Lease back, Scalzo replica a Mancuso: rivolgersi alla Corte dei Conti è un atto dovuto

“Condivido le preoccupazioni del dirigente di Fli, Luigi Ciambrone e del consigliere di opposizione Antonio Argirò, sull’utilizzo della formula del lease back per la cessione di immobili di pregio di proprietà comunale, tra cui Palazzo Doria, dove dovrebbe essere allocata la Scuola Superiore di Magistratura”. “Sottoporre la questione alla Corte dei Conti è un atto dovuto”. Lo ha detto Salvatore Scalzo, Capogruppo PD al comune di Catanzaro.

Come hanno sottolineato in questi giorni diversi esponenti politici, ha continuato Scalzo, una recente pronuncia della Corte dei conti della Lombardia (deliberazione 953/2010), ha mostrato con chiarezza che  Il “sale and lease back”, non può essere utilizzato per assicurare il rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno.

A rendere il sale and lease back inadeguato concorre il fatto che la vendita del bene non corrisponde a esigenze strumentali dell’acquirente, ma allo scopo di procurare liquidità all’ente venditore attraverso un contratto che, per le modalità di restituzione, può dissimulare un’operazione di indebitamento. Risulta evidente che gli unici beneficiari di un’operazione di questo tipo sono quegli imprenditori che potrebbero riscattare beni immobili di pregio a prezzi risibili, sottraendoli al patrimonio comunale.

Secondo l’Assessore Mancuso “l’operazione di lease back verrà messa in atto solo ed esclusivamente se ci saranno benefici sulla spesa corrente, cosa che permetterà di reinvestire quanto risparmiato a favore dei servizi per i cittadini”.

Prima discandagliare a fondo ogni implicazione legale che potrebbe causare negatività per l’amministrazionegli consigliamo di rivolgersi all’organo statale indicato al controllo in materia di entrate e spese pubbliche, ovvero la Corte dei Conti. 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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