“Nella memoria di Giovanni Paolo II”a Squillace

“Non ho mai avuto dubbi sulla santità di Papa Wojtyla, anche quando egli era ancora in vita. Essere riuscito a celebrarlo per sette anni, dopo la sua morte e fino alla sua beatificazione è il dono più grande che potessi ricevere”.  C’è ancora molta emozione nelle parole del direttore artistico Domenico Gareri, nonostante i riflettori si siano ormai spenti sulla settima edizione di “Nella memoria di Giovanni Paolo II”. L’evento dedicato al Papa polacco si è svolto nella suggestiva cornice di Squillace, in provincia di Catanzaro, una delle diocesi più antiche della Calabria e anche quest’anno si è caratterizzato per la presenza di grandi personalità della Chiesa, della cultura, dell’arte e dello spettacolo: tra gli altri, Cristina Palmiotta, Giò Di Sarno, Saverio Palermo, Massimiliano Gareri. 

“Dal cardinale Sepe a monsignor Fisichella, da Serena Autieri a Massimo Ranieri e gli altri ospiti – ha detto Gareri – tutti hanno apposto la loro preziosa tessera al mosaico che ancora una volta ci ha restituito una grande figura di pontefice e di uomo, che ha dato al mondo grandi insegnamenti e lo ha fatto nel modo più vero e comprensibile ad ognuno. Perché era proprio questa la grandezza di Giovanni Paolo II: saper parlare un linguaggio universalmente compreso”.

L’umanità del Papa “comunicatore”, dunque, testimoniata anche  da Enzo Romeo, vaticanista del Tg2 ma, in un modo molto particolare, da Lino Zani, suo maestro di sci e compagno di lunghe passeggiate in montagna. “In alto, si è più vicini a Dio”: Zani ha ricordato proprio questa frase di Wojtyla anche per agganciarsi al tema cui era dedicata la serata e cioè il rispetto dell’ambiente, della natura e della vita, beni affidati all’uomo perché ne sia non proprietario ma amministratore rispettoso e attento. E proprio il Movimento per la Vita è stato quest’anno il soggetto con cui ha incrociato il suo cammino la serata dedicata alla memoria di Giovanni Paolo II.  La città di Squillace, infatti, è stata sede dell’happening che il Movimento tiene ogni anno in Italia. “Un modo – ha detto Gareri nel consegnare al leader Carlo Casini il premio realizzato dall’orafo Michele Affidato – per proseguire il cammino di evangelizzazione sollecitato dal Papa”. Evangelizzazione ma anche comunione e unione tra i popoli: anche questi, valori cari a Giovanni Paolo II che, come ha ricordato l’arcivescovo di Catanzaro Squillace, monsignor Bertolone, subito dopo la sua elezione volle andare ad Assisi, la terra di Francesco, che di quei valori fu l’espressione più alta.

Anche quest’anno, la serata in ricordo di Papa Wojtyla si appresta a diventare un evento televisivo, grazie al contributo di professionisti del calibro di Giovanni Caccamo, che ha curato la regia. “Amici cari e preziosi – ha detto Gareri, presentatore della serata insieme con Benedetta Rinaldi – cui va il mio ringraziamento ma senza dimenticare la Conferenza Episcopale Italiana, che ha dato il suo patrocinio e, a livello locale, la Regione, la Provincia e il Comune di Squillace.  Noi portiamo il Papa nel cuore ma se riusciamo da sette anni a diffondere i suoi insegnamenti è anche merito di chi ci è stato sempre vicino”.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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