Rassegna stampa

Samb-Catanzaro la gioca Delvecchio

dal Corriere Adriatico

SAN BENEDETTO – Una Samb sommersa da tante polemiche e che sta attraversando un periodo poco brillante e un Catanzaro invece con il vento in poppa tanto da permettergli di agganciare il secondo posto in classifica a un solo punto dalla capolista Viterbese. Da una parte i rossoblù che nelle ultime quattro gare hanno racimolato appena due punti, entrambi in trasferta, con l’aggravante di aver rimediato così due sconfitte casalinghe. Dall’altra i calabresi che nello stesso arco di partite hanno fatto l’en plein, conquistando ben quattro vittorie. Il pronostico per la sfida che si terrà domani al Riviera potrebbe essere scontato, ma il calcio è bello perché è fatto apposta per smentire le certezze.

«Il Catanzaro sta andando a mille e arriverà a San Benedetto sulle ali dell’entusiasmo. La Samb, invece, è meno gasata, ma la partita è aperta a tutti i risultati. Quella calabrese è una squadra quadrata, mentre quella rossoblù ha dei grandi giocatori. La Samb ha comunque la possibilità di vincere con quei meravigliosi tifosi che possiede».

E’ il parere del centrocampista del Catania, Gennaro Delvecchio, che ha vestito le maglie sia della Samb che del Catanzaro. Delvecchio ha militato nelle fila della compagine calabrese nella stagione 2000/01 collezionando 26 presenze e siglando due reti: per il centrocampista di Barletta fu una stagione positiva, ma dovette subire l’amarezza di una promozione, in C1, fallita per un soffio. «A tre minuti dalla fine il Sora ha raggiunto il pareggio e poi nei tempi supplementari ci ha rifilato due gol – dichiara Delvecchio -. Era la partita di ritorno della finale dei playoff e si disputava a Catanzaro. Pensate che delusione, davanti al nostro pubblico, vedere i laziali arrivare in C1 con tanta fortuna. In quel campionato lo stadio era sempre pieno, ben ventimila spettatori ogni partita. Catanzaro me la ricorderò per il calore dei tifosi».

Poi due stagioni nella Samb, totalizzando 52 presenze e mettendo a segno sette reti, con un bilancio decisamente positivo: una promozione in C1 e un’altra fallita, quella in B, per un soffio. «I due anni con la Samb sono indimenticabili, perché sono quelli che mi hanno lanciato nel calcio che conta – afferma Delvecchio -. Il ricordo più bello? I settemila tifosi della Samb a Parma nella finale playoff con il Brescello. Mai visto tanto entusiasmo come in quel giorno. Ora però sono molto dispiaciuto per le ultime prestazioni dei rossoblù. Per il valore dell’organico pensavo che potesse vincere il campionato e che quindi fosse l’anno giusto. Comunque non tutto è perduto. Mi rattrista anche il fatto che Gaucci voglia lasciare, ma la Samb e la città non devono mollare. Sono sicuro che i tifosi reagiranno e so che sono vicini sempre alla squadra. E’ decisamente un aspetto molto positivo e potrebbe permettere alla Samb di disputare un campionato importante anche in questa stagione».

Dopo l’infortunio al ginocchio, Delvecchio ha recuperato la migliore forma e nel Catania ha messo a segno già tre reti. «Fare gol aiuta tantissimo ad affrontare le difficoltà – conclude -. Mi auguro di continuare così. Il cuore rimane comunque nella Samb».

LUCA BASSOTTI

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Redazione

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