La Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, negli Stati Uniti

Prestigioso riconoscimento alla Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, negli Stati Uniti,  durante il congresso dell’ American Heart Association tenutosi, in questi giorni, in Florida

 

Gli importanti risultati ottenuti dalla Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro nel trattamento delle aritmie cardiache sono stati presentati, il 14 novembre scorso durante il congresso mondiale dell’American Heart Association  tenutosi, in questi giorni, ad Orlando in Florida.

Il dottor Antonio Curcio, ricercatore della Cardiologia Universitaria di Catanzaro, diretta dal Professor Ciro Indolfi, ha, infatti, illustrato un innovativo studio sul ruolo dei microRNA nelle tachicardie ventricolari, in una sessione speciale del congresso dedicata ai meccanismi elettrofisiologici delle tachicardie ventricolari.

Il lavoro del dottor Curcio, unico italiano del panel, è stato selezionato come prima comunicazione in una sessione dal titolo “Experimental Pharmacology of Arrhythmias” in cui sono stati presentati i contributi scientifici provenienti dai più importanti centri di studio delle aritmie nel mondo tra cui Giappone, Stati Uniti, Cina, Thailandia e Germania.

Moderatori della sessione sono stati i dottori Dan Roden, autore di numerosi lavori in ambito farmacologico, e Peter Kowey, autore delle più recenti linee guida sulla fibrillazione atriale e di numerosi studi in ambito farmacologico antiaritmico.

Tale importante risultato attesta ancora una volta la “mission” della Cardiologia Universitaria in seno al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche diretto dal Professor Ciro Indolfi, e cioè offrire un’eccellente e competitiva formazione a studenti e medici attraverso la ricerca, in ambito clinico e sperimentale, di nuove terapie tese a migliorare lo stato di salute dei pazienti affetti da malattie cardiache.

Autore

Salvatore Ferragina

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