Truffa Phonemedia: assolti i fratelli Battaglia

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei due commercialisti catanzaresi che esprimono il loro sdegno per gli attacchi subiti da alcuni organi d’informazione locale

 

Siamo stati in silenzio, per oltre 13 lunghi mesi in attesa che la giustizia facesse il suo corso!

Ed e’ stato un lungo corso. Tanto tempo è passato da quando il 5 maggio 2010 l’Ufficio del GIP del Tribunale di Catania, nell’ambito della sua inchiesta sull’indebito ottenimento di contributi ex L. 488/92 da parte delle società del gruppo Phonemedia, ci ha notificato la comunicazione di essere indagati per concorso in truffa ai danni dello Stato, e di esser destinatari del provvedimento di sequestro preventivo di beni fino a concorrenza di oltre 4 e 6 milioni di euro a carico rispettivamente di Antonio e Claudio Battaglia.

 Il Tribunale etneo, riunitosi il 1 giugno successivo in sede di  Riesame, vista l’assoluta insussistenza di elementi a nostro carico, annullò il provvedimento, rimettendo a nostra disposizione tutti i nostri beni, in precedenza sottoposti a sequestro e che, non ci stancheremo mai di ripetere, non avevano un valore neanche lontanamente stimabile nell’importo indicato a capienza!

Le indagini sul nostro conto si chiusero con la richiesta dei Pubblici Ministeri di rinvio a giudizio, ed il 14 ottobre 2010 i nostri legali considerarono opportuno farci giudicare con “rito abbreviato” al fine di distinguere e separare le nostre posizioni da quelle di altri imputati. Il 7 aprile scorso i P.M., al termine della loro requisitoria, hanno richiesto, dopo averci rinviato a giudizio!, la nostra assoluzione.

Oggi il Tribunale di Catania, ha emesso la sentenza sul procedimento penale che ci ha visto coinvolti:  

 

ASSOLTI  PER NON AVER COMMESSO IL FATTO !!

 

E’ stato doveroso riepilogare i fatti e dare la notizia della conclusione del processo per ribadire che anche per la giustizia degli uomini, siamo delle persone oneste e pulite!

Per libera scelta non abbiamo voluto veicolare la notizia ai quotidiani locali. Non ci è piaciuto il modo in cui la stampa locale, sia pure a gradazioni diverse, ci ha sbattuto su locandine e  prime pagine! La reiterazione giornaliere dei titoli, la maniacale voglia di giornalismo urlato, l’assoluta inesattezza nella ricostruzione dei fatti, le avventate conclusioni prive di ogni supporto e con interpretazioni e letture degli atti giudiziari quantomeno superficiali dei giorni immediatamente seguenti ai primi provvedimenti del Tribunale di Catania, avranno fatto sentire bravo e importante qualche Lucia Annunziata o Michele Santoro della Magna Grecia!

 “I fratelli Battaglia esecutori attivi della megatruffa dei call center” recitava a caratteri cubitali una locandina di una testata nostrana!

Certamente in questa vicenda non si sono scritte belle pagine di giornalismo, ma forse è questo è il livello!

Non ci piacciono le frasi fatte: i risvolti psicologici, i danni alla professione, l’idea che dietro gli occhi di chi ti guarda chissà quale retropensiero ci possa essere, li lasciamo all’immaginazione ed alle intelligenze di chi si pone delle domande! Va tanto di moda parlare di “fabbrica del fango” e di “tritacarne mediatico”! Non è nostro stile fare polemiche, metterci in mostra e parlare troppo! Abbiamo subito in silenzio, ora siamo soddisfatti e gioiamo!, consapevoli che la giustizia ha fatto  il proprio corso, ci ha dato e ci darà soddisfazione! E dopo questa breve nota torneremo, in silenzio, alle nostre cose!

Vogliamo solo ringraziare i nostri cari che non ci hanno mai fatto mancare il loro appoggio, gli avvocati: Gianpiero Biancolella del Foro di Milano, Vito Branca del Foro di Catania ed Aldo Costa del Foro di Catanzaro per l’opera umana e professionale svolta a nostro favore.

E non possiamo non rivolgere il nostro pensiero ai tanti che, continuando a stimare e stando vicino ad Antonio e Claudio Battaglia, hanno sempre creduto di avere a che fare con persone per bene!

 

Dott. Antonio Battaglia

Dott. Claudio Battaglia

Autore

Salvatore Ferragina

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