Intervistiamo

Rifiuti: Scalzo replica a Traversa

Scritto da Redazione

 

Sento il dovere di intervenire nuovamente sulla difficile vicenda rifiuti che ha messo letteralmente in ginocchio la città di Catanzaro e l’intero hinterland. Tengo a precisare una cosa. A differenza di quanto affermato dal sindaco del Capoluogo io non ho avuto e non ho alcuna intenzione di fare speculazione e sciacallaggio politico su questa difficile vicenda. Anzi la mia persona e l’opposizione che guido si è sempre messa a disposizione per la risoluzione della vicenda proponendo l’incentivazione alla raccolta differenziata quale elemento di risoluzione, motivando questa posizione. Ho sempre creduto che nella vita occorre guardare avanti progettando nel lungo periodo non posso accettare nessuna opera di deresponsabilizzazione.

Lei on. Traversa sembra voler fare il contrario. Guarda troppo al passato puntando il dito, scaricando le proprie responsabilità e levandosi dal calderone della gestione fallimentare. Lei, lo ricordo, ha responsabilità politiche da protagonista e di rilievo in città ed in regione da almeno 20 anni, è parte della classe dirigente della nostra Calabria: non può permettersi di dire è colpa degli altri o di chi c’era prima senza offendere deliberatamente l’intelligenza dei suoi concittadini.

Quanto al mio percorso di studio e formazione fuori dall’Italia penso possa essere utile in un momenti di così grave crisi alla mai città, alla mia regione al mio paese. Per comprendere il passato e le nefandezze politiche che lo hanno caratterizzato non è necessario essere presenti sul territorio, perché con i mezzi di comunicazione odierni, le notizie camminano anche a lunghe distanze e lo sanno benissimo i tantissimi catanzaresi che vivono fuori città e che lei sembra voler offendere.

 Lei sa benissimo che in Calabria vige un Commissariamento all’emergenza rifiuti da più di 14 anni con poteri straordinari. Ciò significa che gli enti locali, dalla Regione ai Comuni, non hanno avuto precise responsabilità amministrative ma politiche. Ed a queste ultime io la richiamo in quanto parlamentare e sindaco del capoluogo di regione in un momento in cui il centrodestra è al governo a tutti i livelli.

Il commissariamento significa che in questi anni qualsiasi azione in tema di rifiuti in Calabria, è stata dettata da precise ordinanze commissariali su indicazioni del governo. E le ricordo che fino a qualche mese fa il commissario, per altro coinvolto nelle ultime vicende giudiziarie, era un ex assessore comunale della giunta Scopelliti a Reggio.

Sulla più volte citata vicenda dei rifiuti napoletani conferiti ad Alli commette un autogol. Quel provvedimento fu preso dall’allora Governo Berlusconi all’indomani del Consiglio dei Ministri straordinario di Napoli. Lei dimentica spesso che in questi tre anni e mezzo è stato deputato di maggioranza e né io né i catanzaresi ricordano mai una sua presa di posizione per contrastare questo provvedimento così come tanti altri (non parliamo del pasticcio Scuola di Magistratura). Oltretutto i catanzaresi non hanno dimenticato i suoi 9 anni da presidente della Provincia di Catanzaro e purtroppo non ricordano alcuna sua reazione al fatto che la sua provincia stava divenendo la vera “pattumiera della Calabria” raccogliendo rifiuti provenienti dagli altri territori sprovvisti di discariche appropriate ed impianti dedicati.

Ma la cosa che più preoccupa me e i cittadini catanzaresi, on. Sindaco, è avvertire la totale e manifesta assenza di programmazione in questa ed in altre vicende. Solo soluzioni tampone. Lei ha attivato una task force, che non si sa quanto ci costerà, per ripulire una Catanzaro che versa in condizioni senza precedenti, di assoluto degrado, soprattutto nelle sempre da lei dimenticate periferie.

 Ma il dubbio di tanti cittadini che mi incontrano per strada è: Cosa intende fare il Comune di Catanzaro per una gestione ordinaria dei rifiuti e non in un perenne stato di emergenza?  Ebbene le uniche competenze di un comune in tema di rifiuti non possono che passare dalla raccolta differenziata. Non credo sia affatto una improvvisazione, anzi, continuo a ribadire che fare la raccolta differenziata in un momento del genere è una grande opportunità. Istruire i cittadini a raccogliere in modo separato nelle proprie case i materiali riciclabili (plastica, vetro, carta, ecc.) che non finiscono in discarica, può alleviare notevolmente le tonnellate che oggi confluiscono a Pianopoli. Per questi rifiuti, se opportunamente separati, esiste una filiera di consorzi e società deputate al prelievo che nulla avrebbero a che fare con le discariche. Per quanto riguarda l’umido, lei non deve confondere la discarica con gli impianti. Questi ultimi ad Alli non sono per nulla saturi come lei dice. É la discarica ad essere satura. Io suggerivo infatti di chiedere, nella sua qualità di sindaco di un Capoluogo, in accordo con il Commissario e le autorità giudiziarie, la possibilità di utilizzare gli impianti di trattamento della frazione organica e non la discarica, che è satura e soprattutto da bonificare per il percolato.

Tutte questioni chiare. On. Traversa quando tornerà da Roma e dal Parlamento magari ne parleremo nel luogo deputato: il Consiglio comunale del capoluogo di regione

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