Dalla Redazione

Aversa-Catanzaro 2-1: tabellino e cronaca

Masini illude, Petagine ci affonda. Cozza «Mercoledì dovremo dimostrare che la sconfitta di oggi è stato solo un incidente di percorso»

TABELLINO

AVERSA NORMANNA (4-3-2-1): Russo; Diana, Castaldo, Mattera, Letizia; Zolfo, Marano, Vecchione (dal 15′ st Grieco); Sorrentino (dal 19′ st Varsi), Petagine (dal 42′ st Campanella),Longobardi. A disp. : Gragnaniello, Marzocchi, Vitale, Varriale. All. Romaniello. 

CATANZARO (3-4-3): Mengoni; Narducci, Accursi, Ricciardi (dal 19′ St. Romeo); Mariotti, Corso (dal 26′ Bugatti), Maisto, Squillace; Esposito (dal 15′ st Ulloa), Masini, Carboni. A disp.: Scerbo, Maita, Ferrara, Fioravante. All.: Cozza.
MARCATORI: 44′ pt Masini (CTZ), 17′ st e 24′ st Petagine (AVE)
ARBITRO: Mangialardi di Pistoia.
NOTE: Pomeriggio freddo e ventilato. Terreno in buone condizioni. Spettatori 500 circa. Presenti una cinquantina di supporter giallorossi. Ammoniti: Petagine (AVE); Narducci, Squillace, Romeo (CTZ). Recupero: 1′-4′. Angoli : 3-7

Aversa Normanna - Catanzaro 2-1

CRONACA

Si interrompe ad Aversa la striscia positiva del Catanzaro, fino ad oggi imbattuto assieme a Vigor Lamezia e L’Aquila. Una gara dai due volti quella del “Bisceglia”, con un primo tempo equilibrato e chiuso in vantaggio grazie alla rete di Masini (quarto centro consecutivo) ed una ripresa in cui la squadra si è letteralmente “seduta” esponendosi alle ripartenze dei padroni di casa. Lasciando da parte la retorica della sconfitta che ci può stare in un campionato così lungo, quello che resta è la convinzione che, come per il pareggio contro il Milazzo, anche questo passo falso si possa catalogare alla voce “educativo”. Lo abbiamo detto più volte, il Catanzaro non è una macchina perfetta, ha bisogno che tutti diano il 110% in attesa di trovare i giusti equilibri tattici ma soprattutto i giusti ricambi per permettere ad alcuni elementi di rifiatare. Quando ciò non avviene la sconfitta è la naturale conseguenza, anche al cospetto di un avversario non irresistibile come l’Aversa che però ha avuto il merito di colmare il gap tecnico e sfruttare le uniche due occasioni da gol dell’incontro. La chiave sta tutta lì : motivazione, impegno, applicazione. Quando uno di questi elementi manca, torniamo a sprofondare nel baratro della mediocrità. Eppure oggi la gara aveva preso il verso giusto. Prima frazione di gioco condizionata dal forte vento contrario al Catanzaro, che specialmente nel primo quarto d’ora soffriva l’iniziativa dei granata. Poco o nulla da segnalare ad eccezione delle proteste dei padroni di casa per due presunti calci di rigore non concessi. Il primo al 24’ per un fallo di mano involontario di Ricciardi, il secondo al 31’ per un fallo in area di Narducci su Vecchione. Al 34’ lampo del solito Carboni che se ne va per vie centrali e tira dal limite colpendo il palo esterno. Il Catanzaro cresce col passare dei minuti e proprio allo scadere del primo tempo trova il vantaggio. Traversone dalla sinistra di Squillace per la testa di Masini che in torsione ad anticipare la marcatura di Castaldo, riesce a mettere il pallone alle spalle di Russo. Al 44’ giallorossi in vantaggio dopo un avvio di gara difficile. Nella seconda frazione il clichè dell’incontro rimane invariato fino alla prima sostituzione, al 15’ dentro Ulloa al posto di Esposito. La squadra si posiziona con un insolito 3-5-2 ed è proprio a quel punto che saltano gli equilibri tattici. Dopo appena due minuti arriva il pareggio dell’Aversa con Petagine che sfrutta una serie di rimpalli e con un inserimento dalla destra riesce ad insaccare sotto la traversa. Cozza corre immediatamente ai ripari con l’inserimento di Romeo al posto di Ricciardi ma qualcosa si è incrinato. Al 24’ la doccia fredda. Contropiede micidiale dell’Aversa e ancora una volta Petagine, tutto solo davanti a Mengoni, sigla il raddoppio. Il Catanzaro accusa il colpo ma cerca di reagire riversandosi nell’area avversaria. L’unica vera occasione capita sui piedi di Masini che al 34’ costringe l’estremo Russo a rifugiarsi in angolo dopo un tiro dai venti metri. A vanificare ulteriormente le chance di recupero arriva l’infortunio di Romeo che al 40’ è costretto ad uscire in barella dopo una botta alla caviglia sinistra, costringendo il Catanzaro in dieci fino alla fine non potendo più contare su ulteriori sostituzioni. Nei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara, l’Aversa controlla senza problemi il vantaggio portando a casa tre punti importanti. In sala stampa delusione nelle parole di mister Cozza «Questa sconfitta ci deve far riflettere e allo stesso tempo deve darci maggiore convinzione nelle nostre potenzialità. Sinceramente ritengo che sia stata una sconfitta immeritata perché abbiamo letteralmente regalato i due gol. Però non è concepibile che ogni domenica dobbiamo commentare degli errori arbitrali che alla fine finiscono per condizionare l’esito della partita. Anche oggi c’era un rigore evidentissimo su Carboni che l’arbitro non ha fischiato. Mercoledì dovremo dimostrare contro il Celano che questo è stato solo un incidente di percorso». Più pacato il DS Angelo Sorace «Su Carboni c’era un rigore sacrosanto, ma nonostante questo episodio la squadra tenuto bene il campo . Rimango ugualmente contento e fiducioso per il prosieguo. Dobbiamo guardare avanti perché il campionato è duro e lungo e sicuramente ci faremo valere già da mercoledì in casa contro il Celano». Il direttore si esprime anche sull’esordio di Ulloa e Buggati «Gli argentini hanno dimostrato di essere da Catanzaro e con loro faremo un importante salto di qualità. Specialmente Ulloa ha dimostrato di essere un giocatore importante».

 

Francesco Panza

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Francesco Panza

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