Rassegna stampa

Il presidente giallorosso deluso dal risultato.

Claudio Parente: “bastava segnare un gol per poi dilagare con le tante occasioni create”.
da Gazzetta del Sud

Il pareggio è un po’ la doccia fredda per il clan giallorosso, ma senza grosse lamentele di fronte alla consolazione di una squadra che, in particolare nel secondo tempo, è stata rivitalizzata con l’inserimento di Zappella al posto dell’infortunato Alfieri (si è procurato una distorsione alla caviglia sinistra). L’infortunio ha avuto il suo peso, come si è affrettato a dichiarare l’allenatore Braglia: «Ci ha condizionati nel primo tempo durante il quale il Catanzaro non ha giocato come al solito, mentre lo ha fatto nel secondo tempo e direi anche bene, anche se non siamo stati precisi in fase di conclusione». Quindi il tecnico giallorosso è tornato sul «caso» Alfieri: «Certo se Alfieri ci avesse detto che non riusciva a stare bene in campo e svolgere il suo compito con efficacia come sa fare si sarebbe potuto giocare meglio il primo tempo. Invece ha scelto di sacrificarsi volendo stare in campo finendo nel non offrire il solito contributo alla squadra e anche facendo male a se stesso. Purtroppo ci sono venuti a mancare gli equilibri a centrocampo, cosa che abbiamo fatto nella ripresa e con un Ascoli che definirei monumentale abbiamo potuto migliorare sensibilmente nel gioco finendo per creare una serie di occasioni che, purtroppo, un po’ per bravura del portiere tarantino, ma anche per sfortuna non siamo riusciti a concretizzare. Aggiungiamo il rigore clamoroso non concesso sul fallo subito da Corona, e, l’altro, prima concesso e poi revocato ed ecco lo zero all’attivo». «Il riposo – ha aggiunto Braglia – arriva al momento giusto perché la squadra ha bisogno di riacquistare le migliori energie mentali in quanto sul piano del gioco e degli schemi stiamo andando bene, così come sul piano fisico. Purtroppo, come a San Benedetto, abbiamo fallito anche qualche facile occasione da rete». In sala stampa anche il presidente della Società, Claudio Parente: «È stata una partita difficile – ha dichiarato – come prevedevamo. Anche oggi, come la domenica precedente, bastava segnare un gol per poi dilagare con le tante occasioni create. D’altro canto con un episodio – quello su calcio d’angolo di Casale – poteva arrivare la beffa. Adesso bisogna recuperare in trasferta i punti persi in casa perché gli altri non si fermano, cosa che dobbiamo fare anche noi, specialmente dalla partita di ripresa per non perdere terreno». Bravissimo Ascoli, ma bravo anche Dei sulla fascia destra che ha commentato: «Abbiamo giocato un primo tempo con scarsa lucidità, offrendo la possibilità al Taranto di giocare con troppa libertà. Il che è avvenuto in particolare a centrocampo dove gli avversari ci hanno creato qualche problema soprattutto nell’amministrazione del gioco e nell’esecuzione degli schemi. Malgrado ciò abbiamo costruito qualche buona occasione, mentre l’arbitro non ci ha concesso un rigore sacrosanto. Clamoroso quello su Corona, affossato in area mentre stava battendo a rete. Nella ripresa siamo stati più lucidi nell’amministrare il gioco e nel creare diverse opportunità per passare in vantaggio, ma non siamo stati fortunati».

Autore

Paolo Spinoso

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