L'emigrante

Quelli che il numero 10

Di quel che gira intorno al numero 10 dentro e fuori i confini calcistici

 

Tu facisti l’abbonamento? La Catanzaro pallonara cambia abitudine: prima era u cafhè, mò è l’abbonamento. Sempre con queste domande. Pecchì, non esta obbligatorio? No, forse… uè ti, senti un pò, io che ormai mi sono imparato al nord sai cosa ti dico? Che se pago il biglietto o m’allisciu u telecomando, non sono meno tifoso di te che fai l’abbonamento. E a proposito di telecomandi, gli anticipi e i postici della serie A, della Uefa Champions League e tutto il girone qualificatorio del curling costeranno quanto un abbonamento di curva del Catanzaro. La pubblicità è stata cosi martellante che il presidente Cosentino ha deciso di tagliare la testa al toro prorogando il termine per il tesseramento al Ceravolo. Costerà sempre 10 euro al mese e rispetto al digitale terrestre c’è anche lo sconto famiglia, tiè. Ma è una fortuna! Pensa, poverini, quelli che sono partiti per i Caraibi, e non sono ancora rientrati, almeno adesso avranno il tempo di abbonarsi. Beh si, prima di partire però c’era stato lo sconto famiglia… e siamo partiti con tutta la famiglia. Mi portavi puru a nunna e du ziani. Mò chi boi? Ad ogni modo sarà decisamente arduo scegliere fra perdere la voce allo stadio e litigare per chi tiene il telecomando. 

A quanti abbonamenti arrivammi? Ecco questo sarà il prossimo evento su cui i bookmakers giallorossi scommetteranno: non si sfiora quota 1000 è il pronostico favorito. Vogliamo parlarne? Anche no. Una squadra convincente attirerà i tifosi come api al miele e il nostro stadio ritornerà a far tremare le gambe a queste associazioni dilettantistiche che non ci competono… intanto u portiera do Melfi s’abbronzau tranquillu. Ma tu da che parte stai? E comunquema arrivu a Melfi ci misi 10 minuti te ne potevi venire pure tu… invecia ma tinda vai alu mara ppè l’ultimu tuffu. Il Catanzaro c’è. Le immagini sono chiare e inequivocabili: avimu na bella squadra. Una ragione in più per abbonarsi? No, una ragione in più per ritrovare l’entusiasmo sportivo. 

Eppure si fa un gran parlare di questioni che girano intorno al Catanzaro finendo con il perdere di vista la difficoltà di ricostruire da zero una squadra e una società vincenti. Il pareggino di Melfi gode dell’alibi della prima di campionato, del gran caldo e di qualche lacuna. Alibi che reggono e che finiscono per giustificare la deriva delle argomentazioni su questioni che non aiuteranno Ferrara a far gol oppure Romeo a dimenticare Giulietta.Noi sia-mo il Ca-tan-za-ro lo possiamo e lo dobbiamo gridare tutti. E se il nostro vicino ha fatto o meno l’abbonamento cosa importa? Magari noi di fhuori non possiamo capire, ma vorremmo sentir parlare di calcio, iniziative e progetti concreti. Intanto siamo già pronti a mettere in crocel’ex numero 10 della Reggina. Troppo presto? beh allora ci si metta d’accordo. Quello è troppo caro, questo è troppo presto. Ma le mezze misure che fine hanno fatto? 

Non ci sono più le mezze stagioni e guarda un pò il prossimo mese sarà quello decisivo. Verso la metà di ottobre scopriremo di che pasta siamo fatti. Squadra, società, tifosi, ultras, club. Speriamo di non presentarci in ritardo, disuniti e disorganizzati perchè significherebbe aver perso l’ennesima occasione di remare uniti nella stessa direzione. Dopo la trasferta di Perugia (giornata numero 10 del campionato di seconda divisione) si inizieranno a tirare i primi bilanci. Una squadra in bassa fortuna con una tifoseria demotivata si trascinerà anonimamente fino a Gennaio. L’idea ci deprime al solo pensiero, piuttosto, da tifosi ci auguriamo di arrivare alla decima di campionato in testa alla classifica… e allora dominica fhatti vidira do stadiu. Tu che puoi. 

Davide Greco

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