Suicidio nel carcere di Catanzaro

 

Oggi un detenuto  si e’ suicidato nel carcere di Catanzaro. Il corpo dell’uomo e’ stato trovato dall’agente di polizia penitenziaria in servizio nella sezione detentiva. Per l’uomo, purtroppo, non c’e’ stato niente da fare, nonostante l’intervento dell’agente”. Lo afferma Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo polizia penitenziaria. “All’interno della sezione detentiva c’era un solo poliziotto penitenziario, a causa della grave carenza di personale. A Catanzaro, come in molti altri istituti d’Italia – affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto SAPPE e Damiano Bellucci, segretario nazionale – gli agenti sono costretti a fare anche tre turni di servizio consecutivi, soprattutto nel periodo estivo, per garantire i turni di ferie a tutto il personale.
  Gli eventi critici (suicidi, tentativi di suicidi, aggressioni e gesti di auto ed eterolesionismo) nei 206 istituti italiani sono, in media, circa 200 al giorno. L’uomo suicidatosi a Catanzaro era detenuto nella sezione media sicurezza. Dobbiamo ricordare, inoltre, che a Catanzaro esiste anche una sezione in cui sono ristretti circa 50 terroristi, dove sarebbe richiesto l’impiego di un maggior numero di agenti”.

Il suicida è Francesco Beniamino Cino, di 66 anni, l’uomo che nel giugno scorso ha ucciso i consuoceri e ferito la nuora a San Vincenzo La Costa, nel cosentino.


Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento