Dalla Curva

Blocco ’29: «Entusiasti di ripartire con questa società»

Tifo, trasferte e abbonamenti: è questa la ricetta con cui i tifosi giallorossi sono pronti a sostenere il Catanzaro di Cosentino

«Abbiamo scelto di dire la nostra solo a fatti compiuti». Esordisce così una nota diramata pochi minuti fa dal Blocco ’29 che torna a parlare dopo un lungo periodo di silenzio, in attesa che si concretizzasse il cambio di proprietà e l’ammissione in Lega Pro del nuovo Catanzaro Calcio 2011. I tifosi e i club che si riconoscono in questa sigla (la stragrande maggioranza dei club organizzati) hanno accolto con entusiasmo l’arbitrato del TNAS, pronti a sostenere con i fatti la società del presidente Cosentino. 

«Vogliamo così dare il benvenuto alla nuova società guidata da Giuseppe Cosentino, un calabrese che sicuramente dimostrerà più attaccamento alle nostre vicende di coloro i quali alla città di Catanzaro dovrebbero soltanto dire grazie, giorno dopo giorno». Chiara la stoccata del Blocco verso gli imprenditori catanzaresi, colpevoli di un palese disinteresse verso le sorti della squadra di calcio. «Non ci interessa più nominarli, né tantomeno ricordarli. Volevamo sin da quando ci siamo costituiti come Blocco 1929 una società forte, sicura e individuabile, una proprietà. Adesso pensiamo di aver ottenuto lo scopo. Il futuro ci dirà se il Presidente Cosentino risponderà alle nostre legittime aspirazioni».

Ma come pensa il Blocco di sostenere la nuova società? Le idee sono chiare: «Per quanto ci compete, noi tifosi faremo la nostra parte abbonandoci e sostenendo i nostri colori ovunque. Una promessa ci sentiamo di farla e la consideriamo già mantenuta: non lasceremo sola questa nuova società che avrà l’arduo compito di rifondare da zero un sistema virtuoso di fare calcio in città. Da troppo tempo ormai, desideriamo semplicemente ricominciare a parlare di calcio giocato, di tifo e di trasferte. E vogliamo lasciarci alle spalle quella mediocrità societaria che ha portato la nostra squadra del cuore a due recenti e vergognosi fallimenti».

Le ferite di questi ultimi anni non sono evidentemente sanate, ma la voglia di rimettersi in marcia traspare chiaramente: «La gioia per questa sentenza non può appagarci. Non può renderci orgogliosi una quarta serie riconquistata solo per le disgrazie altrui e a colpi di carta bollata. Ma siamo entusiasti di poter ripartire, di vedere lo stadio di nuovo gremito e colorato, di giocare in palcoscenici più consoni alla nostra storia, infangata dagli squallidi personaggi che hanno popolato e spolpato in questi ultimi anni Catanzaro e il Catanzaro. La terra battuta la lasciamo a chi ha sempre sperato di farci cadere nella polvere. Catanzaro, i sui tifosi meritano di più».

Fabrizio Scarfone

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