di pigiare sull’acceleratore e nel giro di dieci minuti creiamo una miriade di palle goal. Narducci subentrato al claudicante Accursi (un tempo disputato come a Mugnano) sblocca di testa su angolo pennellato da Quadri, poi ci pensa Esposito a raddoppiare dopo una bellissima azione nata sull’asse Quadri-Squillace con il terzino sinistro che supera Colombaretti (bravo in fase offensiva ma decisamente mediocre in quella difensiva) e mette al centro un pallone invitante per gli avanti giallorossi. I movimenti che avevamo già notato nella prima frazione di gioco questa volta producono l’effetto. Masini taglia sul primo palo e non ci arriva ma sul secondo arriva Esposito che fa esplodere il Ceravolo. A questo punto il Catanzaro è sicuro del risultato e si rilassa. Esce Esposito per Bruzzese, Giampà va a rinforzare la mediana e il centrocampo diventa a cinque con Bruzzese che deve frenare le sfuriate dei granata sulla fascia sinistra. Ma i nostri accusano un po’ di stanchezza che ci può stare e il Fano trova il goal che riapre la partita con Colombaretti che di testa scavalca Mengoni. Sul 2-1 il Fano prende coraggio, la mossa Bugatti per D’Anna serve per far salire la squadra ma non produce gli effetti sperati. Per 15 minuti rischiamo qualcosa specie sulle palle inattive dove Innocenti ma soprattutto l’autore del goal Colombaretti non è marcato a dovere da Squillace. Mentre il Fano è proteso in avanti, è Giampà che recupera un gran pallone e serve Bruzzese che deve solo appoggiarla a Masini. L’attaccante pisano a porta vuota realizza il goal della sicurezza. Il 4 a 1 arriva nei minuti di recupero su un calcio di rigore procurato e calciato da Masini che realizza dopo la respinta del portiere. A fine partita il solito saluto dei ragazzi alla curva e poi il giusto tributo al presidente Cosentino che ha ridato la cosa più bella ai catanzaresi: il Catanzaro.

Quinta vittoria consecutiva, 4 reti e a 3 punti dalla vetta. Mercoledì, neve permettendo si dovrebbe (ma è improbabile) giocare a Chieti. Non ci sarà Masini alla prossima, ma dovrebbe rientrare Carboni. In ogni caso questa squadra e questa società stanno dimostrando di avere quel qualcosa che da tempo non vedevamo: la fame di vittorie e la voglia di riportare il Catanzaro nel calcio che conta. Forza Giallorossi.


 

Il Tabellino

CATANZARO-FANO 2-1

MARCATORI: 5’ st Narducci (Cz), 9’ st Esposito (Cz), 17’ st Colombaretti (F), 40’e 46’ st Masini (Cz)

CATANZARO (3-4-2-1): Mengoni; Mariotti, Accursi (dal 1’ st Narducci), Sirignano; Giampà, Quadri, Maisto, Squillace; Esposito (dal 13’ st Bruzzese), D’Anna (dal 26’ st Bugatti); Masini. A disposizione: Scerbo, Mannone, Ulloa, Gigliotti. All. Cozza.

FANO (4-4-2): Beni; Colombaretti, Antonioli, Cossu, Amaranti; Cazzola (dal 13’ st Bartolini), Ruscio, Berretti, Raparo; Novello, Innocenti. A disposizione: Orlandi, Misin, Mucciarelli, Zebbi, Mancini, Serafini. All. Baldessarri.

ARBITRO: Ceccarelli di Rimini

NOTE: Giornata fredda e nuvolosa, terreno di gioco in discrete condizioni. Spettatori 3123 di cui 1120 abbonati. Ammoniti: Cazzola (F), Berretti (F), Antonioli (F), Ruscio (F), Masini (Cz), Esposito (Cz), Bruzzese (Cz), Mengoni (Cz). Espulso al 46’ Antonioli (Fa) per fallo da ultimo uomo. Angoli 9-5.

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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