Lunedì tre ore di sciopero nazionale unitario

CGIL, CISL e UIL organizzano  presidi in Calabria davanti alle Prefetture e sit-in permanenti davanti alla Camera dei Deputati e ale Senato

I tre Segretari Nazionali di CGIL CISL e UIL, S. Camusso, R. Bonanni e L. Angeletti preoccupati per le conseguenze che la manovra economica determina su lavoratori dipendenti e pensionati e sulle prospettive di sviluppo del Paese e del Mezzogiorno, hanno chiesto al Governo Monti un urgente incontro per apportare i necessari cambiamenti che diano alla manovra i tratti di equità e di sostenibilità sociale. A sostegno di queste rivendicazioni hanno proclamato per il prossimo lunedì 12, tre ore di sciopero nazionale da articolare su base territoriale con presidi davanti alle Prefetture e sit-in permanenti davanti alla Camera dei Deputati ed al Senato. In Calabria, dove l’impatto della manovra avrebbe effetti devastanti che impoverirebbero ulteriormente le condizioni già precarie di lavoratori e pensionati, CGIL, CISL e UIL hanno dato pronto avvio alla macchina organizzativa dei territori per predisporre l’ampia adesione e partecipazione dei lavoratori, pensionati, studenti, precari, immigrati allo sciopero ed ai presidi che si terranno dinanzi alle Prefetture della Regione. CGIL, CISL e UIL fanno appello al mondo del lavoro, agli studenti, alle forza politiche e sociali, agli enti locali e alla società civile perché dalla Calabria si levi la voce di un disagio sociale divenuto insostenibile e che la manovra, senza gli opportuni aggiustamenti, acuirà maggiormente scaricando ancora una volta i costi del risanamento sul mondo del lavoro, sui pensionati e sulla parte più debole del Paese deprivata negli anni di risorse e di vere occasioni di crescita e di sviluppo. L’intervento previsto dalla manovra sul sistema previdenziale con l’allungamento dell’età pensionabile e la mancata indicizzazione delle pensione oltre i 935 euro, gli ulteriori tagli sugli Enti locali, il pacchetto di nuove tasse con l’addizionale Irpef, l’IMU, l’IVA, l’aumento di benzina e gasolio rappresentano una stangata che si abbatterà sulle famiglie come un macigno.

Tali misure per la Calabria segnerebbero un arretramento spaventoso delle condizioni di vita per migliaia di lavoratori e pensionati che già faticano a far quadrare i propri bilanci con retribuzioni e pensioni sempre più leggere su cui devono costruire anche solidarietà familiari per chi privo di lavoro. CGIL CISL e UIL della Calabria sono convinte che il contributo di mobilitazione che partirà dalla Calabria sarà indispensabile per spingere il Governo Monti a dare alla manovra i tratti di discontinuità e di equità necessari per coniugare le politiche di rigore a misure di coesione sociale che spostino l’asse del risanamento dal lavoro e dalle pensioni ai grandi patrimoni ed alle grandi ricchezze, ai capitali scudati, al contrasto all’evasione fiscale ed al lavoro nero, ai costi impropri delle tante caste e lobby che divorano le risorse pubbliche.
Una manovra più equa è possibile. CGIL CISL e UIL insieme sapranno esigerla, a partire dalla Calabria!

Sergio Genco                       Paolo Tramonti            Roberto Castagna
Segretario Generale CGIL    Segretario Generale     CISL Segretario Generale UIL

Autore

Salvatore Ferragina

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