Intervistiamo

Tallini sui bandi dei quattro nuovi ospedali; il 30% resti a imprese calabresi

 

“Uno dei più importanti meriti del Presidente Scopelliti è sicuramente quello di avere sbloccato e velocizzato tutte le procedure per la realizzazione in Calabria di quattro nuovi ospedali, opere che risulteranno fondamentali per modernizzare il sistema sanitario calabrese caratterizzato da ospedali vecchi e vetusti, indegni di una società civile.

La realizzazione dei quattro nuovi ospedali di Vibo Valentia, Sibaritide, Gioia Tauro e Catanzaro movimenterà una spesa che supera i 700 milioni di euro: si tratta, dunque, di uno dei più grandi investimenti che lo Stato fa nella nostra regione.

Il numero delle domande di partecipazione ai bandi per la costruzione degli ospedali di Vibo e Sibaritide conferma il grande interesse degli operatori delle costruzioni italiani e stranieri, sia per l’entità della commessa, sia per la qualità delle opere da realizzare e, successivamente, da gestire.

Le gare, come è noto,  hanno ad oggetto l’affidamento del contratto di concessione di costruzione degli ospedali e di gestione trentennale dei servizi di supporto non sanitari rivolti alle rispettive aziende sanitarie provinciali, nonché dei servizi commerciali compatibili con l’attività sanitaria.

Da questo processo virtuoso il settore delle costruzioni calabrese rischia di uscire completamente, visto i requisiti che vengono richiesti alle imprese aspiranti. E’ necessario che almeno una parte di queste ingenti risorse restino in Calabria, attraverso formule che consentano alle migliori e più accreditate imprese calabresi di partecipare, sia pure in percentuali inferiori, ai lavori commissionati.

Le norme sugli appalti pubblici prevedono che la Stazione Appaltante, in questo caso la Regione Calabria, possa imporre al concessionario di affidare a terzi una parte dei lavori, in percentuale non inferiore al 30% del valore globale dei lavori oggetto di concessione.

Io penso che il presidente Scopelliti, sempre sensibile ai problemi dell’economia regionale, nella sua qualità di Commissario straordinario per la costruzione dei quattro ospedali, possa ricercare, magari con l’ausilio della Stazione Unica Appaltante e della Infrastrutture Lombarde che ha curato i bandi, la soluzione più opportuna per evitare che risorse così importanti e forse irripetibili vadano tutte via dalla Calabria. Sul piano teorico esiste il rischio che le grandi imprese che si aggiudicheranno i lavori e le concessioni utilizzino solo ed esclusivamente maestranze e professionalità  extra-regione.

Sono certo che è ancora possibile coinvolgere l’imprenditoria sana e trasparente che esiste in Calabria in questa importante operazione, creando le occasioni per nuova occupazione”.

Autore

Salvatore Ferragina

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