Intervistiamo

Tallini a Scopelliti: più posti-letto per l’azienda “Pugliese-Ciaccio”

Il presidente Scopelliti vada avanti nella sua azione di risanamento della sanità pubblica calabrese, apprezzata dal tavolo Massicci, ma riconsideri le previsioni di posti-letto per l’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” che svolge una funzione assolutamente centrale per l’assistenza medica in Calabria”.

E’ questo l’appello lanciato dall’assessore regionale al personale, Domenico Tallini, “allo scopo – ha precisato – non certo di difendere privilegi o rendite di posizione, ma semplicemente per evitare che la politica del contenimento delle spese, sicuramente encomiabile e necessaria, indebolisca una delle più importanti realtà sanitarie della nostra regione”.

“I risultati del grande lavoro svolto dal presidente Scopelliti nel settore della sanità sono sotto gli occhi di tutti. Anche il recente sblocco di 220 milioni di euro da parte del Tavolo Massicci lo conferma. Personalmente ho sempre incoraggiato il presidente ad andare avanti, senza incertezze, lungo la strada del risanamento, inevitabile per cercare di porre riparo ai guasti prodotti in tanti anni dalle precedenti giunte regionali. E’ evidente che una politica del genere comporta scelte impopolari e dolorose. Detto questo, ritengo che il piano di riordino della rete ospedaliera nella città di Catanzaro possa e debba essere rivisto, attraverso una rivisitazione attenta sugli effetti prodotti dal decreto n. 136 sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. E’ bene ricordare che l’azienda “Pugliese-Ciaccio” è una delle eccellenze nel sistema sanitario calabrese e che, in quanto tale, è letteralmente preso d’assalto quotidianamente da un’utenza che proviene in buona parte dalle tre Province centrali (Catanzaro, Crotone, Vibo) e, per alcune specialità, da tutta la regione. La chiusura o il ridimensionamento di alcuni reparti strategici si trasformerebbe in un grave pregiudizio per gli utenti che, probabilmente, sarebbero costretti a rivolgersi ad altre strutture per affrontare i propri problemi. Si spiega così la necessità di mantenere, nei limiti consentiti, quanti più posti letto possibile al “Pugliese-Ciaccio”.

“Ritengo – ha detto ancora l’assessore Tallini – che esistano i margini per riequilibrare le previsioni del decreto. A tale proposito, mi sembra ragionevole e per nulla velleitaria la proposta contenuta nel documento licenziato dal Collegio di Direzione dell’Azienda “Pugliese-Ciaccio”, composto da tutti i capi dipartimento. In altre parole, si chiede che 46 posti letto vengano immediatamente recuperati, scomputando dal totale assegnato (451) i posti letto che sono occupati da unità operative dipendenti da altre aziende. Inoltre, un’organizzazione su base dipartimentale di tutti i 736 posti letto assegnati dal decreto n. 136 ai presidi ospedalieri insistenti nella città di Catanzaro, consentirebbe di razionalizzare l’offerta sanitaria senza intralciare la manovra di contenimento della spesa. Sono convinto, conoscendo la sensibilità del presidente Scopelliti verso le problematiche del Capoluogo, che si possa lavorare con serenità a questa soluzione, senza tabù, salvaguardando la struttura complessiva di un ospedale che continua ad essere un grande punto di riferimento per migliaia di calabresi”.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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