CNC su Scuola Magistratura: «Palma confermi Catanzaro unica sede»

In una nota stampa, il movimento civivo chiede al nuovo Guardasigilli il rispetto della sentenza del TAR Lazio

 

E siamo a quattro! Con l’investitura del senatore Nitto Francesco Palma a nuovo ministro della Giustizia, la vicenda della Scuola di Magistratura ottiene un suo non invidiabile record: viene attraversata da ben quattro guardasigilli senza che, finora, la politica abbia detto e fatto qualcosa di chiaro e definitivo. Nonostante una sentenza del TAR Lazio affermi e ricordi, alla politica appunto, che la sede meridionale della Scuola deve stare a Catanzaro,  così come stabilito dal decreto interministeriale dell’ormai lontano 27 aprile 2006 quando l’allora guardasigilli Castelli – di concerto con Tremonti (anche all’epoca ministro dell’Economia) – individuò razionalmente tre sedi della Scuola nel Paese: Bergamo per il Nord, Latina per il Centro, Catanzaro per il Sud.

Abbiamo trascorso l’ultimo lustro tra carte bollate, battaglie intellettuali e politiche e rivendicazioni provenienti da ogni dove con le quali si è tentato di legittimare lo scippo di Mastella che spostò la sede meridionale da Catanzaro a Benevento. Chi è venuto dopo di lui non è stato capace di mettere ordine, tant’è che la Scuola veniva promessa qui e veniva promessa pure lì, in una girandola di opportunismi, ambiguità e compromessi politichesi. In questi anni, cioè, si è tentato di addolcire la pillola lasciando intendere che, se anziché tre le Scuole diventassero quattro, e magari pure cinque o sei, che differenza può fare? Qualcuno avrà sfacciatamente pensato che l’impellenza di risparmiare sui conti pubblici può anche soggiacere al supremo interesse di creare o consolidare nuova clientela e non irretire i propri sodali su altri territori. E così, nell’anestesia di tanti, la scelta eventuale di istituire due sedi nel Sud viene fatta apparire persino corretta. Ma di corretto non c’è proprio nulla dal momento che Benevento è un’invenzione venuta dopo, e risulta essere “abusiva” rispetto alla scelta di Catanzaro.

La sede per il Mezzogiorno deve essere una ed una sola – ossia Catanzaro – nel cui distretto devono essere comprese le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Tutto per come razionalmente indicato nel decreto interministeriale del 2006.

A questo punto invitiamo il nuovo guardasigilli Nitto Francesco Palma a mostrare discontinuità rispetto ai suoi due predecessori i quali, uno per ragioni localistiche e l’altro per “non guastarsela”, hanno mantenuto l’anomalia. Al nuovo ministro della Giustizia chiediamo – e lo facciamo anche per il tramite del sindaco Traversa e dell’intera classe parlamentare calabrese – di guardare alla vicenda con oggettività e restituire alla Calabria l’unica sede meridionale della Scuola per magistrati, non una delle tante. Ci aspettiamo cioè che dica una parola chiara e compia un atto definitivo per sgombrare il campo dal folklore che finora ha caratterizzato la faccenda.

Inoltre apprendiamo che giungerà nella nostra città il capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri, per un sopralluogo. Negli anni passati abbiamo con insistenza, più e più volte, sollecitato tale sopralluogo: pertanto siamo felici che finalmente abbia trovato il momento propizio e la strada per Catanzaro. Meglio tardi che mai!

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento