Ma la Protezione Civile?

Nota di Catanzaronelcuore

Ancora una volta ci troviamo costretti a sottolineare che la messa in sicurezza e la manutenzione dell’ambiente siano la vera monumentale “infrastruttura” di cui necessita la nostra regione giacché una giornata di piogge, ancorché eccezionali, non può mettere in ginocchio una comunità. Occorrono interventi differenziati in ragione delle caratteristiche dei luoghi, sistemazioni idraulico-forestali, diffusione di tecniche ingegneristiche, rispetto della natura, arginature: si tratta di soluzioni che gli addetti ai lavori conoscono molto bene, però mai messe in campo. Si pensi ad esempio al crollo del ponte ferroviario nei pressi di Marcellinara: com’è possibile che ciò sia accaduto nonostante ben due anni fa fosse già stato considerato pericolante? E ancora, nel 2008 proprio il nostro movimento sollecitò l’ANAS in relazione a delle preoccupanti macchie di ruggine tuttora visibili sull’imponente arcata del viadotto Morandi: sarebbe utile sapere se la relativa manutenzione sia stata effettuata. Per non parlare del nuovo tratto della 106: appena inaugurato, ha già mostrato le sue debolezze. Ma com’è possibile tutto questo?

Si aggiunga che l’emergenza maltempo nella città di Catanzaro non ha trovato preparata la nostra Protezione Civile se è vero – come ha già sostenuto il COISP, Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di Polizia – che il pronto intervento è stato realizzato soprattutto da Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia di Stato i quali, pur in mancanza di mezzi idonei, hanno fatto la loro parte. E’ una carenza che si è notata e che desta forte preoccupazione dal momento che, in presenza di calamità naturali, il primo e più importante soccorso che i cittadini si attendono è proprio quello proveniente dagli operatori più specializzati, ovvero quelli della Protezione Civile: sono questi infatti che dovrebbero avere le competenze, gli strumenti e i mezzi operativi per arginare le situazioni emergenziali. Ma francamente non sappiamo dove siano intervenuti, sempre che siano intervenuti! Riteniamo a questo punto che il suddetto organismo debba chiarire i tempi, i modi e le risorse umane e materiali messe in campo e di cui dispone, al fine di rassicurare la popolazione.

Auspichiamo pertanto che le autorità competenti agiscano non solo per determinare le responsabilità rispetto ai danni subiti dal territorio e da alcune famiglie, alle quali porgiamo la nostra solidarietà nel ricordo commosso di Natale Zicchinella, ma anche per fare chiarezza circa le modalità d’intervento di chi istituzionalmente è preposto ad operare durante eventi calamitosi. Partendo dal presupposto che prima di tutto bisogna conoscere il territorio in cui si opera, cosa non sempre verificata se è vero che alcuni addetti ai lavori non sanno nemmeno che la Protezione Civile si trova a Catanzaro poiché la localizzano all’interno di un “nuovo” improbabile Comune, quel di Germaneto, di cui noi stessi ignoravamo l’esistenza e che sembra essere stato creato ad hoc per amplificare ignoranza e disinformazione!

 

Autore

Salvatore Ferragina

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