Azimut360 alla manifestazione “Mo basta, delle nostre vite decidiamo noi”

Il laboratorio politico Azimut 360 ha partecipato questa mattina a Crotone alla manifestazione “Mo basta, delle nostre vite decidiamo noi”, promossa dalla Rete difesa del territorio “Franco Nistico”; un  corteo composto da sindaci, associazioni, sindacati, cittadini e scuole, che è partito simbolicamente dalla discarica dismessa ex Fosfotec per raggiungere il centro della città.

È stata occasione per diffondere il documento presentato qualche settimana fa da Azimut 360 sulle “Linee di intervento per l’emergenza rifiuti”. Un documento perfettamente in linea con i reclami emersi dalla manifestazione odierna, nel quale si chiede con forza la fine del Commissariamento per l’emergenza rifiuti in Calabria, che in questi lunghi 14 anni ha completamente disatteso ogni impegno.

Azimut 360 chiede con forza la stesura di una legge regionale per la gestione dei rifiuti in Calabria, quanto più strutturata ed organica. Non è ammissibile che la Regione continui a celarsi dietro una fallimentare gestione commissariale, non assumendosi alcun onere a riguardo e senza promulgare una legge in materia. Qualora il commissariamento (il cui mandato scade il prossimo 31 dicembre) non venisse prorogato, dal primo gennaio la nostra Regione navigherebbe in un grande vuoto normativo in tema di gestione dei rifiuti, anche in virtù della legge n.42/2010 che decreta l’abolizione delle Autorità d’ambito, in Calabria mai istituite di fatto, demandando alle Regioni il compito di assumere con legge propria la tutela e la gestione dei rifiuti. Il tutto non può prescindere da una promozione seria della Raccolta Differenziata, secondo dati ISTAT di luglio ferma al 12,7% in Calabria ed ad un mero 9,4% nella città di Catanzaro, quando il D.Lgs. 152/2006 pone l’obiettivo di raccolta differenziata al 65% entro il 31/12/2012, obiettivi recepiti anche all’interno del nostro Piano Regionale sui Rifiuti del 2007.

Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, la classe politica non deve e non può nascondersi dietro alla gestione commissariale ed alle tristi vicende che colpiscono le discariche, come le inchieste di Alli. La politica deve riprendere in mano la situazione nell’interesse pubblico, perché evidentemente la gestione troppo appannaggio dei privati non ha prodotto i risultati sperati. Catanzaro, in qualità di capoluogo deve porsi capofila in tutto questo, soprattutto per quanto concerne lo stimolo alla Raccolta Differenziata, di competenza comunale. Ne approfittiamo per chiedere al sindaco o parlamentare di Catanzaro, Michele Traversa, in questi giorni impegnatissimo a Roma per difendere la poltrona da deputato a scapito forse di quella da primo cittadino, in riferimento al suo piano delle opere pubbliche da 204 milioni di euro, quando parla della realizzazione dell’isola ecologica ex area mercato Pistoia per una cifra pari a 2.900.000, in corrispondenza della voce “opere finanziate con fondi comunali e regionali” se il Comune di Catanzaro, da lui guidato, ha preso parte all’avviso pubblico per l’assegnazione di contributi finanziari a favore di comuni, consorzi e/o forme associative di comuni e comunità montane, per la realizzazione di centri di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (POR Calabria 2007-2013 – Linea d’intervento 3.3.2.1) dell’Assessorato regionale alle Politiche per l’Ambiente pubblicata sul BUR Calabria n. 22 del 3 giugno 2011, Parte III ed eventualmente quale sia stato l’esito. Gradiremmo una risposta, così come la gradirebbero tutti i cittadini catanzaresi, sperando che non disattenda, come fatto sino ad ora, gli interrogativi che le vengono posti dal nostro laboratorio preferendo il silenzio, così come per molte decisioni politiche che le riguardano e che tengono col fiato sospeso una città intera, anche perché noi abbiamo sempre sostenuto che chi si sottrae alle discussioni ha sempre torto.

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento