Influenza: ecco come affrontarla

I consigli sulla più diffusa malattia stagionale del Dott. Pisani, specialista in malattie infettive

L’influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica a causa dell’elevato numero di casi che si verificano in ogni stagione legati peraltro alla facile trasmissibilità del virus influenzale. In Italia si stima che l’influenza stagionale causi ogni anno circa 8.000 decessi .La rete di Sorveglianza delle Sindromi Influenzali, che ne monitorizza nel nostro paese l’andamento stagionale, nella stagione 2010-2011, ha segnalato, che la massima frequenza dei casi di influenza osservati dai medici si è concentrata nella prime settimane dell’anno, con una durata del picco di frequenza di circa quattro settimane. La stagione scorsa è stata contraddistinta dalla contemporanea circolazione di ceppi di tipo A e di tipo B, sebbene i virus di tipo A (che comprendono anche la popolazione virale H1N1) siano risultati nettamente predominanti (72%) rispetto ai virus di tipo B (28%).

La trasmissione interumana del virus dell’influenza si verifica per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie, pertanto al fine di limitare la diffusione dei virus influenzali oggi vengono consigliate le seguenti indicazioni:

  • Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) Fortemente raccomandata

Esso è sottovalutato, rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta, ed è una pratica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.

  • Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) Raccomandata 
  • Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase inizialeRaccomandata 
  • Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) Raccomandata.

Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali). La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. La circolazione nel mondo del virus A/H1N1 per la seconda stagione consecutiva, suggerisce la possibilità che esso continui a circolare anche il prossimo inverno e, pertanto, è stato incluso nella composizione del vaccino antifluenzale per la prossima stagione.

Il periodo destinato alla conduzione della campagna di vaccinazione antinfluenzale è, per la nostra situazione climatica e per l’andamento temporale mostrato dalle epidemie influenzali in Italia, quello autunnale, a partire cioè dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.

Occorre sottolineare che la protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi, poi tende a declinare. Per tale motivo, e perché possono cambiare i ceppi in circolazione, è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione influenzale.

I vaccini disponibili in Italia non contengono particelle virali intere attive sono tutti inattivati, di recente è stato autorizzato, pur non essendo ancora disponibile, un vaccino costituito da virus vivi attenuati da somministrare per via nasale.

Per conferire una buona protezione anticorpale, per i soggetti di tutte le età con esclusione dell’età infantile è sufficiente la somministrazione di una singola dose vaccinale; per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, si raccomandano due dosi di vaccino antinfluenzale stagionale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane.

Per scoprire tutte le categorie di persone che devono sottoporsi obbligatoriamente alla vaccinazione (clicca qui), le categorie alle quali il vaccino non deve essere somministrato e le false controindicazioni alla vaccinazione (clicca qui) si rimanda alle pagine del Ministero della Salute.

Dott. Vincenzo Pisani

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