CNC: quanti errori nella cartellonistica stradale. E non solo!

Tra gli aspetti che contraddistinguono la corretta comunicazione cittadina, e dunque la sua stessa identità, grande importanza riveste l’uso appropriato dei toponimi e delle indicazioni stradali. Su questi argomenti ci siamo più volte impegnati nel passato, sia sulla stampa sia rivolgendoci direttamente alle istituzioni interessate tramite segnalazioni che hanno riguardato inesattezze, imprecisioni ed errori madornali compiuti dall’ANAS, dalle reti RAI, da quelle Mediaset, dalla stampa locale e nazionale, dall’Università Magna Græcia, e da svariati altri enti compresi Regione, Provincia e Comune.

Ma evidentemente c’è ancora molto da lavorare se è vero che alle inesattezze del passato se ne aggiungono di nuove. Per rimanere nell’ambito della cartellonistica direzionale stradale, da qualche tempo, agli svincoli per Viale Europa della SS280 posti sul territorio del Comune di Catanzaro, l’Anas ha collocato cartelli a fondo blu con l’indicazione Catanzaro Sud, mentre invece il cartello corretto prevede il fondo bianco con scritta nera così come specificato dal codice della strada allorquando si tratti di indicare località poste all’interno dello stesso Comune. L’errore induce a credere che la località indicata sia un altro comune e non già Catanzaro. Quello appena menzionato è solo uno dei tanti esempi che si possono fare, poiché l’intero territorio è disseminato di simili strafalcioni (si veda foto allegata con cartello  indicante il quartiere Janò come se fosse un comune a sé stante).

Ma non solo l’Anas – che pure ha installato lungo tutto il territorio comunale una serie impressionante di cartelli non conformi al Codice della Strada – incorre in tali errori; in questi giorni, infatti, in corrispondenza degli svincoli dei tratti rimodernati della SP48 (di fronte Hotel Paradiso) sono stati collocati dei segnali stradali che ripetono la stessa pecca, solo che questa volta è l’indicazione Catanzaro Lido ad assurgere a ruolo di Comune essendo realizzata su fondo blu e non su fondo bianco.

Siamo di fronte ad un dilagante pressappochismo che ha “trasformato” alcuni quartieri catanzaresi in altrettanti Comuni: sulle strade comunali, provinciali e statali che attraversano il territorio, abbiamo indicazioni stradali a fondo blu che indirizzano verso Siano, Janò, Gagliano, Germaneto, Catanzaro Lido, Catanzaro Sala, ecc.

Sarebbe il caso di affidarsi ad aziende un po’ più professionali e verificare – prima e dopo le installazioni – la correttezza del lavoro svolto, contemplando la possibilità di richiedere non soltanto la rimozione dei cartelli sbagliati ma anche un risarcimento.

A questo quadro disorientante va a sommarsi un’altra “abitudine” tutta catanzarese di utilizzare indicazioni toponomastiche che – sui media e anche in atti ufficiali prodotti dalle varie amministrazioni – contribuiscono a fornire una erronea rappresentazione del territorio comunale, disgregandolo ulteriormente: è il caso dell’Università e del Campus di Germaneto, del Porto di Casciolino, del Lungomare di Catanzaro Lido, della Protezione Civile di Germaneto, del Carcere di Siano e di tanti altri grossolani errori che debbono lasciare il posto alle denominazioni corrette (Università di Catanzaro, Porto di Catanzaro, ecc) che – a parte l’imperativo della correttezza – possono ben contribuire a creare quelle condizioni aggreganti della cittadinanza.

Infine, considerato che per settembre l’ANAS dovrebbe completare sulla A3 i portali sugli svincoli di Lamezia, in entrambi i sensi di marcia, con il ripristino dell’indicazione “Catanzaro” misteriosamente scomparsa negli ultimi anni, ci permettiamo di segnalare al Sindaco on. Traversa che sarebbe necessario chiedere la ridenominazione di detto svincolo in Catanzaro-Lamezia (al pari di quelli Sicignano-Potenza, Rende-Cosenza Nord) in modo da assicurare alla nostra città la giusta visibilità (nome della città in bianco su fondo verde dei pannelli, cartelli chilometrici per 16 Km in avvicinamento agli svincoli, cuspidi in corrispondenza degli svincoli e portale). L’intervento richiesto non solo è doveroso perché indica l’uscita del capoluogo di regione, ma ristabilirebbe in parte la situazione originaria allorquando detti svincoli erano indicati con la sola dicitura di Catanzaro. Situazione assai simile a quella dello scalo aeroportuale: pensato e progettato alla fine degli anni ‘60 come Aeroporto di Catanzaro, oggi tale denominazione è scomparsa. Di più: si rischia di commettere lesa maestà se si accosta il nome di Catanzaro al suo aeroporto!

 

Autore

Salvatore Ferragina

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