Avversario di turno

Milazzo a caccia di punti

Scritto da Massimo Saverino
L’unica squadra siciliana del girone, ospite domani al “Ceravolo” per rimpolpare una classifica deficitaria

MILAZZO – Una ferita ancora aperta, una stagione quella appena trascorsa che dopo aver regalato un inaspettato terzo posto alla fine della regular season, ha lasciato con l’amaro in bocca i rossoblù siciliani. Quella doppia semifinale play-off, persa nettamente contro l’Avellino, ha infranto i sogni di gloria di una società che dopo la prima storica promozione dai dilettanti, bramava addirittura il salto in prima divisione dopo tre campionati vinti di seguito. Una storia recente, quella del Milazzo, molto comune a tante altre realtà del calcio moderno, ma che ben presto diventa favola. Dopo la radiazione alla fine della stagione 2005-2006 per gravi inadempienze la neonata l’Asd Milazzo, rileva il titolo sportivo del Real Messina e partecipa al campionato di promozione classificandosi quinta. Il rodaggio termina qui, perché da questo punto in poi i siciliani non si fermano più: stagione 2007-2008 1° classificati in Promozione, promossi in Eccellenza; stagione 2008-2009 1° classificati in Eccellenza, promossi in Serie D; stagione 2009-2010 1° classificati in Serie D, promossi in Seconda Divisione Lega Pro. Una stagione fantastica la prima tra i professionisti, che però come detto si infrange contro il ben più quotato Avellino proprio ad un passo dal sogno.

L’AVVIO DI STAGIONE – Quattro le gare fin qui disputate dal Milazzo e solo un punticino raccolto, tra l’altro nell’ultimo turno di campionato. Un avvio piuttosto incerto per una squadra che in fase di calciomercato non aveva di certo brillato, che ha avuto il demerito di smantellare l’ossatura che l’anno scorso gli ha permesso la disputa dei play-off. Sicuramente un calendario fin qui non favorevole che l’ha già messa di fronte a Chieti, Paganese e Vigor Lamezia, serie candidate per il salto di categoria. Nell’ultimo turno di campionato il pareggio casalingo con l’Aprilia ha concesso ai mamertini una boccata d’ossigeno, nonostante una prestazione non certo maiuscola e contro un avversario non irresistibile che alla fine avrebbe meritato qualcosa in più.

LA SQUADRA – Un Milazzo estremamente rinnovato quello di scena a Catanzaro, orfano soprattutto del tecnico Venuto, vero e proprio protagonista della cavalcata dei siciliani dalla “Promozione” al professionismo. Della squadra che lo scorso anno espugnò il “Ceravolo” sono rimasti solamente Proietti e Quintoni. Un profondo maquillage ha rinnovato e ringiovanito la rosa a disposizione. Non saranno della gara l’attaccante (ex Melfi) Scalzone ed il difensore Imparato (arrivato in estate dalla Paganese) appiedati dal giudice sportivo per due gare dopo l’incontro perso al novantesimo a Lamezia Terme. Due pedine fondamentali per il gioco di Amura, che si vedrà costretto ancora una volta – così come già successo in casa con l’Aprilia – a mandare in campo una formazione che fatica a costruire gioco e ad assimilare un modulo tattico forse non troppo gradito dai protagonisti in campo.

PRECEDENTI E CURIOSITÀ – Parlavamo di un avvio di campionato piuttosto incerto. Anche la scorsa stagione il Milazzo nelle prime 4 gare di campionato aveva raggranellato lo stesso numero di punti, affrontando nell’ordine Avellino, Pomezia, Latina e Trapani. Parziale attenuante: oggi tre di queste quattro squadre giocano in prima divisione. Per la cronaca la prima vittoria giunse solamente alla settima giornata, in casa contro l’Isola Liri. L’unico precedente al “Nicola Ceravolo” risale allo scorso anno, quando anche il Milazzo si impose sulla “scarrozzata” FC con il più classico dei risultati. Nell’occasione il mattatore fu Proietti che, con una doppietta nel primo quarto di gara, spense ogni velleità dei “padroni” di casa.

EX DELL’INCONTRO E ASSENTI  – Ex della gara è il catanzarese purosangue Fabio Mangiacasale, che tra i giallorossi ha disputato due stagioni. Altro ex di lusso è l’attuale dirigente del Milazzo Fabrizio Ferrigno ex pupillo dei tifosi calabresi, uno degli artefici della promozione in serie B dell’Uesse Catanzaro dopo anni di infernali serie C2.

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1) – Pergamena (D. Croce), N’Ze, Benci, Pepe, Quintoni, Cuomo (Mangiacasale), Bucolo, Proietti, Fiore, Llama, Spillabotte. Allenatore: Amura.

Massimo Saverino


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Massimo Saverino

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