Tallini;togliere le auto bruciate da Via Carlo V

L’assesore regionale con una nota stampa invita la Polizia Municipale a rimuovere le carcasse d’auto bruciate in Via Carlo V. Aggiungiamo noi, che oltre Via Carlo V, una carcassa d’auto è ben visibile  su Via degli Svevi, ben due stanno sotto il nuovo parcheggio di Bellavista e altre tre fanno bella mostra  nel quartiere popolare di Via Isonzo.

A tal proposito rammentiamo che il Comune di Catanzaro tempo addietro ha emanato una nota stampa dove c’era l’impegno a rimuovere le auto abbandonate per tutelare il decoro della città.Speriamo che la nota di Tallini possa servire a procedere in tale direzione. (Red)

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“Da molti giorni, i numerosi automobilisti che percorrono via Carlo V si trovano di fronte il deprimente spettacolo di alcune automobili distrutte da un incendio.

Il groviglio di lamiere incenerite non credo rappresenti il miglior biglietto da visita per la città, anche perché via Carlo V è la principale via di transito nel centro storico nella direttrice da nord a sud. Quelle automobili bruciate sono una vera vergogna. Non credo che siano state lasciate lì dall’autorità giudiziaria che ha indagato sulla natura dell’incendio. E’ però paradossale che, nel momento in cui il sindaco Traversa sta profondendo tutte le energie per ripulite la città, nessuno si stia preoccupando di questa deplorevole situazione. Non penso sia compito della politica o dei singoli consiglieri comunali segnalare questi sconci. Mi aspetto che la Polizia Municipale, che pure sta facendo un egregio lavoro in queste settimane, sia pure nella ristrettezza in organico insufficiente a garantire la normalità di ogni servizio, intervenga per stabilire, intanto, perché quelle auto distrutte siano ancora là, segnalando a chi di competenza i termini della questione. Un fatto è sicuro: le carcasse bruciate devono essere al più presto rimosse,perché rappresentano un pericolo per l’igiene e la sicurezza, ma soprattutto una pessima vetrina ed uno sconcio per una città che si sta rimettendo in cammino”.

Autore

Salvatore Ferragina

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