Intervistiamo

Vibo: Scoperto da Gdf deposito di rifiuti tossici da 135mila tonnellate

 

Un traffico di rifiuti industriali tossici e altamente pericolosi per la salute, gestito da una associazione a delinquere che operava tra varie regioni d’Italia, in particolare Calabria, Puglia e Sicilia. A sgominare la banda il comando provinciale della guardia di finanza di Vibo Valentia e la procura della Repubblica guidata dal procuratore capo Mario Spagnuolo. I rifiuti venivano stoccati e interrati a Vibo, in località San Calogero: si tratta di oltre 135.000 tonnellate di rifiuti pericolosi e tossici. Diciotto le persone coinvolte, alle quali è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini, tra cui 2 dipendenti dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia, che avrebbero rilasciato autorizzazioni non conformi nei confronti della società sotto inchiesta “Fornace Tranquilla Srl”, il cui titolare, arrestato nel novembre 2009, aveva attestato falsamente il recupero mai avvenuto dei rifiuti pericolosi che, di volta in volta, venivano inviati in agro di San Calogero a ridosso di coltivazioni ad agrumi, ed là interrati. 

I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere, finalizzata al traffico e all’illecito smaltimento di oltre 135.000 tonnellate di rifiuti pericolosi al disastro ambientale con conseguente pericolo per l’incolumità pubblica, dall’avvelenamento di acque e di sostanze alimentari alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, nonché dalla attività di gestione dei rifiuti non autorizzata, alle attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, tutti perpetrati in concorso tra gli indagati. 

 

Fabrizio Scarfone

Autore

Salvatore Ferragina

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