Una nuova task force: questa volta bisogna recuperare l’Ici

11 milioni d’euro il dato presunto

Potrebbe ammontare a più di 11 milioni di euro l’evasione dell’ICI nella città di Catanzaro per il periodo compreso tra il 2006 e il 2011. Si tratta di somme che l’amministrazione comunale punta a recuperare analizzando una per una le pratiche di quasi ventimila immobili. Un lavoro che il sindaco Michele Traversa ha voluto affidare ad una vera e propria task force, istituita presso l’Ufficio tributi, che in appena 12 giorni è riuscita ad esaminare 817 pratiche delle complessive 19.756 relative a immobili su cui si presume una omessa o errata dichiarazione ICI. Sulle pratiche esaminate, 219 sono state ritenute regolari, mentre per le restanti 608 (oltre il 74%) si è accertato un valore di omessa dichiarazione ICI pari ad oltre 138 mila euro per l’anno 2006, che potrebbe salire a 829 mila euro per il periodo compreso tra il 2006 e il 2011. Il dato delle posizioni esaminate ha consentito di elaborare una previsione sulle restanti 18.939 pratiche: stimando una percentuale di evasione prossima al 48%, per l’anno 2006 si potrebbe recuperare un gettito ICI pari a 1,9 milioni di euro comprensivo di sanzioni. Un importo che moltiplicato per i sei anni compresi tra il 2006 ed il 2011 e sommato a quello delle pratiche già accertate, dovrebbe portare ad un gettito complessivo di oltre 11,5 milioni di euro.

Il punto sul funzionamento della task force è stato fatto nel corso di una riunione cui hanno preso parte il sindaco Michele Traversa, l’assessore al Bilancio Filippo Mancuso, il direttore operativo di Palazzo De Nobili Pasquale Costantino, la responsabile dell’Ufficio Tributi Rosalba Chirillo, il funzionario della Direzione operativa Eduardo Rotundo, la responsabile del settore Bilancio Grazia Basile. Il gruppo di lavoro ha ottenuto risultati più che soddisfacenti nei primi giorni di lavoro, grazie alla implementazione di un sistema informatizzato contenente una “Banca Dati delle Unità Immobiliari”. Grazie alla banca dati, sarà possibile in maniera rapida verificare la situazione contributiva relativa a canoni acqua, ICI, TARSU, TOSAP, incrociando i dati con quelli di altre utenze come energia elettrica, gas, telefono o con le richieste DOCFA per l’aggiornamento degli archivi catastali.

“L’intento – spiega il sindaco Michele Traversa – è quello di attuare una politica di ‘tolleranza zero’ nei confronti degli evasori, a tutela soprattutto di coloro che pagano regolarmente i tributi, e di recuperare somme indispensabili all’Amministrazione Comunale per far fronte ai crescenti tagli dei trasferimenti agli enti locali e per fornire servizi adeguati ai cittadini”.

I cittadini avranno 60 giorni di tempo per mettersi in regola, termine entro il quale sarà ammesso il pagamento della sanzione in misura ridotta.

Nel corso della riunione è stata proposta l’istituzione di un Ufficio per la riscossione diretta e per la riscossione coattiva dei tributi, ipotesi che sarà sottoposta al vaglio del Consiglio Comunale. Si è deciso pure di stipulare una convenzione con l’Agenzia del territorio, diretta da Massimo Gironda Veraldi, al fine di avviare una collaborazione volta a contrastare in maniera congiunta l’evasione.

Parallelamente, lavora intensamente l’altra task force creata presso l’Ufficio tributi, che si occupa della regolarità dei contratti per la fornitura di acqua potabile, cui prendono parte anche i 13 laureati inseriti nel “programma Stage” della Regione Calabria.  Nei 12 giorni lavorativi in cui le quattro squadre in cui è articolata la task force (ognuna composta da un vigile urbano, da un operatore tecnico e da un amministrativo), ha ottenuto rilevanti risultati:  sono stati sigillati 70 contatori ed individuati i proprietari che saranno invitati a regolarizzare la loro posizione contrattuale versando le quote relative al consumo d’acqua dal 2006 ad oggi per 30 mila metri cubi. Sono stati regolarizzati sul posto, con i legittimi proprietari dei contatori, 80 nuovi contratti per un totale di 32.363 metri cubi di acqua consumata fino ad oggi. Sono stati individuati ben 5 condomìni “evasori totali”, che ancora  utilizzavano l’acqua di cantiere senza aver stipulato i contratti individuali. Entro il 30 novembre saranno inviate per l’anno 2006 e successivi circa 1000 comunicazioni di allaccio abusivo per un recupero di evasione acqua pari a circa 600 mila metri cubi. Saranno concessi 15 giorni di tempo per regolarizzare le posizioni accertate. Per evitare ulteriori abusi sarà aggiornato il regolamento relativo ai contratto di cantiere, che prevedrà il versamento di una cauzione e l’assunzione di responsabilità da parte dell’impresa finché le singole unità immobiliari non avranno stipulato i contratti.

“A seguito dell’avvio dei controlli – conclude il sindaco Traversa – decine di cittadini giornalmente si stanno recando presso gli uffici comunali per regolarizzare le proprie posizioni. Invitiamo tutti a seguire questo esempio, in maniera da evitare l’applicazione di pesanti sanzioni”.  

Autore

Salvatore Ferragina

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